Possono i videogiochi davvero portare chiunque alla vita criminale?
Da quando sono nati i videogiochi non si fa che parlare d’altro, di quanto questi possono essere veicolo di informazioni devianti che portano i ragazzi sulla via della criminalità.
Siamo però sicuri che sia tutto vero? Che davvero una forma digitale di intrattenimento ci possa davvero portare all’odio, alla violenza (di qualsiasi tipo) e alla criminalità? Personalmente non mi trovo d’accordo, voglio però dividere questi tre punti.
Odio
L’odio non è mai una cosa buona, no? Infatti è sempre una discriminazione e, come tale, non va propagandato. L’odio verso un sesso, verso una razza, verso un’idea è sempre sbagliato, ma quanto i videogiochi ci portano a questo odio?
Spesso ci capita di vedere in certi titoli stereotipi di vario tipo: neri criminali, asiatici matematici, caucasici ignoranti, donne sgualdrine e uomini malati di sesso che ci portano a classificare e odiare ogni cosa diversa da noi. Ma è davvero il videogioco il veicolo di questo messaggio?
Non lo vediamo in televisione? Non lo vediamo nei film? Ma non prendiamoci in giro, dai.
Lo stereotipo è, per me, il miglior modo per evitare il divario razziale e/o sessuale e la discriminazione in ogni sua forma.
Io stesso a lavoro ho colleghi provenienti dal Marocco, con cui scherzo e rido. Posso scherzare liberamente sulla loro cultura, la loro pelle e la loro storia perchè sanno esattamente che lo stereotipo è la miglior arma per debellare l’odio, se usato a dovere.
Non si arrabbiano perchè sanno che loro, al contrario, possono scherzare liberamente su di me, sul mio essere bianco, sulla mia religione o sui miei usi e costumi. Integrazione non è creare tabù, ma incorporarli e, magari, riderci sopra. Stesso discorso anche per uomini e donne.
Violenza
La violenza è figlia dell’odio e di quello ne ho già parlato sopra. Ammesso, ma non concesso, che i videogiochi possano portare all’odio verso qualcosa, possono anche spingerti verso la violenza contro la stessa?
Se posso capire che lo stereotipo venga male assimilato dalla persona, che quindi inizi ad avere pensieri di disgusto verso qualcosa, non capisco la violenza.
Io, personalmente, per quanto possa non farmi piacere qualcosa, difficilmente userò la violenza come mezzo di comunicazione. Perchè è da deficenti (nel senso che manca qualcosa).
Usare la violenza come strumento significa che manca qualcosa, che sia dovuto ad una malattia mentale, ad una educazione sbagliata o atta a provocare violenza.
Se io fin da piccolo vengo cresciuto con l’idea che le donne siano strumenti utili solo alla cucina e al sesso, difficilmente cambierò idea da grande.
Questo discorso sembra andare contro la mia difesa del videogioco, ma proprio qui viene il bello. Sta nella società e nella famiglia, quindi, mostrarmi che quello che vedo in un videogioco o in un film non fa parte della vita reale e non deve modificare i miei rapporti con le persone.
Io non ho mai violentato, in alcun modo, una donna, eppure gioco molto ai videogiochi e rido alle battute sulle donne. Stesso discorso per l’LGBT e le razze. Magari perchè la mia educazione è stata adeguata?
Criminalità
Quest’ultimo punto è collegato solo per metà con quelli precedenti. Prendiamo come concetto “la totale noncuranza delle leggi e la infrazione delle stesse”, ok? Suona un parolone ma per dire poi “fare quello che si vuole quando si vuole”.
Droghe, alcolici, furti, omicidi sono quindi collegati ai videogiochi o alla visione distorta che viene creata dalla società e che quindi convince la persona che non è poi così sbagliato spacciare cocaina?
Questo terzo punto è quasi superfluo da analizzare, perchè i due prima hanno già spiegato per bene cosa intendo io, quale è la mia opinione a riguardo e quale sia, davvero il colpevole.
Pensierino
Spero abbiate capito tutto quello che intendevo. Se non avete capito lascio un grafico qui sotto:
Questo grafico mostra la assenza di correlazione tra i videogiochi e la criminalità e non poteva esserci modo migliore di mostrarlo.
Vorrei che capiste che spesso non è colpa degli altri se le cose non vanno bene, ma vostra. Fatevi un esame di coscienza e capite se il problema siete davvero voi o gli altri.
Se vedete una persona diversa da voi come nemica fatevi davvero un esame. Non sono i videogiochi a dovervi spiegare come si vive, così come non lo sono i film, i libri o le serie TV.
Sarei molto contento se voi che leggete andaste sul forum di iCrewPlay (dove trovate anche il canale Telegram) e ne parlaste con me, se non siete d’accordo, se pensate che abbia detto delle baggianate o se volete propormi nuovi argomenti di cui parlare.
Alla prossima!