Quando per la prima volta ho dato un’occhiata a 0 Degrees mi è sembrato un clone di giochi ben più blasonati come Celeste e Super Meat Boy. Ovvero titoli dove la precisione millimetrica di un salto è la regola maestra e la non osservanza di questa, equivale a game over.
Questa comparazione, dopo averlo giocato per svariate ore, si è rivelata accurata, anche se c’è da ammettere che 0 Degrees non ha la raffinatezza e il divertimento dei due titoli citati prima, visto che all’atto pratico risulta molto più grezzo e svogliato. Dove Celeste ci dava l’opportunità di utilizzare vari strumenti per superare i livelli proposti, 0 Deegrees prova a scimmiottare questa feature dandoci solo un bastone magico con cui potremo creare dei blocchi per arrivare alle parti più alte dei livelli.
0 Deegrees nessuna storia
Come già detto in altre mie recensioni, sono del parere che ogni titolo, partendo dal tripla A fino all’indie creato con un budget infimo, ha la necessità di una storia. Uno straccio di plot iniziale che ci faccia capire il perché stiamo compiendo determinate azioni.
Non importa di cosa si parli, ma un minimo di contestualizzazione per capire quale sia lo scopo del gioco, è necessaria. 0 Degrees non propone nulla e, per me, questo è sinonimo di pigrizia: non sappiamo niente della protagonista o del perché ci addentriamo in questi livelli.
Gameplay dimenticabile
Ma visto che non c’è una trama, nemmeno accennata, almeno il gameplay sarà solido e divertente, vero? No, per nulla. Il gioco consiste nell’affrontare i vari livelli proposti partendo da un punto A a un punto B dello schermo. Durante il tragitto troveremo ostacoli, come degli spuntoni, che se toccati saranno sinonimo morte certa e salti da fare in maniera precisissima, proprio come in altri esponenti del genere tipo Celeste o Super Meat Boy.
Per raggiungere le parti più alte dello schema, potremo utilizzare la nostra bacchetta magica, la quale farà apparire dei blocchi utilizzabili per creare scalette oppure attivare interruttori. Per direzionare questi blocchi si dovrà utilizzare lo stick analogico destro, che saranno presenti in un numero limitato, giusto per aumentare il grado di sfida. Oltre a questo potrebbe capitare che, prima di arrivare al punto di destinazione, si debba passare a prendere un certo oggetto per riuscire ad arrivare alla fine del livello.
Come puoi vedere dalla descrizione è tutto molto immediato e si rifà ai giochi prima citati. Tuttavia il tutto risulta molto grezzo, visto che i controlli sono molto imprecisi e un salto, anche se calcolato con precisione, potrebbe fallire per un non ben precisato motivo. Questo si tramuta in fortissima frustrazione e il dover ripetere più e più volte un livello semplicemente perché la CPU non ha preso il comando che gli abbiamo impartito, ci farà venire voglia di lasciare 0 Degrees molto presto.
Graficamente mediocre
0 Degrees a livello grafico è fatto con uno stile molto caro a chi si approccia a creare questo tipo di titoli, ovvero la buona, vecchia grafica 8 bit. Peccato che anche questa non sia nulla di che, la varietà di sfondi è pressoché nulla. Come già detto nel paragrafo dedicato alla trama, assente, questo amplifica la sensazione di anonimato.
Stesso discorso vale per le musiche le quali saranno una singola traccia, ripetuta all’infinito in loop. La voglia che ti verrà sarà quella di abbassare totalmente il volume giusto per non sentire nuovamente la musichina proposta. Oltre ad essere ripetitiva, aggiungo, questa non sarà nemmeno azzeccata per l’avventura che ci apprestiamo a vivere.
Concludendo
0 Degrees è uno dei titoli più anonimi che mi è capitato di provare negli ultimi tempi. Si rifà a classici del genere come Celeste o Super Meat Boy, ma non riesce minimamente a raggiungere le vette di giocabilità e divertimento a cui questi due titoli ci hanno abituato. La trama è assente, nel 2021 questa è una cosa assolutamente inaccettabile, questo denota una marcata pigrizia da parte dei programmatori.
Per quanto riguarda il gameplay e i controlli, questi risultano frustranti e imprecisi e rendono quasi ingiocabili alcuni livelli proposti. Infine la grafica scialba e per nulla ispirata ed insieme ad una musica ripetitiva e poco azzeccata nel contesto, danno il colpo di grazia ad un gioco che non riuscirà mai ad uscire dall’anonimato. Se dovessi riassumere 0 Degrees con una sola parola direi: “Svogliato”. Anche l’idea di base non è nulla di che, se a questo aggiungiamo una realizzazione complessiva così così, non posso davvero consigliare a nessuno questo titolo, nemmeno ai fan più duri e puri di platform 2D con alto tasso di difficoltà. Se vuoi avere un’esperienza simile, riprendi in mano Super Meat Boy o Celeste, sicuramente ti divertirai di più.