Lo so, avevo detto che mi sarei fermato con Tekken e Street Fighter, visto che erano alla base di una lotta feroce tra i gamers della fine anni ’90 e di inizio 2000, tuttavia la storia del picchiaduro ha un altro esponente di spicco, uno molto più sanguinario e che comunque ha dato moltissima innovazione al genere, mi riferisco, per chi ancora non ha letto il titolo, a Mortal Kombat.
La saga nasce nel 1992 dalla mente pazzoide di Ed Boon e John Tobias, sotto etichetta Midway, i quali volevano cavalcare il trend segnato in Giappone da titoli come Street Fighter II. Tuttavia il dinamico duo non voleva fare solo un clone di picchiaduro a scontri, voleva dare al mondo videoludico qualcosa di veramente nuovo che avrebbe segnato la storia…e ci riuscirono.
Mortal Kombat, a parte la parentesi fine anni ’90 inizio 2000 dove la serie per reinventarsi perse del tutto la via, ha sempre creato tantissimi proseliti tanto da diventare negli ultimi anni una validissima alternativa ai più gettonati Street Fighter o Tekken, per alcuni, addirittura, un prodotto superiore. I meriti e le innovazioni della saga sono innegabili, quindi va da sé che una saga simile si porti dietro tantissimi segreti e facts che sicuramente vale la pena di citare e scoprire. Ecco, quindi, 10 cose che forse non sai su Mortal Kombat.
Tantissima della sua ispirazione arriva dal film “Grosso guaio a China Town”
Big Trouble in Little China, da noi conosciuto come Grosso Guaio a China Town, interpretato da Kurt Russell e diretto da John Carpenter, fu una delle basi a cui il gioco prese ispirazione specialmente per due personaggi ovvero Raiden e Shang Tsung.
Il personaggio di Raiden e il suo cappello di paglia, derivano dal trio assassino “The Three Storms” non solo, anche le mosse a base di fulmini e saette sono riprese da loro. Shang Tsung, invece, è ispirato al villain del film ovvero Lo Pen. In un’intervista John Tobias dichiarò che i due personaggi sono stati inseriti come omaggio visto che entrambe le creazioni, nella loro lore, combinano elementi di mitologia classica giapponese in un contesto più moderno.
Inizialmente doveva essere il gioco di Jean Claude Van Damme
Il progetto originario di Mortal Kombat doveva essere un adattamento del film Universal Soldiers con Jean Claude Van Damme. In Midway decisero di declinare, tuttavia si pensò che un titolo basato su Jean Claude Van Damme, specialmente nella sua interpretazione di Bloodsport (in italiano Senza Esclusione di Colpi), sarebbe stato nettamente più divertente. Ma l’idea fu scartata in corsa visto che dall’ambientazione reale del film si passò al pianeta di Earthrealm, così da poter inserire personaggi più variegati e fantasiosi.
Fu creato in soli 10 mesi da un team di 4 persone
Se i producer di oggi si lamentano del famoso crunch nelle varie produzioni videoludiche, sappi che il primo Mortal Kombat fu portato a termine in soli 10 mesi da un minuscolo team di 4 persone. Questi erano: il programmatore Ed Boon, il fumettista John Tobias, i quali avevano rispettivamente 27 e 22 anni. A loro due si aggiunsero John Vogel, che di mestiere faceva l’artista e Dan Forden come compositore.
Attori reali digitalizzati tranne uno
Una delle caratteristiche che ha reso famosa la serie, oltre alle fatality e all’uscita copiosa di sangue digitalizzato, era sicuramente la particolare grafica che riprendeva le immagini digitalizzate di attori veri; per il tempo una vera e propria novità. Il cast di Mortal Kombat è formato: Ho-Sung Pak il quale interpretò Liu Kang e Shang Tsung, Elizabeth Maleki la quale era Sonya Blade, Richard Dovizio era Kano, Carlos Pesina vennero attribuite le fattezze di Raiden, mentre per il resto dei personaggi, ovvero Johnny Cage, Sub Zero e Scorpion venne il fratello di quest’ultimo ovvero Dan Pesina. L’unico a non essere digitalizzato fu Goro, il quale altri non era che un pupazzo di plastilina animato con la tecnica dello stop motion.
ESRB nasce grazie (o per colpa) di Mortal Kombat
Negli anni di uscita di Mortal Kombat, il mondo doveva fronteggiare questo nuovo medium cattivo che erano i videogiochi e uno dei principali motivi di questo accanimento fu proprio il titolo creato da Midway. Tra accuse in tribunale e vari “qualcuno pensi ai bambini”, per arginare questo fenomeno e non far giocare i poveri pargoli a questi titoli così diseducativi dove gente staccava teste e sfilava spine dorsali, si adottò il sistema ESRB ovvero una classificazione dei prodotti in base ai contenuti.
Scorpion e Sub Zero in NBA Jam
In NBA Jam Tournament Edition, altro gioco targato Midway, potremo andare a canestro proprio con i due personaggi più iconici di Mortal Kombat. Per averli dovremo, dove inseriamo le nostre iniziali, scrivere: per Scorpion SCO JUL 6 e per Sub Zero invece SUB DEC 5.
La reference a Phil Collins
Negli anni dell’uscita di Mortal Kombat per console casalinghe, ci fu l’annoso problema del sangue e del target piuttosto giovane a cui erano riferite Super Nintendo e Sega Mega Drive. Se per Nintendo non ci fu nulla da fare e il sangue fu sostituito da sudore, Sega da questo punto di vista era nettamente più tollerante, anche perché la console di Sonic puntava ad un’audience più adulta. Per attivare il sangue nel Mega Drive, il giocatore doveva inserire un cheat code e premere i tasti: A – B – A – C – A – B – B. Se li leggi tutti insieme noterai un’assonanza con una famosa canzone di Phil Collins ovvero ABACAB.
Toasty, Frosty e Crispy!
In Mortal Kombat 3, se noi daremo 3 uppercut al nostro avversario salterà fuori, in basso a destra, la faccia di Dan Forden il quale esclamerà, in falsetto “Toasty!”. Questo è un piccolo easter egg che in molti conoscono, quello che però non molti sanno è che esistono altre versioni della celebre frase ovvero “Frosty!” e “Crispy!”. Questi sono presenti in Ultimate Mortal Kombat 3 (ma non solo qui) e se il personaggio da noi guidato sarà in pericolo potrebbe uscire “Frosty!”, se invece faremo la fatality con Scorpion riceveremo l’esclamazione “Crispy!”.
Error Macro o Ermac vedi tu
Diciamola tutta, Sub Zero e Scorpion, mosse e postura a parte, sono la stessa cosa. La base per creare i due personaggi, infatti, è la medesima. Il personaggio interpretato da Dan Pesina (se non ricordi chi è, leggi qualche riga sopra) era stato registrato con una tuta nera e rossa. Il rosso sarebbe stato poi sostituito dal giallo o dal blu del personaggio che veniva selezionato.
Tuttavia poteva capitare, in maniera assolutamente randomica, che la CPU non prendesse questo palette swap e lasciasse il personaggio rosso e al posto del nome avremmo avuto Ermac, il quale è l’acronimo di Error Macro. I giocatori di tutto il mondo pensarono, quindi, di aver sbloccato un altro personaggio (al tempo non esisteva internet per verificare). I produttori decisero quindi di prendere la palla al balzo ed inserire veramente questo personaggio all’interno del titolo.
Noob Saibot…leggi al contrario
Inizialmente Noob Saibot, uno dei personaggi di Mortal Kombat, il quale fa la sua entrata nel rooster dal terzo capitolo in poi, doveva essere un personaggio parodistico il quale prendeva il nome da proprio dai cognomi dei due creatori Ed Boon e John Tobias, ma letti al contrario. Il personaggio, tuttavia, venne amato dal pubblico e quindi lasciato nel rooster anche nelle successive versioni del gioco.
Menzione d’onore – COMPRAMI TEMPESTA D’OSSA O VAI ALL’INFERNO!
Concludiamo con una menzione d’onore ad un dei videogiochi immaginari più famosi di sempre ovvero Bonestorm dei Simpson, in Italia chiamato Tempesta d’Ossa. Nella puntata numero 11 della settima stagione dei Simpson intitolata “Marge non essere orgogliosa”, Bart vede in TV la pubblicità di un videogioco chiamato Tempesta d’Ossa, il quale è un chiaro riferimento a Mortal Kombat e ai suoi contenuti violenti.