Dopo Nintendo e Sony, è ora di mettere alla berlina Microsoft. Ammetto di non essere mai stato un super appassionato della casa di Redmond e della sua Xbox, sì ok ho avuto la prima incarnazione della console e anche la 360 per diverso tempo, ma le macchine di Sony e Nintendo hanno sempre avuto la precedenza sotto la TV nel salotto di casa mia, perché Nintendo è Nintendo e perché PlayStation ha avuto delle IP che mi hanno sempre attirato nettamente di più.
Questo, capiamoci, non mi fa schifare assolutamente Microsoft, anzi adoro il suo servizio Game Pass e sono ben conscio dell’apporto che ha data all’industria videoludica, a meno che non sia in presenza di un fan Xbox di quelli incalliti, in quel caso, beh mi trasformo nel peggiore degli hater, a volte trollare è davvero bellissimo.
Microsoft, con la sua Xbox, è il giocatore più giovane sulla piazza e quindi potresti pensare che c’è stato meno tempo per fare scelte discutibili o peggio errori madornali, no, non è così. Microsoft, senza contare i suoi sistemi operativi, nel mondo del gaming qualche scivolone, anche grosso, l’ha fatto e quindi pure lei ha degli scheletri nell’armadio che vuole farti dimenticare. Quindi ecco a te 10 cose che Microsoft vuole che tu dimentichi…eh sì la richiesta è la medesima pure per loro:
Cari dirigenti Microsoft, se volete questo articolo cancellato dal Web, vogliamo una fornitura vitalizia di console e giochi per me e la mia compagnia d’armi che scrive su questo sito, che a me Forza Horizon fa veramente sballare, fino ad allora l’articolo resta.
Xbox One Connected Only
Durante la conferenza di presentazione dell’attuale generazione di console targate Microsoft, ci fu un’uscita davvero infelice. Ogni console per funzionare doveva essere perennemente connessa ad internet. Silenzio in sala, mormorii seguiti da grasse risate.
La motivazione ancora oggi mi lascia perplesso, antipirateria? O forse perché sui giochi usati non ci guadagniamo niente? Ogni titolo comprato, poteva essere registrato solo su una console. Il sistema, quindi, capiva se il disco inserito fosse già stato utilizzato su altre macchine. Questo andava ad uccidere il mercato dell’usato, che fondamentalmente tiene in piedi determinate catene, come Gamestop e automaticamente non dava l’opportunità di prestarsi, tra amici, copie del gioco (anche se ammetto che questa è una cosa che non faccio più da quando avevo 10 anni, sono troppo geloso dei miei giochi).
Dopo essere stati presi per i fondelli in lungo e in largo nella rete, ma soprattutto dopo la conferenza Sony di presentazione di PlayStation 4, ci fu il dietrofront di Microsoft e il tutto finì, fortunatamente, in una bolla di sapone. Ma la rete non dimentica e ancora oggi la presa per i fondelli resta.
Xbox One Home Intertainment
Questa se ci pensi superficialmente non è nulla di che, ma a livello di marketing fu uno schiaffo di quelli pesanti che affossò sul nascere Xbox One. Semplicemente la console di Microsoft non fu presentata come uno strumento per giocare, ma come un home entertainment. I giochi nella sua presentazione passarono in secondo piano.
Certo fecero vedere Halo e parecchie altre cose, ma se esci da un’ottima passata generazione, dove hai registrato delle vendite eccezionali e sei stata apprezzata, bene o male da tutti, perché non continuare su quella strada? Errore madornale Microsoft, ma soprattutto la cosa giocò a favore di PlayStation 4, che fin dal suo slogan sottolineava: “This is for the Players”. E questo fu solo il primo dei gol segnati da PlayStation contro Xbox.
499 $, 429 £ e 499 €
Questo articolo sta prendendo una piega strana, sembra sia dedicato solamente agli errori fatti da Xbox One, beh no, non è così. Come dicevo all’inizio, Microsoft, è la più giovane dei giocatori in campo e buona parte degli errori fatti sono stati in questa generazione, ma questo non significa che in passato non ne siano stati commessi. Comunque, basta divagare.
Il prezzo di lancio di Xbox One fu 499 $ negli USA, 499 € in Europa e 429 £ nel Regno Unito. Prezzi non propriamente popolari per il 2013. Immaginati la scena: il buon Phil Spencer sul palco, dopo aver detto che la console doveva essere perennemente connessa ad internet per funzionare, dopo che l’enfasi era stata data all’intrattenimento casalingo e non sui videogiochi, dice che tutto questo ben di Dio costa 500 $.
Silenzio in sala, lui che si intartaglia, mentre dice il prezzo in sterline e solo dopo circa 15 secondi arriva un sommesso applauso di circostanza. Diciamo che la presentazione di Xbox One dovrebbero farla studiare come esempio sul come NON fare una conferenza di successo.
RROD
RROD sta per Red Ring of Death. Siamo nel 2007/2008 e Xbox 360 sta prendendo a calci Sony e la sua PlayStation 3. La console, infatti è più economica e incentrata sul videogame, ma si sa, tutto non può essere perfetto, quindi iniziano ad arrivare segnalazioni di console che si bloccano e non ne vogliono sapere di riavviarsi.
Al posto dei led verde smeraldo, sul tasto power, si accende un bruttissimo cerchio rosso, il che significa morte della console. Si fanno ricerche: prima si parlava della pasta termica utilizzata sulle Xbox 360, poi delle giunture (le così dette Xclamp) agganciate al dissipatore, le quali non andavano bene perché troppo strette. Non si è mai, con sicurezza, capito a cosa era dovuto questo problema, fatto sta che se la console era ancora in garanzia veniva sostituita, in più questa, invece dei canonici 2 anni, era stata estesa a 3.
Questo scherzetto costò allo zio Bill Gates la bellezza di 1 miliardo di $, perchè le Xbox 360 affette da questo problema erano davvero un numero spropositato. E se succedeva dopo i 3 anni? Beh, in quel caso ciccia, affaracci tuoi. C’è stato un tempo, infatti, dove Ebay fu invaso da aste con Xbox 360 rotte che alcuni pensavano di poter riparare. Morale della favola, se si sostituivano queste Xclamp con delle semplici viti corredate da bulloni e si cambiava pasta termica, la console andava ancora per una settimana o poco più, per poi ripresentare il famigerato RROD.
Kinect
Nintendo, con la sua Wii, non aveva solo creato una console, ma una perfetta macchina da soldi. Sony e Microsoft probabilmente si chiesero: “Ma perché non ci abbiamo pensato noi?” e fu così che la concorrenza si ritrovò ad inseguire.
Se Sony lanciò il Playstation Move, Microsoft fu un attimino meno spudorata presentando il Kinect. Un accessorio, corredato da una serie di telecamere, che dovevano, almeno sulla carta, captare i nostri movimenti. Il condizionale è d’obbligo per due motivi: prima di tutto il Kinect era di un’imprecisione disarmante, secondo poi, senza troppi giri di parole, i giochi pensati per Kinect facevano schifo.
Pensi che Microsoft abbia imparato la lezione? Ma assolutamente no! La stessa identica tecnologia fu messa in bundle obbligatorio con le prime versioni di Xbox One, per lanciare la periferica e dare un senso agli svariati milioni di dollari buttati su un accrocchio inutile. Poi hanno ceduto pure loro.
Piccola curiosità. Il Kinect, nonostante facesse pena e chi l’ha comprato viene probabilmente ancora deriso, resta in circolazione, ma sotto forma diversa e potresti anche possederne uno a casa, anzi in tasca. Il Face ID di Apple, utilizzato dall’iPhone X in poi, altri non è che una miniaturizzazione del Kinect.
HD DVD o Blue Ray?
Siamo circa nel 2005/2006 e le prime tv con l’alta definizione stanno facendo capolino nelle nostre vite. Con esse andranno in pensione moltissimi formati tra cui anche il mai troppo amato DVD. Per una tecnologia che ci lascia un’altra deve spuntare. Quindi Sony si inventa questo nuovo formato che ha un nome abbastanza stupido, Blue Ray (ma di blu non ha proprio nulla), il quale riesce ad immagazzinare la bellezza di 25 GB nel suo formato liscio e 50 GB nella variante Dual Layer.
Se tu Microsoft sai perfettamente che su un DVD ci stanno solamente 4,7 GB perché adotti una tecnologia obsoleta? Non solo, a cercare di rompere le uova nel paniere di Sony con i suoi Blue Ray, ci prova il consorzio di DVD Forum dando un successore al vecchio formato, che prenderà il nome di HD DVD (questo per dare una continuità al nome). Microsoft, forse per differenziarsi da Sony, butta fuori un player in grado di leggere questo nuovo formato, il quale va attaccato direttamente alla console, ma funziona solamente se corredato dal telecomando, venduto separatamente. Peccato che sia stato un flop e nel giro di pochissimi anni tutti i produttori cinematografici issarono bandiera bianca sull’HD DVD, decretandone la sua morte.
Dischi graffiati
Te l’ho detto che non è che mi scagliavo solo contro Xbox One, ma anche la 360, nonostante la sua bontà, ha sbagliato comunque qualcosa. Sapevi che una piccola parte di console potevano graffiare pesantemente il disco del tuo gioco preferito?
Eh si, infatti alcuni lotti di Xbox 360, avevano questo difetto. Capiamoci, stiamo parlando di un misero 1% tuttavia non è bello giocare pensando di poter essere compreso all’interno di quella minuscola percentuale.
Scalebound, Crackdown 3 e Fable
Quando un Sonaro si scaglia contro un Boxaro, qual è la prima arma utlizzata? Esatto: “Noi abbiamo le esclusive e tu no”. Questo per Microsoft è un problema molto grosso, le esclusive, anche solo temporali, servono. Ma il fatto è che Microsoft, eccetto i soliti noti, qualche freccia al suo arco ce l’ha, però o la fa uscire troppo tardi oppure la cancella.
Ok nell’ultima presentazione abbiamo avuto il nuovo capitolo di Fable, ma quanto abbiamo dovuto aspettare? Oppure perché cancellare un potenziale ottimo gioco come Scalebound? O anche fare non uno, non due, ma ben 3 rinvii per Crackdown 3, dandoci alla fine un gioco che faceva pietà? Non lo capirò mai, spero vivamente che con Fable facciano qualcosa di serio e non rovinino tutto.
RARE, Lionhead, Ensamble Studios
Giusto per collegarci al punto di prima. Quello che manca a Microsoft sono le esclusive; quelle potenti. Le così dette killer application. Devo e voglio sbavare su un gioco per comprare la console. Il sottoscritto, a suo tempo, prese PlayStation 3 perché si sapeva che Metal Gear Solid 4 sarebbe stato in esclusiva. Eh no, Halo e Forza Motor Sport, pur essendo dei titoli spettacolari non bastano.
Quindi che si può fare? Beh, ovvio si comprano team capaci per poter far girare sulla nostra console ammiraglia quanto di più eccezionale si possa dare. Peccato però che Microsoft faccia a gara con Electronic Arts per far chiudere gli studio.
Lionhead Studios, del buon Peter Molineux, è storia grazie alla casa di Redmond e lo stesso vale per Esemble Studio. Poi, il fatto che studi di sviluppo pesanti, tipo RARE, abbiano fatto uscire giochi non propriamente di livello non aiuta.
Il Duke
Diciamolo una volta per tutte, io principalmente gioco con PlayStation 4 e non lo nego, tuttavia il controller di Xbox 360 prima, e di Xbox One dopo, è quanto di più comodo si possa pensare. È preciso, pesante il giusto, non si spella al contrario del Dual Shock 4…insomma è davvero il controller perfetto.
Però la prima incarnazione del controller Xbox, il così detto Duke, non era propriamente sto gran bijou. Gigantesco e con una forma particolarmente strana. Difficile da tenere in mano, anche per chi ha i così detti manoni alla Gianni Morandi, ma soprattutto con un layout che sembra fatto a casaccio. Per fortuna, già con la sua seconda versione, ci furono dei grossi miglioramenti.