Ti racconto un mio fatto personale, nella mia lunghissima carriera videoludica non sono mai riuscito a finire Final Fantasy X. No, per favore metti via quei pomodori marci, perché in questi giorni sto proprio rimediando a questa lacuna e, rispolverando la mia fedele PlayStation Vita, sono quasi alla fine.
Fatta questa vergognosa confessione ed essendomi riappassionato al brand di Final Fantasy (anche se secondo me la saga di Persona resta superiore), ho deciso di scovare nella rete, 10 curiosità su questo bellissimo titolo che anche a distanza di ben 20 anni (feel old yet?) riesce ancora a regalare emozioni, grazie ad una storia ben orchestrata, con tanti colpi di scena, ma soprattutto battaglie davvero epiche.
https://www.youtube.com/watch?v=vwbYy7rbJ3c&ab_channel=BeyondFinalFantasy
Quindi ecco a te 10 cose che, forse, non sai su Final Fantasy X.
Hello it’s a me Tidus
Tidus nel titolo è un giocatore di Blitzball, ovvero uno sport che prende diretta ispirazione sia dal calcio, che dalla pallanuoto (come riescono, però, a respirare sott’acqua i giocatori resta un mistero).
Tuttavia nel concept originale di Final Fantasy X, il protagonista Tidus doveva essere un idraulico (proprio come un certo baffuto personaggio di Nintendo), il quale sarebbe finito in una Spira alternativa mentre stava riparando una tubazione che perdeva. Sulla carta, questo mestiere, risultò troppo normale, quindi si decise di introdurre lo sport immaginario del Blitzball e far diventare Tidus la star degli Zanarkand Abes.
Tidus inizialmente doveva avere i capelli neri
Nei concept originali, ma anche nelle prime presentazioni, si pensò di fare il protagonista Tidus con i capelli di colore nero invece del biondo californiano che noi tutti conosciamo. Questo per distinguerlo da un altro personaggio estremamente famoso della saga di Final Fantasy ovvero Cloud del settimo capitolo.
Il problema fu che il colore bruno dei capelli rendeva il personaggio troppo anonimo e quindi si decise di virare su una capigliatura bionda. Fact nel fact, anche Cloud, dai primi bozzetti di Final Fantasy VII, doveva avere i capelli neri.
Dalla presentazione all’uscita cambiarono parecchie cose
Oltre a quanto detto prima, dalla sua presentazione fino al suo arrivo negli scaffali di tutto il mondo, Final Fantasy X cambiò parecchie volte pelle, a partire dal logo. In quello ufficiale vediamo una Yuna intera la quale è intenta ad evocare un Eone, ma nel primo logo presentato c’è sempre Yuna, a mezzobusto, la quale ha sullo sfondo un Eone oppure potrebbe essere anche Sin.
Il titolo delle prime volte
Final Fantasy X fu un gioco di forte sperimentazione per Square Enix. Fu il primo ad uscire su PlayStation 2 quindi, vista la nuova console, le aspettative erano molto alte. Fu il primo ad introdurre il doppiaggio, il quale non era mai stato azzardato nei vecchi capitoli, anche per colpa delle limitazioni della prima PlayStation.
Fu il primo Final Fantasy a non essere conclusivo, visto che ricevette un sequel diretto ovvero Final Fantasy X-2. Ma anche tecnicamente, per la prima volta, furono utilizzati fondali totalmente renderizzati in 3D.
Il più Giapponese dei Final Fantasy
I vecchi capitoli di Final Fantasy, o almeno quelli che, chi è cresciuto a pane e PlayStation, ha amato, ovvero VII, VIII e IX, hanno un’ambientazione fortemente Europea (tra l’altro in Final Fantasy VIII, durante la prima battaglia possiamo notare la scritta di un edificio che dice chiaramente Ristorante). Per il decimo capitolo, si decise di spostarsi più ad oriente.
Questa cosa la si può notare nei vestiti di Yuna, i quali sono chiaramente un Kimono, nell’abito da Samurai di Auron e nei capelli di Lulu. Non solo i vestiti, anche le ambientazioni sono fortemente ispirate dalle spiagge asiatiche come quella di Bali. Infine la canzone utilizzata nel gioco viene cantata totalmente in Giapponese.
Niente più incontri casuali
Ahhh gli scontri casuali, croce e delizia di ogni amante della saga di Final Fantasy, ma fondamentali per fare farming e poter portare a termine un qualsiasi JRPG. Nel dodicesimo capitolo questi sono stati eliminati o meglio, era possibile vedere i nemici prima di andare allo scontro. Questa feature, stava per essere implementata anche in Final Fantasy X, peccato che le limitazioni dei primi anni 2000 non portarono a questo traguardo.
Final Fantasy X-3
In molti amano Final Fantasy X, in tanti odiano Final Fantasy X-2. Io sulla questione non mi esprimo, visto che non ho portato a termine, ancora, Final Fantasy X e di conseguenza non ho ancora giocato il sequel (ma giuro che lo faccio). Tuttavia sapevi che in cantiere c’era anche un terzo capitolo, rendendolo di fatto una saga nella saga?
Non solo questo, lo scrittore Kazushige Nojima, il quale ha delineato la trama di questi due titoli, non ha escluso che in futuro possa esserci la possibilità di riprendere in mano il progetto! Per adesso accontentiamoci dei due Artwork che sono trapelati in rete, i quali ci mostrano una Yuna e un Tidus profondamente diversi da quelli che conosciamo.
Inizialmente non doveva essere un Final Fantasy
Ogni Final Fantasy è simile, ma diverso. E il decimo capitolo non doveva neppure essere un titolo della saga! Inizialmente il gioco doveva chiamarsi “Seventeen”, come l’età media dei protagonisti e parlava di un misterioso virus che decimava le sue vittime.
Il nostro scopo sarebbe stato quello di girovagare di città in città a curare i malati per conto di una casa farmaceutica…naturalmente la stessa che aveva sparso il virus nel mondo. Dopo che il progetto fu trasformato in un Final Fantasy, il virus fu cambiato in un essere che distrugge tutto ciò che incontra, ovvero Sin e l’assett cambiò da moderno a medievale.
La scena del bacio tra Tidus e Yuna fu difficilissima da animare
Partiamo sempre dal presupposto che stiamo parlando di un titolo uscito negli anni 2000 e che una cosa del genere al giorno d’oggi è molto più semplice da creare, ma una delle scene più complicate da portare a schermo fu il bacio tra Tidus e Yuna, il quale fa intenerire anche il più duro dei cuori.
Questa difficoltà di animazione fu amplificata dal fatto che gli attori, i quali prestavano le loro fattezze durante le sedute di Motion Capture, si rifiutarono categoricamente di baciarsi, quindi dovettero mimare il gesto e in seconda battuta i grafici di Square Enix incollarono il tutto, facendo un un’unica scena.
Nomura ama il film “Il Sesto Senso”
E qui ti chiederai cosa c’entra il film con Bruce Willis e di un bambino che vede la gente morta con Final Fantasy? Centra, centra…fidati! Inizialmente Tidus doveva essere un non trapassato, ovvero un personaggio morto che non ha ricevuto il trapasso da parte di qualche invocatore e quindi legato ancora alla vita terrena.
Nomura, tuttavia, si accorse che questo plot era troppo simile al film “Il Sesto Senso”, quindi decise di cambiare, ma di mantenere l’idea. Lo status di non trapassato finì su Auron, compagno d’armi di Jecht e amico di Tidus.