Come ogni media che si rispetti, anche il videogioco ha la sua buona farcitura di leggende metropolitane che noi, da bravi creduloni, abbiamo provato a portare a termine. La maggior parte di queste storielle di fantasia (perché di quello si tratta alla fine) sono nate alla fine degli anni ’90/inizio 2000 quando internet c’era, ma non era diffuso come oggi o comunque per scaricarti un file da WinMX ci stavi circa 1 mese.
Mew in Pokémon RED/BLUE
Partiamo subito con un super classicone, la possibilità di avere Mew nel proprio Pokédex. Leggenda vuole che questo Pokémon estremamente emblematico, tanto da diventare uno dei simboli della saga, fosse incastrato sotto un camion ad Aranciopoli e sarebbe stato possibile farlo uscire grazie alla MN Forza. Effettivamente il camion esiste e ci si può arrivare grazie ad uno dei tanti bug che infestano il gioco, ma una volta li non succederà nulla. Ah questa è solo una delle tante leggende della saga, ma probabilmente è la più famosa. Se questo articolo ti piace magari ne facciamo uno a tema solamente Pokémon.
Cosa c’è di vero:
Il camion e la possibilità di raggiungerlo.
Akuma in Resident Evil 2
No, non stiamo parlando di qualche mod per il remake, ma di una leggenda a cui noi giocatori nati nella decade ’80, fissati con il titolo CAPCOM, avevamo creduto (sì a suo tempo ci ero cascato pure io). Andando dritti al punto, sarebbe possibile usare Akuma di Street Fighter nella main quest di Resident Evil 2 e quindi uccidere masse di zombie a colpi di hadouken e calci in faccia. Nessuno ha mai spiegato bene come sarebbe stato possibile sbloccare il personaggio tuttavia il fake, a suo tempo, fu avvalorato da due cose in particolare: le immagini che vedevano il personaggio di Street Fighter aggirarsi per Racoon City su una nota rivista di settore americana (la quale aveva preso in giro i suoi lettori) e la possibilità di avere una modalità extra (questa volta vera) con Hunk e Tofu dopo aver finito il gioco diverse volte a condizioni particolari.
Cosa c’è di vero:
Niente, solo la mod fatta da qualche appassionato.
Resuscitare Aeris in Final Fantasy VII
Questa probabilmente la conoscono tutti (ma nel dubbio, sappi che seguono spoiler). Come forse saprai, alla fine del primo CD di Final Fantasy VII, Sephiroth (il grande cattivo della serie) ucciderà Aeris. Tuttavia i fan, sconcertati da questa scena strappalacrime, (perché diciamolo con Cloud c’era del tenero, ma sicuro sicuro) decisero che Aeris poteva, anzi, doveva, essere resuscitata; il bello è che esisterebbero, qui il condizionale è d’obbligo, diversi metodi, tutti falsi naturalmente.
Alcuni sono: vincere 100 tissue a Battle Square e darli ad una ragazza che vi darà una materia che resuscita i morti oppure riuscire a portare tutti i personaggi a livello 99 prima della fine del primo CD o anche dover sconfiggere tutte le weapon e recarvi con Caith Sith in determinati punti della mappa a parlare con dei bambini. E non finiscono qui, dalle mie ricerche, ho trovato almeno 9 procedimenti diversi per resuscitare la bella fioraia, ma tutti falsi, sorry.
Cosa c’è di vero:
A parte il rodimento di fegato per le ore buttate, visto che tutti i metodi sono estremamente lunghi e articolati, c’è una possibilità di far resuscitare Aeris (questa volta vera) tramite un codice per Action Replay.
Cow Level di Diablo
Diablo è da sempre una serie estremamente godibile, ma soprattutto piena di segreti e locations da scoprire, una di queste era il famigerato Cow Level. Per qualche strano motivo circolava la forte convinzione che nel primo capitolo della serie ci fosse una quest nascosta raggiungibile tramite una mucca presente nel gioco. Solo che quest’ultima era semplicemente un elemento del livello, senza nessuno scopo in particolare.
Cosa c’è di vero:
Nel primo nulla, ma in Diablo II gli sviluppatori, che vennero a conoscenza di questa bufala, introdussero per davvero il Cow Level, pieno di mucche assassine.
Lara Croft Nuda
Ah che belle le grazie spigolose di Lara, frutto di un errore di progettazione poi piaciuto agli sviluppatori (ma questa come si suol dire è un’altra storia). A fine degli anni 90 inizio 2000 noi inguaribili pervertiti bramavamo di vedere sua maestà Lara Croft nuda come mamma l’ha fatta nella bellezza dei suoi poligoni.
Il metodo consisteva nell’inserire un lunghissimo chat code, al tempo molto utilizzati. Alcuni buontemponi che scrivevano sulle riviste di settore dell’epoca, avevano attuato quello che oggi verrebbe chiamata “una trollata“. Inserendo su Tomb Raider 2 per Playstation il codice: tieni premuto R1, passo avanti, passo indietro, rilascio R1, giro di Lara su se stessa 5 volte in senso antiorario e infine salto mortale all’indietro, Lara esplode con conseguente game over. In realtà sulla rivista fu scritto che, dopo l’inserimento del codice, la bella archeologa ci avrebbe fatto uno strip facendoci vedere le sue grazie.
Cosa c’è di vero:
La miriade di film hard che girano a tema Tomb Raider.
Nudality
E’ impressionante come l’hard vada sempre di moda. Si era diffusa, con insistenza, la bufala che in Mortal Kobat 3 fosse possibile fare, oltre alle classiche Fatality, pure le Nudality, cioè spogliare il personaggio alla fine dell’incontro. Solo quelli femminili naturalmente.
Cosa c’è di vero:
Nulla, tuttavia questo ispirò quella porcheria di gioco, rip-off di Mortal Kombat, che risponde al nome di Tattoo Assassin’s, dove era davvero possibile fare le Nudality.
My name is Fox, Grey Fox
E arriviamo alla leggenda metropolitana che ha fatto più male al sottoscritto, infatti ci credetti da morire a suo tempo, provandoci e riprovandoci.
Bufala vuole che nel bellissimo Metal Gear Solid, sia possibile farsi tutta la main quest nei panni del ninja Gray Fox. Si doveva finire il gioco 6 volte di fila e ottenere sempre il grado Big Boss. Questa leggenda fu alimentata dal fatto che quando uscì la versione per PC del gioco, durante l’installazione, erano presenti delle immagini che effettivamente vedevano il Ninja in location appartenenti alla storia principale.
Cosa c’è di vero:
Nulla, l’unico metodo per usare Gray Fox, è comprare l’espansione VR Mission. Sì lo so non è la stessa cosa.
Le Playstation 2 di Saddam Hussein
E qui andiamo sul complottismo pesante. Pare infatti che il defunto dittatore, nemico numero uno della Casa Bianca avesse, nei primi 2000, ordinato qualcosa come 4000 unità di Playstation 2. Questo perché pare che la potenza di calcolo della console, fosse sufficiente a far partire una caccia iracheno senza pilota. Be’ alla fine lo slogan diceva “Non sottovalutare la potenza di Playstation”.
Cosa c’è di vero:
Pure qui tutto falso, tuttavia il divieto di vendere i calcolatori all’Iraq non si estendeva alle console, visto che non sono create per far detonare bombe nucleari o comunque per un uso militare.
La pistola di Lei Wulong
Lei Wulong, il poliziotto di Tekken estremamente ispirato alla figura di Jackie Chan, fu pure lui al centro di una urban legend. In Tekken 3 se scegliamo il vestito da poliziotto, sarebbe possibile tirare fuori la pistola e sparare all’avversario facendo KO in un colpo.
Cosa c’è di vero:
Nada de nada, qualcuno si è inventato questa cosa pensando al super pugno di Paul che tirava giù circa ¾ di vita.
Bigfoot in GTA San Andreas
Qui stesso discorso della serie Pokémon. Ci sono così tante leggende e bufale che magari più avanti si fa un articolo dedicato. Citiamo quella che probabilmente è quella più famosa di tutte, la presenza del Bigfoot in GTA: San Andreas. Sarebbe possibile vedere l’animale, protagonista a sua volta di una leggenda metropolitana del folklore americano, nelle montagne a ovest di Los Santos e sud est di San Fierro, solo quando si manifesta la nebbia e nascosto tra gli alberi. Una volta trovato ci vorrebbero circa 700 colpi di minivulcan per ucciderlo.
Cosa c’è di vero:
A parte le mod niente, tuttavia è un argomento molto caro ai ragazzi di Rockstar, che infatti hanno messo più di una citazione sia su GTA 5 che su Red Dead Redemption: Undead Nightmare, dove addirittura faremo delle missioni per lo scimmione.
Outsider – ET nel deserto del New Mexico
ET per ATARI 2600, a detta di molti il videogioco peggiore di sempre, fu la causa del grande crack del videogame a metà anni ’80. Cosa fare per poter cancellare una vergogna simile? Semplice, basta raccattare tutte le copie invendute e sotterrarle nella zona di Alamagordo in New Mexico. E fare finta di nulla.
Cosa c’è di vero:
Eh questa volta tutto vero, ci hanno pure fatto un documentario su Netflix, molto interessante, che ti consiglio caldamente di guardare.