Fatti un regalo: cerca in rete e recupera un Dreamcast usato! Ti porterai a casa una console storica ed immortale. Il Dreamcast fu qualcosa di incredibile all’epoca: fu un po’ una sorta di Crysis delle console. Sega, decisa a riprendersi dal fallimento che era stato il Sega Saturn, capace sì di una grafica migliore rispetto alla Playstation, ma estremamente difficile da programmare, decise di tornare in campo con il Dreamcast, una piattaforma davvero avanti per i suoi tempi.
Uscito nel 1998 in Giappone e nel 1999 in America ed Europa, il Dreamcast fu la prima console a 128 bit, la prima macchina di seconda generazione 3d in grado di offrire per la primissima volta un comparto audiovisivo davvero convincente, avanti anni luce rispetto a Playstation e Nintendo 64 ed un primo supporto al gaming online.
Nasceva il videogioco moderno: il Dreamcast tuttora rappresenta la base sia a livello video e audio sia a livello di giocabilità dei giochi odierni. Basti pensare che alcuni titoli per smartphone, seppur con risoluzione e nitidezza superiore, ripropongono grafiche a livello del Dreamcast. Non si aveva più a che fare con pupazzetti tagliati con l’accetta ma con personaggi ed ambientazioni immediatamente riconoscibili.
Purtroppo un dispositivo così all’avanguardia, un po’ a causa del prezzo e un po’ a causa di una politica di marketing fallimentare, non venne compreso subito, decretando il fallimento della console già nel 2001. Nonostante il breve arco di tempo, ci restano però numerosi titoli di altissima qualità che hanno letteralmente fatto innamorare una generazione di giocatori con i loro contenuti, ma soprattutto grazie alla loro presentazione molto efficace.
Non c’è sicuramente stato il tempo per spingere al 100% sull’acceleratore del comparto audiovisivo, ma quei pochi anni di vita del Dreamcast hanno permesso di tirare fuori autentiche perle tecnologiche, in grado di rivaleggiare con la qualità della Playstation 2, la contendente che al tempo ebbe la meglio a livello di mercato. Te le faccio scoprire con questa mia personalissima classifica in cui sottolineerò tutti gli aspetti positivi che rendevano grandiosi, ovviamente all’epoca dell’uscita, i giochi qui elencati:
10) Jet Set Radio
Un gioco dedicato ai rollerblade e ai graffiti. A ritmo di musica si può scorrazzare in città alla ricerca di acrobazie e nuovi murales. Lo stile di questo titolo è unico e racchiude in sé tutto lo spirito della Street Art. Gli scorci cittadini e i personaggi sono eccellenti e si rimane colpiti da un ottimo utilizzo del Cel Shading, l’effetto cartoon tridimensionale che, al tempo dell’uscita, Jet Set Radio era uno dei primi titoli ad utilizzare.
9) Skies of Arcadia
Un universo fatto di isole volanti e navi in grado si solcare i cieli, tre protagonisti ben caratterizzati, tante avventure e una gustosa atmosfera anime. Skies of Arcadia convince anche grazie al suo motore poligonale in grado raffigurare un mondo fantasy davvero evocativo e personaggi fortemente espressivi. Vengono utilizzate tecniche all’avanguardia tra cui anche il bump mapping.
8) Resident Evil Code Veronica
La quarta entrata nella serie horror più famosa di sempre approdava su Dreamcast con un comparto audiovisivo stellare. Accompagnerai Claire Redfield nella sua lotta per la sopravvivenza in un’ evocativa ambientazione caratterizzata da personaggi e scenari molto dettagliati. Condiscono il tutto una notevole espressività facciale e l’illuminazione dinamica.
7) Headhunter
In parte ispirato a Metal Gear Solid, Headhunter vuole dire la sua nel mondo dello stealth, offrendo un contesto più tamarro ed una giocabilità in parte open-world con sezioni a bordo di una motocicletta. Ambienti e personaggi sono davvero dettagliati e si rimane sorpresi dalla gestione del dettaglio visivo nelle fasi “aperte”: ti ritroverai a fare il ganzo più di una volta a bordo del tuo bolide.
6) Test Drive: Le Mans
Test Drive: le Mans in versione Dreamcast non ha nulla a che vedere con la controparte playstation e pc. Qui siamo a livelli stellari, con un gioco completamente diverso. Guidabilità ed intelligenza artificiale sono molto più realistiche. Il comparto audio e video è in grado di avvolgerti con decine di automobili, notevoli effetti di luce e convincenti rappresentazioni delle varie condizioni metereologiche.
5) Sonic Adventure 2
Se il primo approccio della Mascotte di casa Sega era servito a mostrare lo stacco generazionale che separava i 128 bit da tutto il resto, il ritorno di Sonic e dei suoi amici riesce ad essere ancora più convincente, con tanta azione in più e una velocità frenetica. Dettaglio grafico e fluidità riescono a convivere felicemente in un’ esplosione di colori e di effetti grafici accompagnati da una colonna sonora davvero energica e frizzante.
4) Dead or Alive 2
Dopo un primo capitolo soltanto discreto, perlomeno su console perchè in sala giochi il primo Dead or Alive era fatto di tutt’altra pasta, il secondo episodio tira fuori i muscoli e ci regala un gioco ancora oggi godibilissimo, la cui struttura è rimasta sostanzialmente immutata nelle successive iterazioni della serie.
Un tasto per i pugni, uno per i calci, uno per le prese ed un ultimo per le contromosse danno vita ad un picchiaduro estremamente dinamico con arene multilivello interattive. Dead or Alive 2 è caratterizzato da una grafica ad alta definizione con personaggi e sfondi tanto dettagliati da richiedere al Dreamcast lo sfruttamento di varie funzioni hardware avanzate come la generazione dinamica degli ambienti.
3) Daytona Usa 2001
Un grande classico Sega, il gioco di automobili che nel 1993 insieme a Ridge Racer portò alla ribalta la grafica 3d nelle salegiochi, si ripresenta in grande spolvero in questo episodio che ripropone tutto il buono che si è visto a livello di auto e circuiti nella serie. E’ tutto un gran bel vedere e sentire con una grafica colorata e fluidissima nonostante la grande quantità di elementi in movimento sullo schermo. L’ intramontabile colonna sonora è stata remixata per l’occasione.
2) Shenmue 2
Il primo Shenmue, e ancor di più il secondo, rappresentano esperienze videoludiche sensazionali in grado di prendere un personaggio, tal Ryo Hazuki e di immergerci nella sua storia di vita e vendetta. Tanti piccoli dettagli nascosti nel mondo di gioco tutto da esplorare, quick time event, combattimenti a mani nude e tanto altro. Shenmue 2 è una gioia per gli occhi e regala personaggi dettagliati ed espressivi ed ambientazioni ricche e convincenti. Il primo capitolo di Shenmue includeva anche del materiale bonus che fungeva da tech-demo mostrando modelli dei protagonisti di altissima qualità.
1) Under Defeat
Non è Shenmue al primo posto? Eresia direbbe qualcuno! Eppure c’è chi, qualche anno dopo, è riuscito a fare di meglio. Sto parlando di Under Defeat, uno shooter a scorrimento verticale pubblicato nel 2006. Il gioco appartiene a quella schiera di titoli usciti dopo la chiusura del ciclo vitale primario della console ed è un porting di un arcade da salagiochi giapponese. A bordo del nostro elicottero dovremo combattere schiere di nemici in campi di battaglia dettagliatissimi destreggiandoci tra proiettili ed esplosioni capaci di scatenare effetti speciali impressionanti a tutto schermo.
Qualche rimpianto
Peccato che il ciclo vitale della console sia durato così poco: questi titoli hanno ampiamente dimostrato che il Dreamcast aveva le spalle sufficientemente larghe da poter gestire a dovere la generazione a 128 bit. Avremmo voluto vedere molto altro girare sul blocchetto bianco di Sega. Molti titoli purtroppo sono stati cancellati o rilasciati frettolosamente. Di molti altri si vociferava come ad esempio di Soul Reaver 2 o di Max Payne.
Di altri ancora avremmo voluto semplicemente vedere come se la sarebbero cavata sull’hardware Sega: basti pensare a Virtua Fighter 4, spostato direttamente su Playstation 2 o a Soul Calibur 2 o ancora a Gta 3, il primo vero free roaming, mai approdato sulla piattaforma di Sonic. Il Dreamcast purtroppo si è fermato prematuramente, ma ci rimane comunque una grandiosa console da collezione in grado di scaldare gli animi degli appassionati di videogiochi ancora oggi, dopo più di vent’anni dalla sua uscita.