Le luci, i regali, le decorazioni… e Babbo Natale. Lo senti lo spirito natalizio? Nessuno incarna l’anima della festività meglio del panzuto e barbuto abitatore della Lapponia di rosso vestito (ma solo perché lo voleva la Coca Cola). Come dici? Odi il Natale? Beh, è comprensibile oggi giorno.
D’altronde il Natale ha un po’ perso la sua aura gentile per diventare la fiera del consumismo, cosa che ha messo in ombra lo spirito natalizio trasformando sempre più gli adolescenti in tanti grinch. La colpa è anche un po’ dello stesso Babbo Natale, va detto. Da bambino può sembrare simpatico, ma da grande?
Questo omaccione barbuto con un grosso sacco ed un’altrettanto grossa pancia così imponente e sempre allegro non può non generare un minimo di inquietudine. Un po’ come quando ci offrono un dolcetto, ci sarà da fidarsi? Così non è raro che la sua figura perde la veste sacra e diventi bersaglio di rivalsa.
Film, serie TV e libri sono pieni di esempi dove Babbo Natale è un malvagio e va picchiato, ma noi ci occupiamo di videogiochi e così oggi vediamo dieci titoli dove il vecchio Santa Claus è un nemico. A volte avremo le nostre ragioni, a volte meno, ma non cambia che questi giochi faranno la felicità di ogni giovane grinch.
Babbo Natale in Saints Row 4
Va bene, va bene, questa era facile, no? Saints Row 4 ha persino un DLC che si chiama “How the Saints Saved Christmas!” Per quelle due persone che non conoscono questa saga: Saints Row è GTA sotto acidi. Non saprei come altro descriverla velocemente. Il quarto capitolo è anche l’epica conclusione della saga originale.
Il gioco ci vede prendere i panni del leader dei Saints, che alla fine del terzo capitolo era diventato “solo” Presidente degli Stati Uniti, per respingere i piani di conquista e dominio degli alieni Zin comandati dal malvagio Zinyak. Questi poteva lasciar stare il povero Santa Claus? Chiaramente no.
Dopo secoli di tortura per mano di Zinyak, questi si trasforma in Santa Clawz, pronto a donare a tutti una dolorosa morte. Fortunatamente il protagonista riscopre lo spirito natalizio, indebolisce Santa Clawz con tante buone azioni in giro per la città e, quando questi diviene un demone, lo rispedisce a casa a suon di legnate.
Babbo Natale in DeathSpank: Thongs of Virtue
Se Saints Row è GTA sotto acidi, DeathSpank è l’equivalente per Diablo, solo molto meno famoso. D’altronde è un titolo indie dallo stile inconfondibile e dal gameplay frenetico, oltre che da una narrazione che definire folle è dire poco. Ti basti sapere che Thongs of Virtue si traduce come i Perizoma della Virtù.
Questo gioco è il sequel del primo DeathSpank dove l’omonimo protagonista è impegnato a cercare i sei Perizomi della Virtù e distruggerli dandoli alle fiamme nel Fuoco della Pancetta. Babbo Natale è tra i bersagli in quanto corrotto dal Perizoma della Generosità e è deciso a rendere il Natale l’unica festività esistente.
In realtà in questo videogioco non possiamo picchiare Babbo Natale in quanto questi non può attaccare direttamente DeathSpank perché il protagonista è nella lista dei “bimbi buoni.” Ciò non gli impedirà di cercare di farci fuori in modo indiretto, solo per poi finire affettato come un grosso prosciuttone.
Babbo Natale in Hunter: The Reckoning: Redeemer
Fino ad ora abbiamo parlato di giochi abbastanza deliranti, ma c’é mai stato un vero Babbo Natale cattivo in un titolo più serio? Chiaramente la risposta è si, anche perché siamo solo al terzo titolo della nostra lista. Redeemer è il terzo gioco della serie Hunter: The Reckoning ispirata all’omonimo gdr cartaceo.
In questo capitolo il team di cacciatori, a cui si aggiunge la giovane Kaylie, si dirige nella cittadina di Ashcroft per indagare sulle azioni della Genefex Corporation che sembrano essere legate tanto ai lupi mannari quanto ai vampiri, oltre che al diffondersi di un virus che trasforma gli abitanti in non-morti.
Uno di questi abitanti era in pieno spirito natalizio, ma ciò non gli ha impedito di impazzire, prendere degli ostaggi e trasformarsi in un zombi mostro con delle bocche piene di zanne sui baffi! Ok, non è il vero Babbo Natale, ma santo cielo, come è venuta in mente una simile cosa agli sviluppatori? Folle a dir poco.
Babbo Natale in Infected
D’altronde il gioco precedente non era neanche la prima volta che un tizio vestito da Babbo Natale veniva trasformato in uno zombi. Senti, se non ricordi o conosci Infected, ti capisco: è un gioco quasi misconosciuto per PlayStation Portable dove nei panni di una poliziotta dobbiamo liberare New York dal solito virus zombi.
E’ un gioco mediocre e difficilmente memorabile sotto praticamente ogni punto di vista, tranne uno: è ambientato tre settimane prima di Natale. Sai cosa vuol dire questo? Esatto, orde di tizi vestiti da Babbo Natale e diventati zombi da maciullare e maciullare e maciullare. Non è che nel gioco tu faccia molto altro, va detto.
Lo capisco, anche in questo caso non è il vero Babbo Natale ed alla fine sono solo zombi vestiti di rosso che esplodono in nuvole di sangue pixellato… ma invece che ucciderne solo uno, qui ne hai a disposizione intere orde! In questo caso si può chiudere un occhio sulla qualità e godere della quantità, no?
Babbo Natale in Killing Floor 1 e 2
Un sacco di giochi moderni che puntano soprattutto sull’online cooperativo organizzano eventi speciali per Natale. Si va da missioni specifiche a nemici speciali passando per skin, effetti cosmetici e molto altro. Una marea di titoli nel mezzo dei quali, però, mi sento di scegliere i due Killing Floor.
Questo altro non è che il tuo tipico sparatutto in prima persona dove falciare con gli amici orde di zombi e nemici, un classicone no? Infatti dubito sia un titolo così conosciuto da chi non lo gioca. La cosa bella di Killing Floor, però, è che fin dal suo debutto ha organizzato un evento natalizio davvero, davvero speciale.
I Twisted Christmas introdotti in Killing Floor e proseguiti in Killing Floor 2 non sono semplici eventi a tema con dettagli di poco conto, ma cambiano totalmente il gioco dandogli una distorta aura natalizia dove ogni nemico e mostro è ispirato a Babbo Natale o a qualcosa di simile. Un puro incubo di sangue natalizio.
Babbo Natale in Clayfight 63 1/3
Parlando di incubi natalizi, chi mi conosce sa quanto amo i picchiaduro, gli ho persino dedicato una serie di articoli, ma esiste una saga di questo genere di cui mai avrei voluto parlare. Tuttavia, pensando ai giochi dove puoi picchiare Babbo Natale, non potevo omettere ClayFighter 63 1/3, terzo capitolo di ClayFighter.
Il motivo per cui odio ClayFighter è lo stesso per cui non amo la tipica animazione USA alla Rick & Morty, è un tipo di umorismo che non mi fa ridere. Delle figure in plastilina deformata animate in slow-motion che si picchiano a suon di movimenti scattosi, rutti, peti e altre cose del genere? Non fa per me.
Tuttavia non posso omettere ClayFighter 63 1/3 oggi perché tra i personaggi qui c’é Sumo Santa, un duplicato malvagio di Babbo Natale che vuole riprendere il controllo del Polo Nord e che… beh, mettiamola così, non è vestito di rosso. Credo che il video che ho messo qua sopra spieghi tutto meglio di quanto possa fare io, non ne ho lo stomaco.
Babbo Natale in Sam & Max Beyond Time and Space
Tornando nel campo della decenza, ma restando belli sarcastici, Sam & Max è un franchise satirico che non ha mai avuto troppa diffusione in Italia, ma che in America ha avuto un impatto culturale enorme. Fin dalla sua creazione comprendeva un breve fumetto, un videogioco, una serie TV ed altre forme di merchandise.
Tra il 2007 ed il 2010 Telltale Games produsse tre videogiochi episodici (come da standard dello studio) che ridettero linfa vitale al prodotto e che, per altro, sono usciti recentemente in versione remastered. Beyond Time and Space è la seconda stagione della serie ed il suo primo episodio è Ice Station Santa.
Sam & Max infatti, dopo esser stati attaccati da un colossale robot assassino, devono viaggiare fino al polo nord per risolvere un particolare caso di possessione demoniaca che ha coinvolto il povero Babbo Natale. D’altronde si sa, basta scrivere Santa invece che Satan su un pacco per fare danno, no?
Babbo Natale in Gex 3 Deep Cover Gecko
Se hai i miei anni o comunque se hai vissuto gli anni 90 della PlayStation, ricorderai sicuramente Gex. Era il periodo di massimo splendore per i platform 3D e Gex era un simbolo della console Sony al pari di altri personaggi platform 3D oggi molto più ricordati come Crash Bandicoot e Spyro the Dragon.
Scrivendo questo articolo, ho scoperto che una versione remastered della trilogia di Gex dovrebbe uscire per console di nuova generazione. Non vedo l’ora. Comunque cosa era Gex? Un gecko agente segreto che entrava in dei televisori per svolgere le sue missioni in mondi che prendevano in giro i tipici tropes televisivi.
Il terzo capitolo arrivò nel 1999 ed ormai i platform 3D stavano tramontando, ma il suo primo livello resta memorabile. Un viaggio in una versione parodistica della Lapponia che non poteva non presentare una versione cattiva di Babbo Natale, no? Ma quanto godrebbe un prodotto come Gex delle nuove innovazioni graifche?
Babbo Natale in Two Crude Dudes
Uno potrebbe pensare che la tendenza di avere Babbo natale come cattivo nei propri giochi sia un qualcosa di recente, ma quel qualcuno si sbaglierebbe. Versioni cattive di Santa Claus appaiono in alcuni vecchi giochi retrò, ma io scelgo di puntare su un beat’em up. Stiamo parlando di picchiare Babbo Natale, no?
Two Crude Dudes è un beat’em up arcade del 1990 sviluppato da Data East e seguito dell’altrettanto trash Bad Dudes vs DragonNinja, un titolo che è un programma. In pratica vestiremo i panni di due mercenari assunti dal governo USA per fermare un’organizzazione terroristica che ha distrutto New York con un’esplosione atomica.
Abbiamo già visto che New York equivale a Babbo Natale, aggiungiamoci pure delle belle radiazioni ed ecco Frostbitten Santa, un Babbo Natale vestito di blu e dalla pelle verde che nel suo sacco trasporta bombe ed altri simpatici regalini. Fortunatamente i nostri eroi non avranno problemi a cazzottarlo a morte.
Babbo Natale in Secret of Mana
Mi sono lasciato il meglio per la fine. Secret of Mana è un jrpg del 1993 sviluppato da Square per Super Nintendo, secondo capitolo della Mana saga dopo… Final Fantasy Adventure. Non chiedere, è una storia complessa e intrigata, ok? Sappi solo che all’argomento ho dedicato un intero articolo.
Comunque ti chiederai che c’entra un jrpg alla Final Fantasy con il picchiare Babbo Natale. Ebbene, durante il gioco ci troveremo ad esplorare un dungeon chiamato Palazzo di Ghiaccio il cui boss è uno dei tre giganti elementali che dominano il mondo, l’azzurissimo e gelidissimo Ice Gigas. Fin qui nulla di strano, no?
Le assurdità arrivano quando, battuto il boss, questi riacquisterà la sua vera identità rivelandosi niente meno che Babbo Natale! Disilluso dalla mancanza di fede nel Natale dei bambini, questi aveva cercato di far nascere il più grande albero di Natale di sempre usando un seme Mana, ma le cose erano andate male. Molto male.
Ripresosi dalla sua forma mostruosa, ti ringrazierà per avergli fatto riacquistare i sensi mentre, beh, cercavi di ucciderlo a suon di colpi. Tutto normale. Credo sia una delle scene più assurde ed epiche mai apparse in un jrpg, al punto che il tutto è presente anche nel remake di Secret of Mana. Poteva essere altrimenti?