Oh! Oh! Oh! Buon Natale! È arrivato il periodo dell’anno dove la gente è più buona, si mangia fino a scoppiare, si fanno i regali e tutte le industrie dell’intrattenimento provano, in qualche modo, lucrare su quella che è, a mani basse, la festa preferita da tipo…tutti. Quindi ogni anno vediamo nelle librerie la ristampa dei libri sul Natale, Netflix e Prime Video si intasano di commedie con protagonisti vestiti da Babbo Natale, Mediaset ci propina per la miliardesima volta “Una Poltrona per Due” e “Mamma ho perso l’aereo” mentre mamma RAI fa la carrellata dei classici Disney (però negli ultimi anni ha aggiunto anche i live action di quest’ultimi).
Natale e Videogiochi
I videogiochi invece, beh quelli totalmente dedicati al Natale con renne, elfi e panciuti personaggi che dovrebbero dispensare doni, sono molto più rari. Attenzione ho detto rari, non assenti, e vuoi che questi siano fatti bene? Diciamocela tutta…assolutamente no! Anzi fanno uno più schifo dell’altro! Quindi ecco a te 10 titoli che se hai giocato o peggio trovato sotto l’albero negli anni passati vuol dire che sei stato particolarmente cattivo. E per cattivo non intendo che ti sei fregato le caramelle della nonna…no, no proprio quella cattiveria pura tipica del villain che vuole distruggere il mondo nel tuo videogame preferito; alla Ganondorf per capirci.
Questi 10 titoli, ti dico subito, che sono videogiochi dedicati solo ed esclusivamente al Natale. Quindi se un gioco ha una sezione, un livello o un DLC dedicato, non vale. Quindi niente polli con il cappellino di Counter Strike, mese di dicembre di Shenmue dove si vede un personaggio travestito da Babbo Natale o cose simili. Pronto per rovinarti il Natale? Ah, ti lascio Last Christmas degli Wham!, così se hai partecipato al Whammagedon lo puoi perdere volontariamente.
The Grinch – PlayStation – Anno di uscita 2000
Basato sull’omonimo film interpretato da Mr. Ace Ventura, Jim Carrey (che per qualche giorno è stato pure Dio), che sarà pure un classicone natalizio, ma a me ha sempre annoiato, The Grinch per PlayStation è probabilmente il meno peggio in questo listone. Stiamo parlando di un platform in 3D, sulla falsariga di Spyro the Dragon, dove impersonerai il Grinch impegnato nel recupero di progetti (si, proprio progetti edilizi, don’t ask), distruzione di pacchi regalo oppure dispensare scherzi agli altri NPC presenti nei livelli.
In poche parole il minimo sindacale per rovinare il Natale a tutti. Il gioco di per sé aveva una grafica mediocre, un gameplay mediocre, un sonoro mediocre…insomma era tutto mediocre. Se quando le riviste del tempo scrivono a destra e manca frustante e noioso, sai già che devi stare alla larga da questo titolo.
Terror in Christmas Town – PC – Anno di uscita 1995
Oh che bello che è Doom. Così bello che i giovani programmatori in erba a metà anni ’90 lo hanno preso e modificato all’inverosimile. Da questa pratica sono nati tanti di quei titoli che meriterebbero un articolone a parte. Abbiamo mod che trasformano il titolo di Romero in un hack ‘n slash, altre che lo catapultano nel far west, altre ancora che ci mettono nei panni di Noè…poi c’e Terror in Christmas Town.
Basta eliminare i nemici demoniaci e trasformarli in orsi polari incazzati, le armi non sparano proiettili, ma raggi laser e poi, in un gioco natalizio, mica possiamo far partire sangue a fiumi con morti ammazzati…ma no, facciamo trasformare i nemici in amichevoli pupazzi di neve! Se questo concept ti sembra stupido, beh sappi che tutta la situazione viene peggiorata dal fatto che non c’è nessuna musica e gli effetti sonori sono ridotti all’osso…che poi, che ci voleva a mettere un di musica natalizia in sottofondo? Bastava anche solo Jingle Bells.
Elf the Movie – Game Boy Advance – Anno di uscita 2004
I film natalizi, dicevo, sono un’istituzione. “Una poltrona per due” (che proprio natalizio non è, ma in Italia lo abbiamo fatto diventare), “Mamma ho Perso l’aereo”, “Miracolo sulla trentaquattresima strada” e poi anche “Elf” ovvero la storia di un umano che viene adottato dagli elfi e condotto a lavorare per Babbo Natale.
È uno di quei film leggeri, tipicamente natalizi, che uno si guarda per digerire le 350 portate cucinate dalla mamma il giorno di Natale (agnoli in brodo se sei al nord, pasta al forno se sei al sud), ma tutto sommato gradevoli e in grado di strappare un sorriso. Nel 2004, ovvero un anno dopo l’uscita del film, si decide che è il momento di una trasposizione videoludica che può essere riassunta in una recensione particolarmente eloquente di Metacritic ovvero: Il peggior gioco su Game Boy Advance, un titolo in grado di abbassare il tuo quoziente intellettivo. Direi che è sufficiente a farcelo scansare.
Christmas Country – Philips CD-I – Anno di uscita 1996
Il caro buon vecchio Philips CD-I, la console che anche i giocatori più attempati, hanno giocato e visto in 3…a buona ragione. Se non la conosci, beh sappi che è la console diventata famosa per due motivazioni, ovvero il fatto di essere il frutto della partnership tra Nintendo e Philips (a discapito di Sony) e poi per essere una fabbrica di meme.
Non c’è un singolo gioco di che si salva su questa console olandese nonostante abbia dalla sua dei franchise importanti come Zelda oppure Mario. Nonostante il Philips CD-I sia stato un flop planetario, in madre patria qualcuno se la comprò ed è qui la che la casa di produzione Creative Multimedia, decise di far uscire Christmas Country il quale altri non è che un bruttissimo clone di Super Mario con musica assente, animazioni povere e un elfo al posto dell’idraulico baffuto.
The Santa Clause 3: The Escape Clause – Game Boy Advance – Anno di uscita 2006
Ehm no, non ho sbagliato a scrivere il gioco si intitola proprio Santa Clause ed è basato sul famosissimo film interpretato da Tim Allen che in America è super famoso, ma qui da noi qui conoscono tutti per la saga di Santa Clause (appunto) e per la serie Home Improvement (in Italia chiamato Quell’uragano di papà) il quale andò in onda sulla Rai a metà anni ’90.
La storia della saga di Santa Clause, se non hai mai visto il film, parla del protagonista Tim Allen che per sbaglio uccide Santa Claus e quindi deve sostituirlo. Il franchise è composto da tre film, ma solo l’ultimo ha un videogame dedicato. Nel titolo, uscito in esclusiva su Game Boy Advance, prenderai i panni di Santa Clause e dovrai sconfiggere Jack Frost, ma nel frattempo dovrai consegnare doni e mangiare latte con i biscotti. A conti fatti un platform troppo lungo e noioso che non merita un istante del tuo tempo.
Official Father Christmas – Commodore 64 – Anno di uscita 1989
Il titolo più vecchio presente in questa lista di pattume natalizio. Si parte dal nome official che non vuol dire nulla. Chi ha dato l’ok a questo gioco ad essere ufficiale? Babbo Natale in persona? Gli elfi? La Befana? Non ci è dato saperlo. Official Father Christmas si divide in tre sezioni. La prima dove dovrai recuperare i pezzi della slitta che qualche simpaticone ti ha gentilmente smontato e nel frattempo gli elfi, che ricordo dovrebbero essere i tuoi aiutanti, cercheranno di ostacolarti (probabilmente stufi di essere schiavizzati e di lavorare in nero).
Una volta sistemata la slitta, c’è la seconda parte, ovvero il recupero dei regali e infine, finalmente, la parte finale, ovvero la distribuzione dei doni ai bambini buoni. A quelli cattivi, invece, una copia di questo titolo da giocare tutto l’anno…altro che carbone, questa sì che è una punizione esemplare!
Rudolph the Red-Nosed Reindeer – Wii – Anno di uscita 2010
Nintendo Wii o la ami o la odi. La console adatta ai party game per eccellenza. Colei che ha avuto solo in Europa la bellezza di 1267 uscite (precisiamo che non è un numero buttato li a caso, Nintendo Wii in Europa ha davvero avuto 1267 uscite e parlo solo di giochi fisici, non comprendo i titoli in digitale). Vuoi che su 1267 (di cui un buon 70% dei titoli si sentiva la puzza da almeno 3 km) non ci sia un titolo dedicato al Natale o alle cose ad esso collegate? Ma certamente che c’è!
Rudolph the Red-Nosed Reindeer è il classico gioco per bambini, che è un’espressione furbacchiona per dire: “Abbiamo fatto un gioco con delle meccaniche stupide, che nessuno vorrebbe mai giocare, ma ti dico che è per i bambini così tu adulto, che di videogiochi non ne capisci una mazza, lo compri a tuo figlio per non farlo piangere, ma riceverai il risultato diametralmente opposto”.
Rudolph the Red-Nosed Reindeer è il gioco della iconica renna di Babbo Natale, stiamo parlando di un party game dove, con dei controlli approssimativi, dovrai affrontare dei mini giochi che spaziano dal preparare i regali al distribuire i doni nei camini. IGN, nella sua recensione del tempo, dice che si può completare lo story mode in soli 10 minuti…capisci? 10 minuti! Tu che stai leggendo questo articolo, probabilmente impiegherai più tempo, quindi direi che siamo tutti d’accordo, meno giochi simili e leggetevi più iCrewPlay che almeno vi facciamo le battute simpatiche in questi articoloni.
Attack of the Mutants Artificial Trees – PC (Flashplayer) – Anno di uscita 2004
Sapevi che negli Stati Uniti è presente un’associazione chiamata National Christmas Tree Association? Questa altri non è che un ente che lotta contro i venditori di alberi di Natale sintetici. Per quanto possa sembrare stupida come cosa, è realmente esistente…non ci credi? Eccoti il loro sito web!
Nel 2004 la NCTA (perché non posso scrivere 50 volte National Christmas Tree Association) decide che è il momento di fare qualcosa di gggiovane per accaparrarsi nuovi iscritti, ma soprattutto far capire che l’albero di Natale deve essere vero e non quelle porcherie di plastica (che sono più pratiche e potrai riutilizzare anche il prossimo Natale) che vendono da Walmart.
Decidono quindi di creare un gioco in flash, il quale altri non è che il classico acchiappa la talpa, ma con degli alberi di Natale robot da colpire…divertente per tipo i primi 5 secondi, ma poi vorrai dare fuoco al tuo PC. Pur essendo un free to play, purtroppo (o per fortuna), Attack of the Mutants Artificial Trees non si trova più nella rete…almeno io non l’ho trovato, se ci riesci tu scrivi il link nei commenti.
Non è finita propriamente bene per la NCTA, visto che i rivenditori, dopo l’uscita di questo gioco (forse è per questo che non si trova più online), hanno deciso di protestare e denunciare questa associazione visto che il gioco era tutto tranne che amichevole.
Santa Claus Saves the Hearth – PlayStation e Game Boy Advance – Anno di uscita 2002
Ci mancava un bel platform con elementi da Metroidvania in questa lista, eccoti quindi Santa Claus Saves the Hearth ovvero la fiera del non necessario. La storia narra di una strega cattiva di nome Nilam, la quale farà un incantesimo al povero Babbo Natale a pochissime ore dalla distribuzione dei doni. Il tuo compito sarà quello di prende i panni del barbuto rappresentate Natalizio e scappare dai labirinti in cui sei intrappolato.
Gameplay pessimo e lento come la quaresima, controlli troppo imprecisi, una musica di sottofondo che ti farà venire voglia di strapparti le orecchie, ma soprattutto un gioco che con il Natale davvero non c’entra nulla di nulla. Ah e se muori devi ricominciare tutto il livello daccapo…non c’è nessun check point. E qui mi fermo. Sembra quasi che gli sviluppatori abbiano fatto apposta nel rendere Santa Claus Saves the Hearth tutto tranne che divertente.
Elf Bowling – Nintendo DS e Game Boy Advance – Anno di uscita 2005
Chiudiamo questo articolo che ho la pasta la forno di mia madre pronta di la in cucina per il pranzo di Natale. Cosa succede se prendi degli elfi natalizi, li metti in mutande e li lanci su una pista da bowling? Ti esce Elf Bowling. Commercializzato in origine per PC nel 1998, qualcuno ha avuto la brillantissima idea di accorpare i primi due capitoli di questa saga in un bundle e lanciarlo per Nintendo DS e Game Boy Advance.
Eh sì, ha letto bene, dico saga perché ‘sto schifo ha ricevuto la bellezza di otto giochi dedicati e praticamente tutti uguali! Otto giochi dove non fai altro che prendere degli elfi in mutande e li lanci contro degli altri elfi che fungeranno da birilli. Se riesci a buttarli giù questi si caleranno i pantaloni facendoti vedere il loro elfico culo! Ciliegina sulla torta, c’è pure un film dedicato a Elf Bowling! Adesso io mi dico, com’è possibile creare un film/cartone animato, chiamalo come ti pare, per un concetto così stupido? Già è difficile immaginarsi un videogame, figuriamoci un film! Ma vabbè, è la magia del Natale.