Affrontare un boss in un videogioco è spesso una delle sfide più intense e gratificanti, con ostacoli come ondate di minion e armature che proteggono i punti deboli del nemico. Tuttavia, alcuni giochi offrono un aiuto inaspettato: i boss stessi forniscono indizi su come possono essere sconfitti.
Questi suggerimenti possono essere nascosti nei loro dialoghi, comportamenti o nell’ambiente circostante, trasformando il combattimento in un enigma da risolvere. Questa dinamica aggiunge profondità al gameplay e offre momenti di rivelazione gratificanti per i giocatori attenti. Ecco cinque esempi di boss che ci rivelano il segreto per sconfiggerli, trasformando una battaglia ardua in una vittoria astuta.
Numero 5: Glutko (Link: The Faces of Evil)
I giochi di Zelda per Philips CDI sono famosi per essere mal programmati, con una recitazione terribile e animazioni che sembrano disegnate da qualcuno che non ha mai visto una persona muoversi. Tuttavia, questi giochi sono diventati dei classici proprio per la loro bruttezza, ispirando risate e disgusto in egual misura. C’è un boss in particolare, Glutko, che si distingue per la sua capacità di svelare come sconfiggerlo.
Dal momento in cui lo incontri, Glutko inizia a parlare incessantemente di cibo, dicendo che vuole il purè e che è affamato. Questo dialogo apparentemente insignificante è in realtà un indizio prezioso: i designer del gioco stanno parlando attraverso di lui, suggerendoci di lanciargli una bomba in gola per abbatterlo. Seguendo questo consiglio, Glutko viene sconfitto all’istante, con lo stomaco finalmente pieno, come si suol dire.
Numero 4: Il Principe Oscuro (Prince of Persia: I Due Troni)
In Prince of Persia: I Due Troni, il Principe sviluppa un sinistro alter ego chiamato Principe Oscuro. Questo doppio malvagio rappresenta il lato oscuro del nostro protagonista e appare in momenti cruciali del gioco, cercando di convincerci a cedere alle sue oscure tentazioni. Durante l’incontro finale, il Principe Oscuro tenta nuovamente di prendere il controllo, spingendo il Principe a combatterlo. Tuttavia, ascoltando attentamente le sue parole durante il dialogo, si può notare che il Principe Oscuro lascia cadere un indizio cruciale.
A un certo punto, dice: “Non combattermi, abbassa la spada, abbracciami.” Questo suggerimento potrebbe sembrare controintuitivo, poiché il primo istinto è sempre quello di attaccare. Ma seguendo le parole della nostra controparte e abbassando la spada, si scopre che era l’arma stessa a non avere effetto. Ignorando il Principe Oscuro e dirigendosi verso le scale, si attiva il filmato finale che conclude il gioco.
Numero 3: Saren (Mass Effect)
Mass Effect è noto per i suoi dialoghi ramificati che permettono di modellare la storia di Shepard a piacimento. Durante l’incontro con Saren, uno degli antagonisti principali del gioco, si ha l’opportunità di influenzare il suo destino attraverso le scelte di dialogo. All’inizio dell’ avventura su Ilos, Saren si vanta di come è cambiato e migliorato dall’ ultimo incontro, menzionando anche che certi dubbi hanno iniziato a divorarlo. Questa rivelazione è cruciale, poiché rivela le sue preoccupazioni sull’indottrinamento e la manipolazione da parte della Sovereign.
Prestando attenzione a questi dialoghi, è possibile raccogliere le informazioni necessarie per influenzare Saren durante l’incontro finale. Scegliendo le opzioni di dialogo corrette e facendo emergere i suoi dubbi in superficie, si può convincere Saren a suicidarsi, evitando così uno scontro diretto. Nonostante non sia molto facile in tutt’e due i casi, dato che per convincerlo occorre seguire un iter per tutto il gioco, è comunque una fine tragica per un antagonista così brillante.
Numero 2: Sniper Wolf (Metal Gear Solid)
Sniper Wolf è una delle cecchine più formidabili di Metal Gear Solid, nota per la sua abilità di colpire a lunga distanza. La battaglia contro di lei si svolge in un duello tra cecchini, con scarsa visibilità e un bersaglio in costante movimento. Tuttavia, durante un filmato all’inizio del gioco, Sniper Wolf fornisce un indizio cruciale su come sconfiggerla. Dopo aver ferito Meryl, compagna di Snake, attira il protagonista in una trappola e lo schernisce dicendo: “È difficile mancarti quando sei così vicino.“
Questo suggerimento implica che avvicinarsi a lei è la chiave per sconfiggerla. Invece di impegnarsi in un duello a lunga distanza, è possibile utilizzare il missile telecomandato Nikita per colpirla da vicino, rendendo la battaglia molto più semplice.
Numero 1: Pagan Min (Far Cry 4)
In Far Cry 4, Pagan Min è un antagonista memorabile, noto per la sua personalità carismatica e letale, un po’ come tutti i principali nemici della serie. Durante la scena iniziale, ci invita a una cena e, dopo un evento violento, si allontana per rispondere a una telefonata, chiedendoci di aspettare il suo ritorno. La reazione naturale di tutti è cercare di scappare, iniziando così l’ avventura nel mondo di Far Cry 4.
Tuttavia, se si segue l’istruzione di Pagan Min e si aspetta pazientemente per dieci minuti, si attiva un finale alternativo, forse uno dei primi finali alternativi plateali che hanno riscosso più successo. Pagan Min ritorna, e il gioco si conclude senza ulteriori conflitti.
Solo 5 Boss, ma ce ne sono altri
Questi cinque esempi dimostrano che ascoltare attentamente i dialoghi e osservare i dettagli nei videogiochi può rivelare modi inaspettati e spesso più facili per sconfiggere i boss. Nonostante le conversazioni passino inosservate la maggior parte delle volte, io personalmente skippo quasi sempre a seconda del gioco, è sempre meglio tenere un’orecchio allerta per eventuali consigli inaspettati.