Purtroppo gli appassionati di caccia se ne sono fatti una ragione da tempo: su Nintendo Switch ci sono pochi giochi simili a Monster Hunter, dov’è possibile raggrupparsi con gli amici per dare la caccia a mostri giganteschi, ucciderli e utilizzare le loro parti per creare armi e armature più forti, da utilizzare per uccidere mostri ancora più grandi, con cui creare equipaggiamento ancora migliore. Un loop brutale, forse un pò macabro, ma incredibilmente divertente.
Per questo motivo l’arrivo di Monster Hunter Rise su Nintendo Switch è stato accolto con così tanta gioia dagli appassionati di caccia al mostro, dato che parliamo di un capitolo della serie che continuerà sulle ottime basi poggiate da World. Se però non riesci ad aspettare l’arrivo di Rise o, semplicemente, se vuoi provare il genere prima di acquistare il titolo, ecco 5 titoli più o meno simili alla serie Capcom.
Alcune premesse: questa non sarà una classifica, ma una semplice lista. In pratica, il gioco all’ultimo posto non è necessariamente il peggiore di tutti. Inoltre, alcuni titoli suggeriti si distaccano in parte dalla serie di Monster Hunter, pur condividendo alcune caratteristiche in comune.
Monster Hunter Generations Ultimate
Il gioco più simile all’imminente Monster Hunter non può che essere un altro capitolo della stessa serie. Monster Hunter Generations Ultimate è la versione migliorata di un gioco uscito originariamente per Nintendo 3DS, che vanta parecchi contenuti aggiuntivi.
Questo Monster Hunter è forse il miglior ingresso nella serie dopo World, dato che presenta un roster davvero vasto di mostri, provenienti dai vari capitoli precedenti. In pratica, qui potrai affrontare molti dei mostri più amati dai fan, in una lunga serie di missioni principali e secondarie.
Il gioco presenta la versione migliore del classico gameplay (ovvero quello precedente al grande salto di World) di Monster Hunter, con ben 14 armi diverse, stili di caccia e arti di caccia. Queste possono poi essere abbianate con le varie abilità ottenute dalle armature, per creare build che possono regalare parecchie soddisfazioni. Inoltre, pur avendo delle mappe strutturate “alla vecchia maniera” (quindi divise in piccole aree con vari caricamenti), il gioco vanta degli ambienti sviluppati anche in verticale, che possono essere sfruttati in vari modi.
Non ti basta? In questo Monster Hunter potrai anche impersonare un Felyne.
Dauntless
Restiamo su un titolo molto simile a Monster Hunter. A dirla tutta, Dauntless potrebbe essere visto come la versione free to play della serie Capcom. Anche in questo caso, il gameplay è strutturato con il classico loop che abbiamo imparato ad amare: uccidi un mostro, crea equipaggiamento migliore, uccidi mostri più potenti.
Il gameplay di Dauntless è fluido e veloce, grazie a degli ottimi controlli e a combattimenti veloci e impegnativi. Anche in questo caso ci troviamo ad affrontare mostri giganti, tutti molto diversi tra loro e con moveset da imparare. Alcuni hanno comportamenti molto simili a dei volti noti della saga Capcom, mentre altri vantano uno stile unico.
Inoltre, proprio come nei Monster Hunter, diventa importante creare armi e armature diverse, appartenenti a elementi diversi. Ogni mostro, infatti, è debole a determinati tipi di attacchi e resistente ad altri. Per esempio, per affrontare una creatura ghiacciata può essere utile utilizzare un’arma che abbia elemento fuoco. In ogni caso, il gameplay di Dauntless è meno profondo rispetto a quello della serie Capcom, quindi anche stavolta parliamo di un ottimo ingresso al genere.
Infine, trattandosi di un free to play, Dauntless pone parecchia enfasi sul farming, quindi preparati!
God Eater 3
Restiamo nel genere degli hunting game, con un altro titolo che richiama in modo evidente la serie di Monster Hunter. Anche in questo caso, quindi, il fulcro del gameplay gira intorno alla caccia di mostri sempre più grandi e feroci, in un loop praticamente infinito.
La differenza più grande tra God Eater la serie Capcom, però, è la difficoltà molto più bassa del gameplay, che risulta essere più action e meno tecnico. I movimenti sono fluidi ed è possibile accorciare le distanze in un istante, grazie a diversi scatti veloci. A questo si aggiunge la possibilità di utilizzare armi “mutevoli”, che possono cambiare forma durante il combattimento, modificando moveset ed effetti.
Il sistema di combattimento di God Eater è facile da imparare, immediato e meno profondo rispetto a quello dei Monster Hunter. Si fa meno affidamento sugli oggetti, gli attacchi non lasciano scoperti e le battaglie durano molto meno. Inoltre, vediamo anche diversi attacchi speciali, come le Arti Burst, che possono avere un grande impatto sui combattimenti.
Infine, vale la pena segnalare che God Eater 3 ha una vera e propria trama, anche se poco sviluppata e parecchio sottotono in alcuni punti.
Final Fantasy Crystal Chronicles
Stavolta ci allontaniamo un pò dalla serie Capcom, con un titolo che punta parecchio sul Dungeon Crawling, piuttosto che sulla semplice caccia di mostri. Anche in questo caso, però, troviamo un potenziamento costante del proprio personaggio, grazie alla raccolta di oggetti in grado di aumentare le prestazioni in combattimento in vari modi.
Il gameplay di Final Fantasy Crystal Chronicles è semplice e immediato, dato che punta tutto sull’utilizzo di poche azioni e sul posizionamento in battaglia. Anche in questo caso, però, l’aiuto degli alleati può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta e, in generale, rende l’esperienza più godibile. Quasi tutta l’avventura è infatti giocabile in multigiocatore, che permette fino a 4 giocatori di affrontare insieme i dungeon. Purtroppo, la gestione dell’online è meno immediata di quanto ci si possa aspettare, ma nel complesso parliamo di un titolo che riesce a essere divertente.
Non proprio un Monster Hunter, ma una buona alternativa se ti piace la cooperazione, il farming e il potenziamento perpetuo del protagonista.
Dragon’s Dogma: Dark Arisen
Stavolta ci allontaniamo quasi del tutto dalla serie Capcom, con un titolo che si avvicina parecchio alla struttura degli action GDR tradizionali. Dragon’s Dogma è a tutti gli effetti un gioco di ruolo con una struttura open world, con città, dungeon, missioni principali e secondarie.
Perché metterlo in questa classifica allora? Principalmente per i frequenti combattimenti con creature giganti. Queste si incontrano in diversi punti dell’avventura, come boss principali o opzionali e sono in grado di offrire parecchi momenti memorabili. Come se ciò non bastasse, questi mostri possono anche essere scalati per attacchi più efficaci e in alcuni casi hanno danni localizzati.
Infine, il sistema di combattimento è action, con alcune classi che possono ricordare gli scontri di Monster Hunter. Sia chiaro, siamo molto lontani dall’action tecnico della saga, ma se hai voglia di sconfiggere mostri giganti senza troppe difficoltà, Dragon’s Dogma potrebbe fare al caso tuo.