Mancano pochi giorni all’uscita nelle sale cinematografiche del primo film dedicato all’amata saga sci-fi ambientata su Pandora. Non c’era quindi occasione migliore per fare un tuffo nei cacionarissimi ricordi e stilare una classifica dei personaggi più iconici di Borderlands. Devo ammetterlo, creare questa lista non è affatto semplice perché riflettendoci sono molti i personaggi che hanno lasciato un segno, sia in senso generico per la loro importanza nella trama, che a livello personale per il legame che ho sviluppato con loro dopo centinaia di ore di gioco. Ma bando alle ciance, visto che fa caldo, facciamo un bel tuffo rinfrescante nei ricordi e scopriamo questa personalissima classifica.
5. Salvador
Burbero e furioso, Salvador è in grado di convertire la sua rabbia in potenza di fuoco attivando la modalità gunzerker che gli permette di usare due armi in gioco. Ma la cosa migliore è l’enorme gioia che prova trivellando di colpi i nemici. Salvador incarna diversi stereotipi, il più palese è la sindrome di Napoleone. Con il suo metro e 60, infatti, è dotato di un’aggressività senza eguali accompagnata spesso da battute che giocano su questo stesso stereotipo come “è ora di compensare” e svariate offese a Freud. Ma sotto questa scorza di violenza, si nasconde anche un cuore tenero. Ovviamente sto parlando dell’amore di Salvador per le sue armi.
Probabilmente ti starai chiedendo cosa rende Salvador così speciale da essere incluso in questa lista. Come dicevo, ci sono personaggi che ho inserito per motivazioni puramente personali. Salvador in particolare è stato il primo personaggio che ho utilizzato e con il quale ho concluso Borderlands 2.
4. Claptrap
C’è chi lo odia e chi vorrebbe spedirlo sulla luna per non dover più sentire la sua voce. Ad ogni modo non si può non ammettere che Claptrap sia uno dei personaggi più iconici di Borderlands. Il robot della serie CL4P-TP (Claptrap per gli amici) fa del suo punto di forza la personalità eccessivamente entusiasta ed enormemente irritante. Ascoltarlo è un po’ come leggere un testo scritto da Chat-GPT in cui vengono ripetute ossessivamente le stesse parole.
Ma non è tutto, perché Claptrap aldilà del suo essere assillante, irritante e goffo, denota anche una profonda solitudine che a tratti mi ricorda Marvin, l’androide di Guida Galattica per gli autostoppisti. Claptrap è sicuramente una colonna portante della saga, al punto di essere stato inserito anche come personaggio giocabile in Borderlands: The Pre-Sequel e da essere diventato un villain nel DLC Claptrap’s New Robot Revolution.
3. Moxxi
Moxxi non è solo il personaggio di Borderlands che ha il maggiore sex appeal e il maggior numero di mariti e amanti, ma è anche uno dei personaggi fondanti della storia. Tra le sue fiamme possiamo annoverare Marcus, Mordecai e perfino Jack il Bello.
Moxxi non è solo la proprietaria sexy di bar e taverne, ma è anche una madre single che ha abbandonato il suo clan per dare un futuro migliore a sua figlia Ellie. Dotata di un grande carisma e abilità negli affari, oltre a soft skill che non menzioneremo, Moxxi riesce ad ammaliare proprio tutti.
2. Jack il Bello
Ci sono villain e villain, per me Jack il Bello è il Villain unico e indiscusso, uno di quegli antagonisti epici che merita un posto nell’Olimpo dei cattivi. Jack viene inizialmente presentato come un uomo senza scrupoli ossessionato dal potere e con un ego più grande di Pandora stessa.
Nel corso dei capitoli della serie raccoglieremo via via sempre più informazioni che ci permetteranno di dare uno sguardo al passato di Jack e scoprire alcuni degli eventi che lo hanno fatto diventare quel che è, compreso uno degli eventi cruciali della sua vita che ruota attorno a sua figlia Angel. Sotto una dura corazza di cinismo, cattiveria e egocentrismo, troviamo anche una profonda tristezza che ha contribuito a plasmare il personaggio. E poi non dimentichiamo che grazie a lui c’è Stallone da Culo (a cui va una menzione d’onore)!
1. Tiny Tina
Tredicenne dalla personalità a dir poco esplosiva, Tina è uno dei personaggi più adorabili di Borderlands. Tina ha un passato travagliato, venduta come cavia è finita nelle grinfie dell’Hyperion che ha condotto esperimenti scellerati che hanno portato alla morte dei suoi genitori. Rimasta orfana, Tina affina le sue abilità con gli esplosivi diventando uno dei personaggi più memorabili della saga ed essendo capace di trasformare qualsiasi cosa in bomba, perfino la pizza. Intelligente e imprevedibile, Tina ha anche un gran cuore e resta profondamente colpita dalla perdita di Roland.
A partire dalla missione del Tea Party fino al capitolo interamente dedicato a lei, Tiny Tina’s Wornderlands, è impossibile non associare Tina ad Alice. Entrambe cercano rifugio in un mondo di fantasia e sono personalità creative e dotate di un’innata intelligenza.