La mia passione nei confronti dei videogiochi ha iniziato a sbocciare nel lontano 1999, grazie al Game Boy di un amico e al suo Pokémon Blu ancora fresco d’uscita. Dopo aver però sfiorato con mano il debutto di quello che sarebbe col tempo divenuto uno dei franchise più affermati al mondo, il mio legame con i mostri tascabili nati dalla mente di Satoshi Tajiri e l’arte di Ken Sugimori, si è purtroppo fatto sempre più labile.
L’arrivo postumo di uno SNES (Super Nintendo Entertainment System) tra le mura di casa mia, infatti, seguito a ruota da quello di un Game Boy Color qualche anno più tardi, non bastarono ad avvicinare il fanciullo che ero al marchio della cosiddetta grande N. La mia attenzione era ormai puntata altrove e dato che ben presto avrei dovuto necessariamente optare per un singolo partito, fu solo questione di tempo prima che i vari Pokémon, Super Mario World e Super Metroid, lasciassero spazio a titoli come Metal Gear Solid, Tekken 3, Final Fantasy VIII, Oddworld: Abe’s Oddysee, Tomb Raider, Crash Bandicoot ecc.
Eppure, ciononostante, le emozioni che provai immergendomi in quel mondo utopico ricco di mostri da scoprire e avventure da vivere, non mi ha mai davvero abbandonato. A confermarmelo definitivamente fu l’incontro con un videogioco che, per quanto avrebbe poi ottenuto un seguito su PlayStation 2 e vantasse già all’epoca un character design realizzato da Katsuya Kondō (celebre per aver lavorato in moltissimi film dello Studio Ghibli), non raggiunse mai la fama che a parer mio meritava invece a pieno titolo.
Quella che fino a quel momento avrei potuto descrivere come semplice voglia di Pokémon, iniziò così ad assumere la forma di vera passione per un intero sottogenere. Purtroppo però, eccezion fatta per qualche uscita sporadica, il mio desiderio di far evolvere o combattere con e contro mostri di vario tipo non ha mai potuto esprimersi a pieno. I videogiochi che vantassero meccaniche di quel tipo sembravano infatti essere molto rari, specie per chi come me poteva contare esclusivamente sui cataloghi offerti dalle varie console Sony.
Per quanto in passato io abbia potuto godere di esperienze quali Digimon World, i già citati Jade Cocoon, gli Insectors di Rogue Galaxy, l’arena di Dragon Quest VIII o Final Fantasy XIII-2, le alternative su PlayStation agli onnipresenti Pokémon di Nintendo erano sempre poche o poco conosciute. Al giorno d’oggi, purtroppo, la situazione non è esattamente migliorata ma nel caso in cui sentissi come me questo irrefrenabile bisogno di allevare mostri, eccoti cinque videogiochi per PlayStation 4 che potrebbero decisamente fare al caso tuo.
Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea (Remastered)
Ni no Kuni: La minaccia della Strega Cinerea Remastered ci permette di vivere anche sull’attuale generazione di console l’avventura del giovane Oliver, il Puro di Cuore, che grazie all’aiuto del piccolo Lucciconio si ritroverà ad affrontare un male oscuro in un mondo parallelo e ricco di magia.
Tra Incantesimi e Famigli da catturare, allevare, equipaggiare come meglio crediamo e impiegare in battaglia al fianco dei nostri protagonisti, questo titolo prende le meccaniche tanto care agli amanti dei Pokémon e le unisce in maniera ineccepibile al meglio dei classici J-RPG. In una parola? Imperdibile.
Chocobo’s Mystery Dungeon: Every Buddy!
Appartenente alla celebre serie nata come spin-off di Dragon Quest IV ed esplosa proprio in seguito alla sua interazione con i Pokémon, questa versione migliorata di uno dei titoli dedicati al pennuto più famoso dei Final Fantasy, si riconferma essere perfetta per chiunque ami la mitologia della saga targata Square e le meccaniche roguelike tipiche dei vari Mystery Dungeon.
Un gioco arduo e non certo adatto a tutti, che permette però di esplorare labirinti generati proceduralmente e reclutare i mostri che incontriamo al loro interno, il tutto vestendo i panni (e le piume) di un affiatato duo a caccia di tesori.
Digimon Story: Cyber Sleuth
Siamo sinceri, poteva forse mancare uno dei videogiochi dedicati a questi mostri digitali (la scelta era ovviamente tra questo e Digimon World: Next Order) all’interno di una lista di alternative ai Pokémon? Le somiglianze tra i due brand sono semplicemente innegabili e, di conseguenza, anche i videogiochi dedicati a essi non possono che avere molte cose in comune.
Digimon Story: Cyber Sleuth ci permette di scegliere il nostro partner di partenza, prima di gettarci nel mezzo di un’avventura nella quale poter catturare molti altri mostri allevabili, ognuno con abilità e caratteristiche uniche, proprio come accade nei titoli Pokémon. Il tutto, posto all’interno di una struttura che più classica non si può, fatta di combattimenti a turni e gestione del proprio party; un bel passo in avanti rispetto ai vecchi Tamagotchi a cui si ispirarono.
World of Final Fantasy
In World of Final Fantasy i giocatori intraprendono un viaggio in compagnia dei gemelli Lann e Reynn che, dopo aver perso la memoria, scoprono di non essere dei semplici ragazzi. Ben presto, la loro vita cambia radicalmente e dopo essersi scoperti custodi dei Miraggi, il loro destino diventa quello di salvare il mondo di Gymoire. Come? Catturando, allenando e facendo evolvere i tipici mostri della serie ovviamente, per poi combattere al loro fianco (più o meno) fino al raggiungimento di tale scopo.
Nel caso fossi interessato/a ad acquistarlo ora, ti consiglio vivamente di non lasciarti scappare l’espansione Maxima che, oltre a introdurre una quantità considerevole di nuovi Miraggi (questo il nome dei mostri), va ad arricchire l’intera esperienza con l’aggiunta di sfide ancora più impegnative, volti noti dei vari Final Fantasy e molto altro ancora.
Nexomon: Extinction
Senza entrare troppo nei dettagli, visto anche l’arrivo imminente di una mia recensione dedicata proprio a Nexomon: Extinction per PlayStation 4, ti basti pensare che la versione del gioco originariamente uscita su dispositivi mobile venne accolta come la prima applicazione capace di portare, anche su cellulare, le stesse sensazioni dei GDR Pokémon.
Il titolo si differenzia infatti dalle opere di Game Freak esclusivamente per alcuni dettagli, cercando dove possibile di mostrarsi migliore e persino più profondo della sua controparte; il tutto a un prezzo dannatamente competitivo. Per scoprire se ci riesce o meno, ti invito ancora una volta a rimanere sintonizzato/a sul nostro sito e, nell’attesa della mia recensione, a farmi sapere cosa ne pensi dei videogiochi presenti in questa lista.