Se l’estate è la tua stagione preferita questa è la lista che fa per te! Certo, col caldo diventa più difficile giocare, ma un vero videogiocatore trova sempre il tempo per tuffarsi in una nuova avventura. Allora perché non unire le due cose con videogiochi che ricordino la stagione più calda dell’anno? Ecco una lista di cinque videogiochi a tema estivo, per un’estate all’insegna del gaming!
Windjammers
L’estate è anche il momento ideale per gli sport all’aperto, se sei un patito di beach volley e simili Windjammers è il gioco che fa per te! Rilasciato per la prima volta nel 1994 in cabinato, questo divertentissimo titolo ha appassionato più di una generazione, infatti, oggi puoi anche recuperarne la versione del 2017 su PlayStation 4, PlayStation Vita e Nintendo Switch, uguale in tutto e per tutto all’originale ma con dei contenuti aggiuntivi e menù rivisitati, inoltre, è stato annunciato nel 2019 anche Windjammers 2.
Windjammers ripropone il gioco del Tamburello, una sorta di pallamano che viene giocato però con un frisbee. Ciò che lo rende così estivo è la sua ambientazione, infatti, il titolo vede giocatori perennemente in vestiti estivi giocare in arene all’aperto, tra le quali anche un’assolata spiaggia, probabilmente la più conosciuta e iconica del titolo.
Il titolo prevede scontri 1 vs 1 il cui scopo è far atterrare il frisbee nel campo avversario, a seconda della parte di campo in cui questo ricadrà, si guadagneranno da 2 a 5 punti. La particolarità sta nella totale libertà di direzionamento del frisbee, rivoluzionaria specialmente se si pensa al periodo di lancio del titolo: la possibilità di lanciare in 8 differenti direzioni permetteva ai giocatori di tentare finte e attacchi inaspettati per cogliere di sorpresa gli avversari.
Inoltre, gli avatar di gioco non sono semplici giocatori anonimi, ognuno aveva le proprie caratteristiche che influenzavano velocità e potenza, nazionalità (ed è obbligatorio citare il nostrano Loris Biaggi), nonché un tiro speciale. Questi ultimi andavano dal Tiro a Vortice di Biaggi, al Colpo Rimbalzante di Scott, passando per il Tiro a Onda di Mita.
Insomma, Windjamemrs è davvero il titolo più adatto per una partitella estiva veloce e dal divertimento assicurato. Un must per i nostalgici, ma anche per chi vuole mettersi alla prova con un titolo semplice da giocare, ma arduo da padroneggiare ai livelli più alti per chi desiderasse una sfida più impegnativa.
Crash Bandicoot
Ai suoi esordi nel 1996 sulla prima, gloriosa, PlayStation, il folle marsupiale arancione si ritrovava catapultato su un’isola tropicale, in fuga dal malvagio scienziato pazzo Neo Cortex che stava conducendo su di lui e altri animali dei folli esperimenti.
L’indimenticabile primo livello, nonché l’intro del gioco, vede Crash risvegliarsi su una spiaggia popolata di granchi e tartarughe da abbattere a colpi di giravolta. Nonostante nella sua avventura il marsupiale visiti una quantità di ambientazioni non indifferenti, arrivando anche ai laboratori di Neo Cortex e al suo castello per lo scontro finale, le ambientazioni tropicali delle Isole Wumpa rubano la scena per buona parte del gioco, dando alle prime battute dell’esperienza un feeling decisamente estivo.
Nei primi livelli infatti Crash dovrà farsi strada tra spiagge, villaggi tribali e fiumi in cui surfare tra le letali casse di Nitro. Magari per alcuni non sarà il più estivo dei titoli, ma le ambientazioni tropicali, unite alla sua natura platform, permettono anche una partita veloce e via, verso la prossima festa in spiaggia! Inoltre, l’ottima N.Sane Trilogy del 2017 ha reso disponibile in versione remake la trilogia originale di Crash Bandicoot su PlayStation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch, in particolare quest’ultima versione è l’ideale anche per una partita al volo direttamente sotto l’ombrellone.
Per gli amanti più sfegatati del marsupiale, o per i retrogamer incalliti, c’è anche Crash Twinsanity, uscito nel 2004 per PlayStation 2; il titolo presenta un inedito accenno di open world, che renderà interamente esplorabile l’isola tropicale in cui si ambienta buona parte del gioco. D’altronde non è una cattiva idea recuperare un po’ di vecchi titoli dedicati al marsupiale in vista dell’attesissimo Crash Bandicoot 4: It’s about Time!
Far Cry 3
“Adesso ve lo faccio passare io un bel tranquillo weekend di paura” diceva nel 1998 Aldo Baglio in Così è la vita, e penso di non poter trovare parole migliori per descrivere l’indimenticabile Far Cry 3.
L’open world di Ubisoft fece il suo esordio nel 2012 su PlayStation 3, Xbox 360 e PC, ma è stato reso disponibile anche su PlayStation 4 e Xbox One. Questo terzo capitolo è considerato tutt’oggi da molti l’apice dell’intera serie, grazie al grande passo in avanti fatto rispetto a Far Cry 2 e al villain Vaas Montenegro, non solo il migliore della serie, ma anche uno dei migliori antagonisti della storia del videogioco nonostante sia, tecnicamente, solo un villain secondario.
Il titolo sprizza da tutti i pori un’atmosfera estiva, l’incipit infatti vede un gruppo di ragazzi in vacanza a Bangkok paracadutarsi su un’isola delle Rook Islands nell’arcipelago malese. Il posto non è sicuramente dei più accoglienti, essendo infatti infestato da mercenari e pirati spietati e armati fino ai denti, questi ultimi, capitanati proprio da Vaas cattureranno i ragazzi all’inizio del gioco con l’intenzione di chiedere un riscatto… ma le cose non andranno esattamente come previsto…
In Far Cry 3 vestiamo i panni di Jason, uno dei ragazzi in vacanza, aiutati dai nativi dell’isola impareremo le basi della sopravvivenza, diventando man mano letali macchine da guerra pronte a tutto pur di salvare i propri amici. Quello che rende il titolo così estivo e meritevole di entrare in lista è la suggestiva ambientazione. L’isola su cui è ambientato il gioco sarebbe un paradiso terreste se non fosse per il piccolo problema dei pirati e della guerra civile, le ambientazioni spaziano da spiagge mozzafiato a caverne sottomarine, passando anche per una giungla nella parte centrale dell’isola, per gli amanti delle vacanze avventurose.
A corredare il tutto, un gameplay che lascia spazio a una libertà pressoché totale, si potrà costantemente scegliere tra stealth, approccio corpo a corpo, sparatorie a tutto spiano e chi più ne ha più ne metta. Le cacce agli animali unici e la grandissima varietà di armi disponibili vanno poi a impreziosire un quadro già di per sé ricco e ben riuscito.
A differenza dei due titoli proposti in precedenza Far Cry 3 non si sposa assolutamente con partite veloci e occasionali, anzi, ha bisogno di tempo per essere approfondito, e l’esplorazione catturerà il giocatore anche per ore, magari è consigliato per le notti insonni della stagione calda, oppure un temporale estivo che ci tiene chiusi in casa sarà sicuramente l’occasione migliore per tuffarsi in questo fantastico titolo. Inoltre, la serie farà il suo ritorno nel 2021 con Far Cry 6 mostrandoci, forse, un Vaas bambino.
The Touryst
Pubblicato nel 2019 su Nintendo Switch, Xbox One e PC dalla software house Shin’en, The Touryst è un grande omaggio di cuore alla stagione estiva e lo si nota già dal titolo.
Il gioco ci mette nei panni di un turista il cui scopo è uno soltanto: divertirsi a più non posso; quindi baffo alla Miami Vice, camicia arrogantemente aperta e si parte! L’ambientazione è un concentrato di tutto ciò che potrebbe rappresentare l’estate: spiagge, discoteche, sale giochi, gelaterie e via dicendo… Dietro ogni negozio, ogni piccolo angolo dell’isola e ogni NPC si nasconderà un minigioco, da affrontare proprio come faremmo con un gioco da villaggio turistico: con leggerezza e voglia di divertirsi.
Il bello di The Touryst infatti sta proprio nella voglia del gioco di non prendersi mai sul serio e, anzi, fornire al giocatore un’esperienza rilassante, ma non per questo scialba e piatta. A questo contribuisce l’incredibile varietà di esperienze proposte, che variano da quelle più realistiche come i minigiochi dei cabinati arcade a quelle più surreali, come l’esplorazione di templi nascosti che arrivano addirittura a ricordare alcuni sacrari di Zelda Breath of the Wild, il tutto poi risulta sempre nuovo e mai ripetitivo, nonostante la mole di contenuti proposti.
A rendere il tutto ancora più gradevole poi c’è il comparto grafico, allo stesso tempo retrò e moderno. Se da un lato infatti ricorda opere pixellose tanto care ai gamer più nostalgici, dall’altro la tridimensionalità gli dona un appeal alla Minecraft, costituendo on’ottima attrattiva anche per i giocatori più giovani; i colori accesi e le sfocature a bordo schermo rendono il tutto davvero una gioia per gli occhi in ogni singola inquadratura.
La comicità e l’ironia che permeano l’intera esperienza poi lo rendono un titolo davvero imperdibile per celebrare al meglio la stagione estiva, un esperimento davvero ben riuscito grazie alla propria semplicità che non lo rende però meno efficace. Anche in questo caso poi la versione Switch è un’ottima scusa per regalarsi una partitella al volo anche sotto l’ombrellone alternando i tuffi reali a quelli virtuali.
Super Mario Sunshine
Una delle avventure più contestate dell’idraulico baffuto, Super Mario Sunshine è stato in grado di dividere il fandom tra chi lo ha amato e chi invece l’ha trovato un capitolo fortemente sottotono. Personalmente ho trovato questo titolo (unico sequel diretto di Super Mario 64 a essere sviluppato, altri due erano in cantiere, ma furono cancellati) davvero divertente e ben caratterizzato, ma capisco perché potrebbe aver attirato delle critiche.
Super Mario Sunshine abbandonava alcune caratteristiche canoniche della serie in favore di uno spirito del tutto inedito: anzitutto non saremo più nel Regno dei Funghi, ma sull’Isola di Delfinia, piena zeppa di ambientazioni estive. E il titolo è ambientato proprio nel periodo estivo, la centralità del tema della vacanza porterà per la prima volta a un cambio d’abito anche Mario e Peach: l’idraulico indosserà una maglia a maniche corte, la principessa invece abbandonerà i guanti proprio a causa del caldo.
Le novità però continuavano, e ognuna aveva il preciso compito di creare un clima più leggero, adatto appunto a un’avventura estiva durante una vacanza. L’antagonista principale si rivelerà ben presto essere Bowser Junior e non il suo spaventoso padre, proprio per alleggerire ulteriormente i toni del titolo; inoltre, ci sarà un’aggiunta decisamente estiva all’armamentario di Mario: lo SPLAC 3000, questa particolare arma sparerà getti d’acqua per cancellare gli schizzi di melma con cui Bowser Junior ha imbrattato Delfinia… in pratica risolveremo tutti i nostri problemi a suon di gavettoni!
Questo titolo nel corso degli anni ha ricevuto un trattamento particolare da Nintendo, che a volte lo ha celebrato, altre lo ha gettato nel dimenticatoio. Per esempio, nel gioco si fanno chiari riferimenti alle origini italiane di Mario, ma recentemente la casa della grande N ha confermato ufficialmente le origini nipponiche dello stesso, andando così a ignorare completamente quanto detto in Super Mario Sunshine; c’è da dire però che nel corso degli anni a Delfinia sono stati anche dedicati diversi stage in Super Smash Bros., simbolo di una certa affezione di Nintendo nei confronti dell’avventura estiva dell’idraulico baffuto.
Purtroppo, tra tutti i titoli elencati, Super Mario Sunshine è il più difficile da recuperare. Esattamente una settimana fa il titolo ha compiuto diciotto anni, essendo uscito per la prima volta il 19 luglio 2002 su GameCube, da allora non è più stato riproposto per alcuna console, almeno finora. Sempre più rumor infatti vogliono una trilogia comprendente Super Mario 64, Super Mario Sunshine e Super Mario Galaxy in arrivo su Nintendo Switch entro fine anno per celebrare i 35 anni del personaggio, a breve quindi potremmo tornare a imbracciare lo SPLAC 3000 in questa favolosa avventura estiva!
Menzione onorevole
Vorrei concludere con una menzione onorevole, un titolo decisamente poco estivo, ma in cui c’è una scena a tema vacanziero che ricordo sempre con piacere. Il 2020 è l’anno in cui un titolo, o almeno una sua parte, che ha fatto la storia è tornato a far emozionare migliaia di giocatori: Final Fantasy VII Remake. Un luogo iconico di Gaia è sicuramente Costa del Sol, che sicuramente rivedremo nel secondo capitolo del remake attualmente in sviluppo, presente in un momento molto particolare di Cris Core: Final Fantasy VII, rilasciato nel 2007 per la prima portatile di casa Sony: PlayStation Portable.
Il titolo vede come protagonista Zack Fair, personaggio centrale nell’universo narrativo di Final Fantasy VII. In un preciso punto della trama, il SOLDIER decide di prendersi una vacanza per allentare la tensione, ma viene raggiunto dai nemici ed è costretto allo scontro, il nostro però, colto nel pieno della vacanza, sarà armato solo di costume e ombrellone in sostituzione della mitica Buster Sword, ma non per questo non darà filo da torcere.
Ho sempre trovato azzeccatissimo questo momento, che allevia la tensione dal punto di vista narrativo e ci fa vedere il personaggio sotto una luce più scanzonata, ma senza per questo ridicolizzarlo; e poi… mazzuolare i nemici a suon di ombrellone non ha prezzo!