8-bit Armies fu originariamente pubblicato su Steam nel 2016 ed è un buonissimo esponente degli strategici a turno ambientato nel medioevo, dalle sapienti menti di Soedesco e Petroglyph, conosciuti soprattutto per la saga Command & Conquer. Successivamente, furono sviluppati due sequel, ovvero 8-bit Invaders e Hordes, quest’ultimo in arrivo il prossimo primo febbraio su Xbox One che PlayStation 4 e preso in esame per questa recensione.
Buoni o cattivi
Come ovviamente l’episodio principale, 8-bit Hordes è uno strategico in tempo reale molto tradizionalista, e per i videogiocatori del genere questa è sicuramente una buona notizia. La modalità principale del gioco è ovviamente la Campagna, che ci darà la possibilità di scegliere la fazione. The Deathsworn (un esercito “cattivo” composto da orchi, troll e scheletri) e The Lightbringers (esercito formato principalmente da cavalieri e stregoni) con due campagne ben distinte e formate da 36 missioni ciascuna che nonostante siano numerose, hanno una discreta varietà di situazioni ed obiettivi, oltre che di imprevisti e danni ambientali che spesso e volentieri ci costringeranno a cambiare strategia. Di tanto in tanto, ci imbatteremo in casse del tesoro nelle quali possono celarsi o prezioso denaro oppure delle trappole che possono annullare parte del nostro esercito. Una buona varietà di situazioni che rendono il titolo spesso imprevedibile e variegato, anche grazie all’intelligenza artificiale dei nemici piuttosto elevata e che spesso e volentieri ci costringerà a ricominciare la missione. Ogni missione della campagna può essere portata a termine conquistando da una a tre medaglie, con la condizione di soddisfare determinati requisiti. Logicamente più il numero di medaglie è alto, maggiori saranno le ricompense assegnate.
Andiamo in guerra
Al fine di comporre un esercito in grado di dare battaglia e conquistare terreni, l’elemento importante è ovviamente la formazione della base. Sarà fondamentale quindi costruire fin da subito fattorie (le risorse alimentari hanno un peso specifico e vanno tenute sotto controllo), raffinerie, fabbriche e caserme, anche se inizialmente le risorse a disposizione non saranno ovviamente molte.
Soltanto progredendo con la campagna e conquistando i vari terreni, villaggi e fattorie, avremo la possibilità di una maggiore liquidità che consentirà appunto di migliorare il nostro esercito. Molto importante è costruire le raffinerie, nelle quali vengono trasferite man mano le varie risorse che otteniamo nello svolgimento della campagna. L’aspetto gestionale ed economico ha una rilevanza non di poco conto in 8-bit Hordes. Solo una volta costruita la base, possiamo formare il nostro esercito nell’apposita sezione del menu e anche addestrarlo, sempre facendo i conti con le risorse di denaro a nostra disposizione.
Ogni fazione è possibile assegnarla ai tasti Cerchio, Quadrato e Triangolo, mentre con il tasto X comunichiamo loro l’obiettivo da conseguire o il punto da raggiungere. Un sistema tutto sommato comodo che non fa rimpiangere l’accoppiata mouse-tastiera, anche perché la gestione dei vari menù di costruzione e addestramento sono accessibili dai tasti L1 ed R1. Tuttavia, almeno inizialmente, capire le varie meccaniche che stanno alla base del titolo Soedesco non è così immediato per via di una struttura poco user friendly, ma dopo un po’ di pratica si riescono ad acquisire le meccaniche essenziali per progredire nella campagna.
Addestrando l’esercito sarà ovviamente più semplice venire a capo del nemico, e quando avremo un esercito sufficientemente grande e tante risorse, saremo anche in grado di ottenere unità belliche come veicoli e velivoli, essenziali per il raggiungimento dei nostri obiettivi, oltre che i maghi guaritori e i riparatori dei veicoli bellici. Tutto questo richiede impegno e una certa capacità gestionale che confluiscono in una sola commistione, giacchè è importante sia tenere d’occhio le risorse vitali, che quelle relative al nostro battaglione.
8-bit Hordes, al di là di una modalità campagna già sufficientemente varia e corposa, propone anche altre modalità di gioco. La prima viene denominata Schermaglia, ovvero una serie di mappe prestabilite dove potremo iniziare la missione impostando determinati parametri ed obiettivi. Una modalità questa che tutto sommato non aggiunge praticamente nulla di nuovo alla campagna e che avrebbe potuto anche non essere implementata. Diverso invece il discorso relativo alle modalità multiplayer. Il titolo difatti è affrontabile in co-op sia cooperativa che competitiva, in locale e online. Quest’ultima caratteristica non abbiamo potuto ancora testarla per via dei server vuoti, ma lo faremo in un secondo momento non appena il gioco sarà disponibile all’acquisto.
Sul fronte tecnico, 8-bit Hordes si presenta piuttosto grezzo, del resto stiamo parlando di un titolo uscito originariamente tre anni fa su PC e con un voluto aspetto retrò, uno stile a metà tra Minecraft e Command & Conquer che ai puristi del genere tutto sommato non dispiacerà. Ciò che però è davvero difficile da digerire sono alcuni elementi a schermo che appaiono solo dal momento che ci avviciniamo con la telecamera, e questo può portare a una certa difficoltà spesso e volentieri nel capire dove si trova il nostro obiettivo. È auspicabile che questo problema possa essere risolto con una patch al day one. Molto buono invece il sonoro, con musiche di effetto e che ben si sposano con l’impostazione Fantasy del titolo.
8-bit Hordes complessivamente è un buon titolo, capace di intrattenere per molte ore, soprattutto se si è appassionato del genere e in particolare della saga. Magari non immediato, molto conservatore e non bello da vedere, ma dotato di meccaniche stimolanti e svariate modalità di gioco. Al netto di qualche difetto riscontrato, lo consigliamo caldamente a tutti i giocatori amanti degli RTS.