27/08/2018 io c’ero
CD Projekt Red ci ha tenuto sulle spine per un bel po’ di tempo con il suo Cyberpunk 2077: voglio ricordarvi che il primissimo Reveal Trailer del gioco risale ormai a ben 5 anni fa. Poi ci sono stati degli screen shots, poi delle dichiarazioni e poi un trailer in game che mostrava l’ambientazione di gioco. Tutto molto accattivante ma anche vuoto, materiale perfetto per far salire l’Hyper dei fan ma non abbastanza per dimostrare la bontà del titolo. Arriviamo quindi alla Gamescom 2018, quasi ovvio aspettarsi un trailer, una dichiarazione, un qualcosa, qualsiasi cosa e qualcosa in realtà arriva sotto forma di una Demo a porte chiuse solo per gli addetti ai lavori. Peccato, un’altra occasione perduta per dimostrare che, sotto questa densa nube composta al 100% di Hype, ci sia qualcosa di sostanzioso.
Finita la Gamescom però accade qualcosa: il canale Twitch di CD Projekt si illumina, lo schermo si avvia e mostra linee di codice incomprensibile e poi una barra di caricamento. Io ed altre quasi 70 000 persone restiamo col fiato sospeso, stiamo assistendo alla storia dei videogiochi in diretta.
Cyberpunk 2077 è qui, è vero e non ha più nulla da dimostrare: richiede solo la vostra pazienza.
Upload 100%
E’ difficile spiegare tutto ciò che è stato mostrato in poche parole. La corposa demo di Cyberpunk 2077 di oltre 45 minuti fa di tutto per far capire di cosa è capace il gioco eppure sembra esserci ancora così tanto da scoprire. Cerchiamo di tornare con i piedi per terra e di capirè l’importanza di quello che è stato mostrato oggi in diretta.
Cyberpunk 2077 ha un’infrastuttura da GDR che eredita da un gioco pen-and-paper del 1988. L’approccio al gioco è quindi quello classica del genere con creazione di un personaggio, un corposo sistema di progressione, potenziamenti nuove abilità, migliorie estetiche e quant’altro. Cyberpunk 2077 però lo si gioca come uno sparatutto in prima persona con vasto arsenale e altissima mobilità. Nel gioco potreste ad esempio fermare il tempo, saltare effettuare un dash in avanti e uccidere due avversari in poche frazioni di secondo. Lo sparatutto più simile a quello che ho visto oggi rispetto a dinamicità è probabilmente Doom per intenderci. Ora che il gioco sta prendendo forma nelle vostre menti doveta aggiungere ancora diversi ingredienti per comprendere a pieno cosa sia Cyberpunk 2077.
Per prima cosa aggiungete un open-world vasto ed interamente esplorabile con differenti veicoli, ricco di esterni tecnicamente impressionanti e interni dettagliatissimi accompagnato da un comparto tecnico di tutto rispetto e un set di animazioni quasi infinito, complesso e suggestivo. E poi l’ultimo elemento: le scelte. Ci sono scelte che influenzeranno il vostro stile di gioco, scelte che impatteranno sulla narrazione e scelte che genereranno accadimenti randomici nel flusso degli eventi. Scelte che vi porteranno a uccidere personaggi importanti nella storia e altre che vi faranno guadagnare la loro fiducia scalando così la piramide sociale.
Questo gioco sembra prendere il meglio di Doom, The Witcher, Detroit: Become Human e di The Division e infiocchettare il tutto con una direzione artistica unica e una colonna sonora a dir poco esaltante.
Quindi Cyberpunk 2077 è un insieme di generi diversi, direste voi.
Si, è il futuro, vi risponderei io.