Quante volte da bambini vi sarà capitato di smarrire i vostri giocattoli? Quante volte nella vostra vita vi siete trovati nella situazione di aver perso di vista qualche vostro oggetto e di non avere la più pallida idea di dove sia finito? Tutto questo comporta delle conseguenze, spesso ci si dimentica di quello che viene trascurato e quindi non gli viene più data la giusta importanza. Dopotutto adesso è il presente, quello era soltanto il passato…ma se i vostri giocattoli/oggetti ormai dimenticati avessero una loro anima? Cosa proverebbero? Preparatevi ad affrontare un viaggio senza precedenti, miei cari iCrewers, Forgotton Anne ci porterà mano nella mano alla scoperta di un nuovo mondo, all’interno del quale la nostra protagonista compirà un viaggio ancora più difficile, quello alla scoperta di sè stessa!
Un pizzico di storia…
Forgotton Anne è un titolo veramente molto particolare, volto a donare degli spunti di riflessione al giocatore, facendolo quasi immergere totalmente nell’avventura e fargli così sentire di far parte di quello strano mondo che gli sviluppatori hanno creato in maniera veramente credibile e suggestiva. Questo mondo (chiamato Forgotten Lands) è quello dove vanno a finire tutti gli oggetti dimenticati, dove quegli stessi oggetti poi prendono vita; ognuno di essi porta con sè una carica di emozioni, donate dal proprio possessore mentre vivevano insieme. Il sogno di questi “dimenticati”, quindi, è quello di tornare al mondo reale, guadagnandosi con un “onesto” lavoro la possibilità di riunirsi ai propri cari. Questa possibilità viene loro offerta dal Maestro Bonku, una sorta di figura paterna per Anne, la nostra protagonista, nonchè padrone delle Lande Dimenticate. Bonku ed Anne sono gli unici due essere umani presenti in questo strano mondo, ma non hanno soltanto questa particolarità. Entrambi sono possessori dell’Arca! Volete saperne di più? Allora mettetevi comodi e continuiamo con la nostra storia.
Il potere del bene e del male
Nelle Forgotten Lands regnerebbe senz’altro il caos se non ci fossero delle regole, ma per fortuna la nostra Anne è la figura adibita alla tutela dell’ordine. Il suo compito infatti è quello di far rispettare le leggi e far sì che tutto proceda nel giusto modo. Per svolgere al meglio le sue mansioni, Anne è dotata dell’Arca, uno speciale guanto che ha il potere di maneggiare quella che è la principale fonte d’energia di questo luogo, ovvero l’Anima. Potremo quindi spostare le fonti di energia da un oggetto all’altro, incanalare l’energia per poterla poi usare successivamente, o semplicemente usarla per attivare meccanismi vari. L’Arca però ha una sola carica disponibile, quindi se sposteremo l’energia da quest’ultima ad un altro oggetto, il nostro guanto avrà bisogno di essere ricaricato per poterlo usare nuovamente.
C’è solo un piccolo particolare da non sottovalutare, l’Anima è ciò che tiene in vita anche i Dimenticati (coloro che abitano questo mondo), quindi avremo svariate volte nelle nostre mani (letteralmente) l’esistenza di tutti gli abitanti del posto. Ci troveremo infatti più di una volta nella situazione di dover fare delle scelte, non ci è dato sapere se giuste o sbagliate, starà solo al nostro istinto e al nostro modo di vedere le cose. Nel corso della storia potremo decidere se assorbire l’essenza vitale di un dimenticato oppure lasciarlo in vita, o dover decidere addirittura tra due abitanti, ma la cosa più interessante è che ognuna di queste scelte si ripercuoterà sia su alcuni tratti della storia che sul carattere della nostra Anne, che potrebbe diventare più empatica e comprensiva oppure cinica e senza scrupoli, a seconda delle risposte che daremo.
Questa è un po’ l’essenza di quella che è la vita reale, se vogliamo. Ogni nostra scelta, giusta o sbagliata che sia, comporta sempre delle conseguenze, piacevoli o meno. Si tratta infatti una delle meccaniche che ho maggiormente apprezzato nel corso dell’avventura.
Ma c’è anche un vero gameplay?
A primo impatto vi direi “godetevi la storia e lasciate perdere tutto il resto”, ma dovendo fare una recensione che si rispetti, vi parlerò anche dell’aspetto più pratico del gioco. La risposta è ovviamente un sì, il gameplay c’è, ma di fronte ad un titolo del genere, sembra quasi una sorta di pretesto per portare avanti la storia, il che non è affatto un male. I comandi sono molto molto semplici, pochi e facili da padroneggiare fin da subito. Nella nostra prova abbiamo usato un normale gamepad per Xbox 360, ma vi mostrerò i comandi da tastiera per dimostrarvi quanto detto.
Come potete vedere, infatti, la nostra Anne potrà camminare nelle due direzioni orizzontali, correre grazie all’ausilio di un tasto, attivare l’Animavision (il potere dell’Arca), compiere azioni, saltare e…Ali? Anne può volare quindi? No, non esattamente. Nel corso della storia, oltre alla nostra fidata Arca, potremo raccogliere queste ali meccaniche che ci daranno la possibilità di raggiungere punti più alti o compiere salti più lunghi, una vera comodità. Anche queste funzionano grazie all’Anima, quindi avremo bisogno di tenere la nostra Arca ben carica.
Se vogliamo parlare di meccaniche di gioco, Forgotton Anne potrebbe tranquillamente ritagliarsi un posticino tra il genere platforming, dato che la base del gioco è questa, ma come ho già anticipato in precedenza, il gameplay è forse solo un pretesto per toccare in maniera molto profonda delle tematiche piuttosto importanti. All’interno del gioco è presente anche una blanda componente puzzle-solving, ma tranquilli, non vi porterà via molto tempo, in quanto vi troverete in certe situazioni davvero pochissime volte. Si tratta in parole povere di mettere al posto giusto una serie di dischi, facendoli passare per delle vie preimpostate. Nulla di troppo difficile, insomma.
Nel corso della nostra avventura, man mano che affronteremo delle situazioni o faremo delle scelte, avremo a disposizione anche un Diario che segnerà volta per volta ciò che succede, descrivendoci i vari personaggi, luoghi e così via.
Amore a prima vista…e a primo udito
Realizzato dai ragazzi di ThroughLine Games, ed edito nientemeno che da Square Enix (il che la dice lunga sull’elevata qualità raggiunta), Forgotton Anne è un’esperienza tutta da vivere, grazie anche (e soprattutto) alla meravigliosa direzione artistica che regge l’intero titolo, sia dal punto di vista visivo che sonoro. I disegni, realizzati totalmente a mano, fin da subito rapiranno i vostri sguardi, facendovi capire quale immenso amore si cela dietro la realizzazione di un gioco come questo.
Come potete ben notare dalle immagini, infatti, fin dai primi istanti di gioco si ha l’impressione di essere stati catapultati all’interno di un lavoro del noto studio Ghibli, proprio per via della natura un po’ in stile anime anni ’80 del titolo. Il comparto sonoro poi è veramente calzante sotto ogni punto di vista. A seconda delle varie situazioni avvertirete la tristezza, la gioia, la paura, la preoccupazione…ogni sentimento è restituito in maniera davvero esemplare con delle musiche studiate in modo direi perfetto. Menzione d’onore anche per il doppiaggio in lingua inglese, grazie al quale si raggiungono vette ancora più alte. Insomma, Forgotton Anne è forse uno dei pochi titoli che è riuscito già con il solo aspetto artistico a tenermi incollati allo schermo.
Ho fatto la scelta sbagliata…e adesso?
Vi trovate in un punto critico della storia, avete dato una risposta piuttosto che un’altra e non sapete come uscirne? Non c’è da preoccuparsi, in quanto il gioco vi offrirà la possibilità di cambiare le vostre scelte, così da vedere come si sarebbe potuta evolvere la storia nel caso aveste preso una strada diversa. Per fare ciò avrete però bisogno di completare almeno una volta la storia per intero, per poi avere accesso al Ponte Temporale. Questo curioso marchingegno ci porterà nei punti della storia in cui abbiamo dovuto compiere delle scelte, per poi modificare il futuro della nostra storia. Non avrete più scuse!
A caccia di obiettivi
Lo so, tanti di voi sono costantemente alla caccia di qualche buon trofeo da ottenere. Come darvi torto? Beh, anche Forgotton Anne ha il suo bel corredo di ben 33 obiettivi da sbloccare, alcuni dei quali si sbloccano semplicemente andando avanti con la storia, mentre molti altri…sta a voi scoprire come ottenerli!
Ma allora siamo di fronte al capolavoro assoluto?
Leggendo le mie parole, sicuramente vi sarà venuta in mente questa domanda. Forgotton Anne è quanto di più bello credo si possa vedere in un titolo come questo, ma come tutte le cose troppo belle, non può non presentare dei difetti, anche se non vanno di certo a rovinare l’esperienza di gioco. Essendo nato come una specia di storia interattiva, probabilmente il gameplay in sè non è stato forse curato più del dovuto. Il personaggio tende ad essere un po’ legnoso nei movimenti, impicciandosi a volte tra un salto e l’altro, impedendoci di fare sempre quello che vogliamo. Andando poi a cercare il pelo nell’uovo, si potrebbe dire che spesso la lunghezza dei dialoghi può pesare un po’ ai non abituati a seguire le lunghe storie, il che potrebbe portare alla noia man mano che si procede.
In conclusione
Cosa dire su questa piccola perla del panorama videoludico? Se siete amanti delle storie ben raccontate, di disegni realizzati in maniera magistrale e di ambientazioni da togliere il fiato, Forgotton Anne è un titolo che non potete perdere per nessun motivo al mondo. Non siete amanti del genere? In tal caso datemi retta, fatevi un regalo e vi assicuro che cambierete idea!