Si è appena conclusa l’edizione 2018 della Milan Games Week, fiera italiana interamente dedicata ai videogiochi diventata ormai punto di riferimento per tutti gli appassionati. Fra i tantissimi titoli da provare, le novità e le solide conferme, correndo fra uno stand e l’altro con il tentativo di perdermi il meno possibile della fiera, ho incontrato i ragazzi di 3DClouds, già sviluppatori di All-Star Fruit Racing, di cui potete leggere la recensione qui, e ho potuto mettere le mani sulla loro nuova creatura: Xenon Racer.
Ho provato il titolo per una buona mezz’ora e almeno altrettanto tempo l’ho passato a parlare con Francesco Bruschi, CEO dello studio, che mi ha raccontato cosa c’è dietro un titolo così ambizioso. Tra una derapata e l’altra ho cercato di capire lo stato attuale del gioco e quale sarà il futuro di questo titolo ma una cosa mi è stata chiara fin da subito: poche volte ho avuto l’onore di imbattermi in un progetto di tale portata in Italia.
Cari lettori, è il momento di iniziare, inserite la prima e pestate sull’acceleratore: Xenon Racer è pronto a partire.
In un futuro non troppo lontano…
La campagna di Xenon Racer è ambientata nel 2030 quando, dato il maestoso avanzamento tecnologico, le auto da strada stanno scomparendo. Il nostro protagonista è un pilota che si troverà a partecipare all’ultimo torneo su pista di sempre. La faccenda sembra più complicata di come l’ho appena descritta ma i ragazzi di 3DClouds non si sono voluti sbottonare più di tanto facendomi presagire che dietro questa semplice idea ci sia in realtà qualcosa di più grosso.
Mi è stato confermato durante la mia prova che nel gioco sarà presente una componente narrativa importante la quale ci spingerà a compiere delle scelte riguardo alle gare da affrontare. La campagna infatti non avrà una struttura lineare ma seguirà uno schema ad albero con tante biforcazioni e deviazioni. L’idea è sicuramente interessante dato che ogni gara affrontata ci permetterà di sbloccare componenti di personalizzazione e veicoli, spingendo di fatto l’utente ad affrontare più volte la campagna in singolo in modo da poter sbloccare ogni oggetto.
Parola d’ordine: Hardcore.
Il modello di guida di Xenon Racer è tanto Arcade quanto Hardcore: domare i futuristici bolidi protagonisti del gioco non è di certo impresa facile. L’intero sistema di guida è basato sul drift, attivabile tramite una velocissima pressione del freno unita ad una poderosa sterzata, necessario per affrontare le pericolose curve a gomito alla massima velocità. Driftare, oltre a permettervi di mantenere una maggiore velocità, vi porterà ad accumulare il turbo necessario per tentare il sorpasso degli avversari.
Il Sistema di collisioni, poi, va ad aggiungersi a questo essenziale ma solido schema, costringendo il giocatore a stare attento ad ogni urto. Colpire il guard-rail o un altro veicolo comporterà il danneggiamento del vostro mezzo che, se arriverà ad integrità 0, vi costringerà a ripartire diversi metri prima dello schianto facendovi perdere secondi preziosi. Il feeling degli urti, soprattutto quelli contro i guard-rail, non mi ha convinto del tutto: poco plastici e più in generale non troppo realistici. La macchina rimane esteticamente intonsa anche dopo un brutto incidente a 300km/h e, quando tocchiamo un ostacolo, sembra fermarsi di colpo più che aver subito un urto.
Pad alla mano il gioco si è dimostrato solido e appagante: Xenon sarà un gioco per gli amanti della sfida e del tecnicismo, quindi, se state cercando una sfida sapete dove trovarla. L’unione fra strade strette e macchine larghe renderà molto difficile il sorpasso degli altri concorrenti evitando di urtarli portando il giocatore a dover calcolare i rischi delle proprie azioni prima di compierle. Unite poi l’intelligenza artificiale agguerrita all’equazione e inizierete a rendervi conto che portare a termine una gara nelle prime posizioni non sarà proprio una passeggiata.
Piste e auto.
Il gioco arriverà sul mercato con 40 differenti percorsi suddivisi in 7 location sparse per il modo. Durante la fiera ho potuto provare alcune piste localizzate a Tokyo, negli USA e a Dubai. Le piste mi hanno ricordato quelle di Formula 1 ma poste in un contesto a metà fra la nostra realtà storica e una successiva. L’alternanza fra asfalto e neon futuristici non mi ha convinto del tutto ma riesce nel creare un contesto piuttosto coerente e intrigante che verrà sicuramente approfondito durante la campagna. Ogni tracciato poi ha una difficoltà espressa in stelline che dimostra nuovamente l’anima punitiva del gioco.
Le macchine disponibili durante la fiera erano 4 ma il gioco completo ne conterà circa una quindicina. Prima cosa a colpire del titolo è sicuramente lo stupendo design dei veicoli: dettagliato, prorompente e unico. Indagando più a fondo ho infatti scoperto che il designer dietro a questi mezzi è un’eccellenza internazionale già dietro a grandi realtà automobilistiche come Ferrari e Tesla. I bolidi sono semplicemente unici, la loro scocca si anima durante le corse tramite studiate animazioni e il gioco riesce nel trasmettere un grande senso di velocità, aspetto fondamentale per titoli di questo genere.
La mia auto come nessun’altra al mondo
Oltre alla campagna, il gioco presenterà una modalità multigiocatore che vi permetterà di sfidare giocatori provenienti da tutte le parti del mondo ed è qui che entra in campo l’importanza della personalizzazione dei veicoli. Giocando alla campagna per giocatore singolo e salendo di livello nelle classifiche online sbloccherete nuove componenti, estetiche e non, per rendere unica la vostra esperienza di guida.
Ognuna delle quindici auto presenti nel gioco infatti potrà essere modificata singolarmente tramite una miriade di personalizzazioni estetiche che vanno dagli adesivi fino alle vernici, passando per i cerchioni e arrivando fino all’opacità della carrozzeria. Oltre a queste potrete modificare anche alcune componenti che andranno ad impattare sulle statistiche vere e proprie del mezzo. Motori più performanti, copertoni con grip maggiore e alettoni in carbonio vi permetteranno di rendere unico il vostro veicolo.
Aspetto molto importante è che non ci saranno personalizzazioni migliori di altre ma saranno tutte settoriali e porteranno vantaggi da una parte e svantaggi da un’altra. Ad esempio, insieme ad un guadagno di velocità otterrete anche una perdita di controllo sulla macchina: questo perché la volontà dei ragazzi di 3DClouds è quella di permettere l’accesso alla modalità online fin da subito e che non ci fossero giocatori avvantaggiati da componentistica migliore.
Guardarsi intorno a 400km/h
Xenon Racer fa un ottimo uso dell’Unreal Engine mostrando dei modelli di auto estremamente dettagliati, luci realistiche e ambienti sfavillanti. Gli effetti meteorologici, che non hanno impatto sulle gare, hanno una buona resa e riescono nell’intento di modificare il look delle piste. Il gioco riesce a trasmettere tramite gli effetti grafici e la portentosa colonna sonora elettronica una sensazione di velocità unica che sono sicuro riuscirà a conquistare il cuore di tantissimi fan dei giochi di corsa.
Concludendo, Xenon Racer mi ha fatto veramente un’ottima impressione. Partendo dallo sfavillante design delle macchine, passando per l’anima Hardcore e arrivando fino alla campagna a bivi il gioco mi è sembrato estremamente solido, pensato e ricco di contenuti. La personalizzazione dei veicoli poi, se ben bilanciata, permetterà di rendere le sfide online più appaganti e longeve consentendo al giocatore di creare il proprio garage di veicoli unici. C’è ancora da discutere riguardo alla bontà della campagna per giocatore singolo, al bilanciamento dei veicoli e al feeling degli urti ma, al momento, non ho motivi per credere che anche sotto questi aspetti i ragazzi di 3DClouds non facciano un ottimo lavoro. Se tutto questo andrà a buon fine potremmo avere tra le mani il nuovo punto di riferimento dei racing game in Italia. Forza Xenon Racer, forza 3DClouds.