Poco tempo fa, esattamente il 3 ottobre, è stata pubblicata su icrewplay.com la recensione di Detective Gallo, avventura grafica indie sviluppata da un team tutto italiano, che abbiamo avuto il piacere di conoscere al Modena Nerd. Incuriositi da questo team Made in Italy, abbiamo deciso di intervistarli per conoscerli meglio.
Innanzitutto, scopriamo quante persone formano il team di sviluppo e come esse siano entrate in contatto tra loro e siano arrivate all’idea di creare un nuovo videogioco!
“Il core team Footprints Games è di fatto composto da me (Maurizio) e mio fratello Francesco, anche se ci avvaliamo di collaboratori. È tutto iniziato per gioco e così ci siamo detti: visto che siamo appassionati di avventure grafiche, perché non ci mettiamo a farne una anche noi?. In questo modo abbiamo applicato le nostre competenze già acquisite negli anni, però in ambito videoludico. Inoltre sicuramente l’essere fratelli ha fatto sì che il processo creativo sia stato genuino, costruttivo ed efficace, grazie al continuo e sincero confronto su tutti gli aspetti del gioco”
Dopodiché, abbiamo voluto soddisfare un’altra nostra grande curiosità: perché la scelta di sviluppare un’avventura grafica?
“Sicuramente la grande passione che coltiviamo dagli anni ’90 per questo genere: anche noi volevamo raccontare una nostra storia, per poter intrattenere e divertire. Negli anni i tool a disposizione sono arrivati quasi alla portata di tutti, aumentando enormemente la possibilità di realizzare un proprio gioco.”
Quali motivi risiedono alla base dell’ambientazione “investigativa” del titolo? Come mai avete scelto di rendere dei pennuti i protagonisti del vostro videogioco?
“Partiamo da una passione innata per il detective-comico, quindi per ispirarci andiamo a prendere tutte le figure più note all’interno di questo filone: Sam & Max (anche se erano poliziotti), Tex Murphy, Sly Boots (direttamente da Anachronox) e l’italianissimo Tony Tough, ovviamente. Tutti detective che di fatto hanno influenzato, più o meno inconsciamente, quello che è stato il mio lavoro per la creazione di Gallo. Per quel che riguarda lo stile grafico invece l’ispirazione deriva sicuramente dal mio amore per DuckTales, una serie che ha fatto sbocciare la mia passione per l’animazione, permettendomi di formarmi come disegnatore autodidatta. In questo nostro gioco troviamo però la presenza di galli e galline perché ci funzionava il contrasto comico per il genere noir: non a caso possiamo trovare molte frasi che alludono ad un atteggiamento hard-boiled (del tipo “alzare la cresta”, “fare il galletto”, ecc..)”
Come mai le vittime del reato posto alla base del vostro videogioco sono delle piante?
“Fin dall’inizio volevamo che Gallo indagasse su qualcosa percepito come drammatico, ma al tempo stesso ridicolo, in modo tale che tutta la storia, i personaggi e Gallo stesso non venissero presi sul serio.”
Come ultima domanda, abbiamo posto quella che forse è la più importante: quali sono i vostri progetti futuri?
“Da un lato stiamo lavorando al concept per un nuovo gioco, mentre dall’altro l’intenzione è quella di differenziare il brand di Detective Gallo. Il 2019 vedrà l’uscita del fumetto in sei numeri bimestrali ed un numero speciale, che consisterà nel prequel del gioco, in modo da spiegare il “perché” e il “come” Detective Gallo lo conosciamo così com’è. Il nuovo gioco sarà sempre un’avventura grafica, ma che volutamente si discosterà un po’ dai canoni classici del genere, in quanto offrirà al giocatore scelte multiple, fini multipli, ed una interattività dinamica maggiore.”
Molto gentilmente, i ragazzi di Footprints ci hanno inviato un’anteprima del loro fumetto, che sembra avere un ottimo potenziale!