sU and the Quest for Meaning è un gioco ideato e confezionato da Guillaume Bouckaert, one man army alle fondamenta di questo curioso videogame.
40 stages, ognuno generato randomicamente. Un gameplay ed una grafica – colorata, semplicissima e gradevole – minimal che farà da fondale al viaggio di sU. Scalare – o meglio: saltare! – di livello in livello non sarà semplice: le piattaforme che compongono ogni scenario compariranno e scompariranno, casualmente. Con la sola ed unica capacità di effettuare un triple jump, ci destreggeremo nel gioco; “accompaganti” dall’ inseparabile sciarpona scarlatta.
“Quest for Meaning”, già. Saremo sospinti a decifrare personalmente la “chiave” per approdare allo stage seguente, considerata la completa mancanza di un’interfaccia di gioco che mostri al giocatore quale goal completare, qual è la strada da intraprendere? Compreso il significato (Quest for Meaning, per l’appunto) di ciò, potremo continuare e concludere il gioco.
sU and the Quest for Meaning presenta un’ atmosfera in-game davvero “spirituale”, grazie ad un sonoro che regala – paradossalmente – più di un momento di quiete e SILENZIO.
“Adoro lo spirito dei giochi indie”, racconta Guillaume (developer del gioco). “Adoro ogni gioco che cerchi di proporre qualcosa di nuovo. Vorrei fare qualcosa del genere anche con questo mio gioco”