Toby Fox. Sempre lui. Un Andy Warhol fra gli indie developer, la geniale – e solitaria – mente dietro ad un manifesto del panorama indie come Undertale (new entry per Nintendo Switch. Release che s’aggiunge alle versioni per PC e PlayStation Vita).
Deltarune – che, “guarda caso”, è anagramma di Undertale – è la nuova, strarichiesta e misteriosa avventura costruita dal caro Toby; proseguo (?!) del suo primo, oramai, famosissimo RPG. Il gioco – o per meglio dire, il chapter one – è gratis e accedendo alla pagina ufficiale del gioco, potrai scaricarlo e – appunto – giocarlo.
« Voglio creare qualcosa di nuovo, e tutto incomincia dal vostro feedback »
Toby Fox twittava così la scorsa notte di Halloween, generando un hype pazzesco fra la fanbase di Toriel & Co. Senza spoilerare alcunché – anche perché ho giocato Deltarune per poco meno di un’ora – sono assolutamente in grado di confermare che Toby c’è riuscito. Deltarune riesce a rinnovarsi – anche a livello di gameplay – senza stravolgere le meccaniche che hanno reso famoso – e adorato! – il suo predecessore; ma, principalmente, preserva e continua quel microcosmo, quella girandola di sinergie fra gioco e giocatore che ho – ed hai – imparato ad amare.