Vita da fuorilegge
Red Dead Redemption 2 è ambientato qualche anno prima rispetto ai fatti narrati nel primo capitolo della serie. La banda di Dutch van der Linde è ancora unita, ma attraversa un periodo di grossa difficoltà. È proprio nel momento più difficile per la gang che ha inizio l’avventura: ci troviamo sommersi dalla neve, braccati dalla Pinkerton National Detective Agency, una rinomata agenzia di cacciatori di taglie che è sulle nostre tracce dopo una rapina finita male. Le condizioni meteo sono tremende, vari membri della banda sono dispersi, i carri arrancano per la neve e non c’è l’ombra di un riparo. Sembra proprio che per Dutch ed i suoi ragazzi sia finita. All’improvviso, nella nebbia, spuntano i resti di un villaggio, nel quale la gang può trovare rifugio. Dopo aver fatto riparare le ragazze e i membri feriti del gruppo all’interno di una delle costruzioni abbandonate, inizia l’azione vera e propria, e iniziamo la nostra conoscenza con Arthur Morgan, protagonista del gioco.
Egli è stato trovato da Dutch quando ancora era un bambino, e di conseguenza è cresciuto nella banda: la vita del fuorilegge è l’unica che abbia mai conosciuto. Appena stabilito l’accampamento, Arthur parte insieme al capobanda alla ricerca dei membri del gruppo andati in avanscoperta, che al momento risultano dispersi. Dopo qualche centinaio di metri, i due incontrano Micah, il quale chiede informazioni sul resto del gruppo, e poi conduce Arthur e Dutch ad un’abitazione che ha scoperto durante l’esplorazione. Arrivati nei pressi dell’edificio, Dutch opta per un approccio amichevole con gli abitanti, e Arthur e Micah si nascondono in modo da non essere notati. Mentre si avvicina al proprio nascondiglio, il nostro eroe nota un cadavere, prova ad avvertire l’amico, senza però ottenere risultati, e quindi si prepara ad affrontare una situazione ostile. Mentre Dutch parla con uno degli abitanti, da una delle uscite laterali ne esce un altro armato, ed è qui che Arthur e Micah decidono di intervenire. Dopo lo scontro a fuoco, troviamo una donna nell’interno dell’edificio, che scopriamo essere la moglie del cadavere visto in precedenza. Essi sono stati attaccati da alcuni membri della banda O’Driscoll, acerrimi nemici della banda di Dutch. Dopo aver preso tutti gli oggetti di valore dalla casa e dalla stalla, i tre fanno ritorno all’accampamento, e si godono un po del meritato riposo. L’indomani, giunge il momento di uscire alla ricerca del secondo membro mandato in esplorazione, per poi poter avviare i preparativi per il ritorno alle praterie. La storia è divisa in capitoli, e il primo di essi rappresenta una sorta di tutorial riguardante le azioni base che il giocatore può compiere nel gioco.
Il capitolo 1 si conclude con la banda che decide di partire verso le pianure, stabilendo il proprio accampamento vicino a Valentine, città situata nel New Hanover. È qui che inizia la nuova vita della banda di van der Linde. Prima di lasciare che tutti vivano la loro vita “da campo” in libertà, Dutch spiega ad ognuno le regole dell’accampamento: l’obiettivo è quello di guadagnare abbastanza soldi per poter migrare nuovamente, questa volta verso un luogo non ancora “contaminato” dalla moderna società civilizzata che ha rovinato il vecchio e selvaggio west. Ogni membro della banda è libero di guadagnare il proprio denaro come gli pare e piace, ma una percentuale del guadagno deve essere impiegato per aiutare l’accampamento. Dopo questo discorso, si è finalmente liberi di fare ciò che si vuole. Parlando con i vari personaggi evidenziati nella mappa, è possibile attivare le missioni principali, mentre girovagando per il territorio è possibile trovarsi di fronte a delle zone contraddistinte da un punto interrogativo, nelle quali troveremo degli sconosciuti, i quali attiveranno delle missioni secondarie. Anche il secondo capitolo di Red Dead Redemption 2 è, per la maggior parte, una sorta di tutorial, il quale però insegna al giocatore come affrontare la moltitudine di attività, principali e secondarie, eseguibili nel gioco. La mole di comandi è veramente importante, e sono necessarie svariate ore di gioco per entrare in confidenza con la totalità di essi. Nonostante l’ampia libertà concessa al giocatore, comunque, la narrazione procede in maniera veramente interessante, invogliandolo a procedere nell’avventura.
Un realismo al limite dell’immaginabile
È anche la moltitudine di attività disponibili, oltre alla cura minuziosa dedicata ai dettagli, a rendere Red Dead Redemption 2 un titolo infinitamente realistico. Il giocatore ha la possibilità di sbizzarrirsi all’interno del gioco, in quanto la mole di contenuti arriva perfino a dargli la possibilità di creare una sorta di routine. Il sistema giorono-notte, unito al ciclo delle stagioni, condiziona la vita quotidiana di Arthur e della banda, così come il comportamento del protagonista, e le sue necessità “umane”. È infatti fondamentale che il giocatore dia la giusta importanza ai bisogni del protagonista, la cui condizione è osservabile grazie a tre indicatori: quello dell’energia, della vita e del dead eye. Il livello di questi tre indicatori modifica in maniera coerente con la realtà il fisico di Arthur, che quindi è condizionato dalle scelte e dalle abitudini del giocatore. I giocatori che trascureranno il nutrimento del personaggio, si troveranno ad utilizzare un bandito denutrito, in sottopeso e con poca energia e poca vita, mentre i giocatori che lo faranno mangiare quantità eccessive di cibo, o abusare di prodotti a base di tabacco, si troveranno ad utilizzare un Arthur Morgan in sovrappeso e con meno resistenza. Il cibo può essere acquistato nei negozi, oppure il giocatore può provvedere da solo alla sua ricerca.
La caccia e la pesca sono due delle attività meglio sviluppate all’interno del gioco. Nella prima, Arthur ha a disposizione diversi tipi di esche per attirare gli animali, ma deve prestare attenzione ad ogni minimo dettaglio, come il silenzio durante l’avvicinamento alla preda e la direzione del vento, il quale potrebbe rivelare all’animale il nostro arrivo grazie all’odore. Per la pesca, invece, il protagonista potrà utilizzare diversi tipi di esche per ottenere vari tipi di pesci, i quali potranno essere tenuti o rigettati in mare. Oltre al proprio approvvigionamento, inoltre, anche il riposo è un elemento fondamentale per la sopravvivenza. Se si è lontani dalla base o da una città, alla sera si può creare un accampamento di fortuna, presso il quale ci si può riposare o si possono creare oggetti o cucinare le risorse che abbiamo nella bisaccia. Anche l’ambiente circostante è studiato alla perfezione, e reagisce in base ai comportamenti che il giocatore avrà nel corso dell’avventura.
L’indicatore dell’onore condizionerà pesantemente le reazioni che i personaggi non giocanti avranno nei confronti di Arthur. Esso è influenzato dai comportamenti che il giocatore terrà in determinate situazioni: aiutare una donzella rapita, rappresenta un’azione onorevole, mentre compiere furti o provocare risse creerà una prematura diffidenza da parte delle persone che incontreremo lungo il nostro cammino. Una grande peculiarità di Red Dead Redemption 2 sta nel fatto che Arthur possa interagire con ognuno dei personaggi non giocanti che trova sul proprio cammino. Ebbene si, hai capito bene! Potrai interagire con qualsiasi persona, in qualsiasi luogo del mondo di gioco e in qualunque momento vorrai, e la sua reazione sarà differente a seconda dei tuoi comportamenti passati, del tuo abbigliamento e del tuo stato di pulizia. Arthur ha a propria disposizione una serie di attività secondarie per divertirsi: si va dalle partite a poker ai duelli, arrivando fino alle rischiose partite al “gioco del coltello”. A rendere entusiasmante il lavoro svolto dai ragazzi di Rockstar Games, è il fatto che ognuna delle attività disponibili sia estremamente dettagliata e realistica, con l’immedesimazione del giocatore che raggiunge livelli davvero assurdi.
Ad ogni fuorilegge il proprio destriero
Il cavallo è un elemento fondamentale per Arthur. Egli nel corso dell’avventura avrà la necessità di costruire un buon rapporto con il proprio destriero, il quale è utile anche per il trasporto di armi e risorse, come per esempio le pelli o le carcasse di prede di caccia. Quella delle armi è l’ennesima questione sviluppata con estremo realismo da Rockstar. Puoi dire addio alla possibilità di portare con te un numero imprecisato di armi, in quanto Arthur potrà detenere soltanto la quantità di armi che un normale essere umano può tenere addosso. Per facilitare il trasporto del nostro arsenale, potremo utilizzare la sella del nostro cavallo. Quando Arthur scenderà dalla propria cavalcatura, potrà decidere se lasciare i fucili custoditi nella sella al loro posto o se portarli con se. Il cowboy e il proprio destriero svilupperanno un rapporto di fiducia nel corso dell’avventura. Per migliorare questa “amicizia” tra i due, il giocatore dovrà prendersi cura dell’animale, legandolo quando sarà costretto a scendere per svolgere delle commissioni, strigliandolo e nutrendolo. Come Morgan, anche il cavallo ha gli indicatori dell’energia e della vita. Trascurare il nutrimento della bestia porterà ad un suo indebolimento ed a degli istinti di ribellione, cosi come il portarlo troppe volte ad essere stremato per ritmi di marcia troppo serrati. L’aumentare della complicità tra il fuorilegge ed il proprio cavallo porterà alla possibilità di effettuare sempre nuove mosse, e di poter sfruttare sempre di più le potenzialità fisiche dell’animale.
Paesaggi mozzafiato
Anche la realizzazione tecnica di Red Dead Redemption 2 simboleggia al meglio la mole di lavoro che gli sviluppatori hanno dedicato al titolo. Sin dalle prime battute di gioco, nelle quali il giocatore si trova in una tempesta di neve, si nota come nel gioco le condizioni atmosferiche siano riprodotte in maniera incredibile. Camminando nella neve, per esempio, si nota come Arthur fatichi a camminare nella neve fresca, mentre lo sforzo fisico cala in maniera esponenziale se si cammina sulle impronte dei propri compagni di viaggio. La pioggia fa si che le strade diventino fangose, ed il fango sporca il cavallo e Arthur, il quale dovrà darsi una ripulita per risultare presentabile. Ma oltre alle condizioni meteo, è anche il comparto grafico a far gridare al miracolo. Ogni singolo elemento è stato sviluppato con una cura pazzesca, e risulta estremamente dettagliato. Anche il campo visivo è sviluppato in maniera esemplare, e regala degli scorci davvero impagabili. Giocato su PlayStation 4 Pro e in 4K, poi Red Dead Redemption 2 regala un esperienza di gioco davvero incredibile.