I videogiochi sono un medium a tutti gli effetti. Questo vuol dire che non sono soltanto semplici esprienze ludiche, ma possono offrire molto di più. Per esempio, l’esercito Americano ha scelto di usarli come propaganda, costituendo una squadra di E-sport ufficiale.
Sembra assurdo, ma è una notizia vera: un gruppo di soldati Americani parteciperà a diverse competizioni sparse per la nazione, rappresentando l’esercito stesso come una vera e propria squadra ufficiale; in modo simile a quanto accade già durante le olimpiadi, in cui i soldati partecipano da tempo. I membri del team avranno dei veri e propri “doveri” in proposito, allenandosi a giocare, in aggiunta ai loro compiti usuali di addestramento. Inoltre, queste persone avranno anche l’incarico di testare eventuali App delle forze armate o programmi di addestramento virtuali.
Perchè tutto questo? Il progetto mira ad aumentare la visibilità dell’esercito, ricoprendo un settore che fino ad ora non era mai stato battuto. In poche parole: la presenza stessa della squadra che gioca serve a dimostrare una delle tante opportunità che offrono le forze armate, che si pongono, in questo modo, come un vero e proprio stile di vita a tutto tondo.
Va detto che anche in passato l’America aveva investito sui videogiochi, sviluppando “American’s Army“; un FPS che puntava a mostrare le simulazioni d’addestramento dei soldati, proponendo un PVP frenetico e divertente. Chiaramente, per scopo propagandistico.
Fatti come questi sono molto importanti: Il governo che sceglie di investire dei soldi sui videogiochi dimostra l’estrema diffusione del medium stesso. Di fatto, la creazione della squadra indica la consapevolezza, da parte dei funzionari pubblici, degli enormi numeri che può vantare il mercato videoludico e quello E-Sport. Significa, inoltre, considerare il medium al pari degli altri, riconoscendolo come una risorsa preziosa, in grado di influenzare la società anche positivamente (cosa di cui parliamo anche qui)