Una storia da vedere e leggere
Sì, perchè Storm Boy deriva direttamente dal libro di Colin Thiele con titolo omonimo. Storm Boy è un ragazzino, orfano di madre, che si ritrova a vivere in riva al madre col padre. Un giorno, sulla spiaggia, trova tre pellicani che accudisce fin quando questi non prendolo il volo. A distanza di tempo uno dei pellicani torna dal nostro protagonista, il suo nuome è Mr Percival. Il rapporto fra l’animale e il ragazzino crescerà fino all’epilogo della storia, che non voglio spoilerarti. Ci tengo a precisare che il tutto dura una mezz’oretta. Prima di gridare allo scandalo vorrei farti riflettere sul ruolo che Storm Boy può avere nell’odierno mondo videoludico: non è un normale gioco, è una sorta di fiaba. A parer mio il senso di questo titolo è quello d’essere giocato insieme a un bimbo, come se fosse una sorta di libro animato. L’avventura conta di alcuni minigiochi semplici in cui giusto un bambino potrebbe divertirsi, non certo un adulto. I controlli in game sono piuttosto semplici e basilari, alla portata di chiunque. La localizzazione italiana manca, tutto il testo a schermo è in inglese. Non presente il parlato, ma è una scelta comprensibile e non mina assolutamente l’esperienza di gioco. Dificile aggiungere altro rispetto a Storm Boy, la semplicità disarmante del titolo e la leggerezza del suo intreccio narrativo non si prestano a forti approfondimenti. D’altraparte anche la storia originale da cui deriva è un racconto breve.
Artisticamente Interessante
Dal punto di vista dell’impianto grafico Storm Boy potrebbe tranquillamente girare anche su una PlayStation 3 e, abbassando la risoluzione, pure su una PlayStation 2. Non c’è nulla di elaborato, la conta poligonale è piuttosto contenuta, mesh piatte e dettagli generali ridotti all’osso. Non è per forza un difetto, intendiamoci. La resa finale è comunque interessante in virtù di una direzione artistica efficace e sul pezzo. Ricorda poi l’età del pubblico a cui questo titolo si rivolge, caratteristica che avrebbe in parte vanificato un maggiore impegno e investimento sull’aspetto visivo. Aggiungo: teniamo presente anche il budget di realizzazione. Storm Boy è efficace in quello che deve fare e, cioè, visualizzare una storia, renderla viva e permetterci di assaporarla. In questo vince, ma di certo non entusiasma in nessun modo. Il comparto audio è sostanzialmente inesistente, con una musica di sottofondo in loop che presto viene a noia ed effetti in game risicatissimi. Peccato perchè il tema musicale in sè non è nemmenomo brutto.
Il gioco costa 4,99€ ed è disponibile per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC e dispositivi mobile. La versione provata è quella PlayStation 4, dove Storm Boy gira a 60fps senza cali. E ci mancherebbe, aggiungo. Fra l’altro è in lavorazione anche un film che vedrà la luce durante il prossimo anno. Insomma… mi è piaciuto o no Storm Boy? Scoprilo qui sotto!