Anche la settimana a cavallo tra novembre e dicembre si è dimostrata ricca di news per quanto riguarda il mondo videoludico, alcune molto attese, altre molto positive, altre ancora da definire veri e propri flop. Ecco la mia personale classifica.
Top della settimana
Microsoft contro le loot box
Molte software house puntano sulle loot box e sulle microtransazioni, una fonte di guadagno aggiuntiva (e continua) che però mette i giocatori nella situazione per cui “chi paga è più forte”. E’ per questo che come primo top di questa settimana c’è l’annuncio di Microsoft di non volere inserire questo tipo di attività all’interno di Crackdown 3. Certo si parla di intenzioni, il team di sviluppo sta studiando le alternative, ma non è detto che se non ne trovino di adeguate non decidano di tornare sui loro passi. Per ora premiamo l’intenzione, in attesa della decisione definitiva, che verrà presa sicuramente prima dell’uscita del gioco a febbraio del prossimo anno.
Il gioco non ha età
Non è un vero annuncio, ma sono quelle notizie che fa piacere leggere e che di sicuro rientrano nella sezione top. Se sei un fan di The Elder Scroll molto probabilmente hai sentito parlare di Shirley Curry, la youtuber più anziana della rete (mai dire vecchia!): ha infatti 82 anni. Shirley vanta una folta community di fans che seguono i suoi gameplay di The Elder Scroll, la stessa community che si è mobilitata per firmare una petizione che permetta di inserire Shirley Curry tra i personaggi di The Elder Scroll VI. La signora infatti teme di non riuscire a giocare, visto che per quella data avrà 88 anni, ed allo stesso tempo non è possibile velocizzare i tempi di sviluppo. La petizione su change.org ad oggi ha superato le 30.000 firme… che dire, dove devo firmare?
Fallout 76
Dite la verità, siete incuriositi dal fatto che questo gioco, così demonizzato da tutti, sia tra i top? In realtà non parliamo del titolo vero e proprio, ma di alcuni eventi che si sono verificati in game e di come Bethesda abbia reagito. Un gruppo di giocatori hanno utilizzato la chat vocale di Fallout 76 per fare dichiarazioni omofobe: sono stati registrati mentre affermavano “siamo venuti per eliminare tutti i gay“, bersagliando giocatori di livello inferiore e disturbando l’attività di gioco. Risultato? Un taglio netto ed un ban definitivo per tutti i partecipanti al gruppo “Eliminatori Gay”. Cara Bethesda, rimane il fatto che su Fallout potevi lavorare un po’ di più, ma per questa decisa reazione ti meriti un posto tra i Top.
Flop della settimana
Darksiders ed i suoi problemi
Appena uscito e già problematico, tanto da far riscontrare ai giocatori diversi crash e problemi grafici. La patch 1.02, invece di risolvere i problemi, sembra averli acuiti. Qui si potrebbero aprire discussioni infinite sull’uscita di un gioco di questo calibro così pieno di bug, ma non è il luogo in cui farlo. Cerchiamo però di venire incontro ai giocatori con la nostra guida ai fix dei problemi più comuni, in attesa della risoluzione definitiva da parte della software house.
Red Dead Redemption 2: delusione per l’online
Mai mi sarei aspettata di vedere Red Dead Redemption tra i flop, questo titolo che ha fatto gridare molti al miracolo. Il problema non è il gioco in sè, quanto l’online, disponibile dal 30 novembre. La community segnala frequenti disconnessioni, missioni che non si attivano, scarsa caratterizzazione del personaggio oltre a diversi altri bug e glitch. Rimane un grande gioco, lo riconosciamo anche noi di iCrewPlay (vedi la nostra recensione), ma questo calo di stile non ci è piaciuto. Attendiamo le risoluzioni che probabilmente arriveranno in tempi brevi.
Il day one… non è più day one
Molti titoli vengono annunciati con anni di anticipo, vengono rilasciati trailer, immagini di gioco, vengono descritte di volta in volta le feature più interessanti. Questo crea grande hype tra i giocatori, che spesso finisce con il “non sapere aspettare”. La rottura del day one infatti non è un caso isolato, è successo ad esempio con God of War e nuovamente di recente con Just Cause 4: previsto in uscita il 4 dicembre, le prime copie fisiche sono state vendute già ieri in diverse parti del mondo. Se per molti, soprattutto per coloro che sono riusciti ad avere una di queste copie, la notizia potrebbe essere positiva, io sono dell’idea che attendere il giorno programmato sia in sè qualcosa che fa parte dell’esperienza di gioco. D’altra parte non è vero che l’attesa del piacere è essa stessa piacere?