Godly Corp è un titolo di cui non è facile parlare. Non sono riuscito esattamente a capire quale sia il suo posto nel mondo e mi è difficile esprimere un parere completamente oggettivo su questo gioco, ma ci proverò comunque.
La trama
La trama è piuttosto semplice: sei uno stagista per il ruolo di dio governatore di mondi e questa è la tua prima prova all’interno dell’azienda, alla fine di questo periodo i grandi capi decideranno se assumerti o meno.
Per tutto il gioco una voce fuori campo (che mi ricorda Glados di Portal) ci farà da assistente. Questa, più un tabellone, ci suggeriranno cosa dovremo fare per superare ognuna delle missioni a cui verremo sottoposti.
Tutto in Godly Corp, dal menù alla tabella delle score, è a tema ufficio. La scelta della difficoltà, le opzioni di gioco e altre componenti del menù sono scritti su fogli prestampanti recanti il logo dell’azienda, il numero di telefono e l’email. Molto apprezzato da parte mia il fatto che il tasto di conferma sia rappresentato dalla casella “Sign in” ovvero dove, in un contratto, l’interessato dovrebbe apporre la sua firma per accettarne i termini.
Gameplay
Godly Corp si divide in quindici livelli per una durata complessiva di gioco di 3-4 ore (non molto lungo insomma). In ognuno ci troveremo seduti alla nostra scrivania e ci verrà richiesto di eseguire una serie di compiti per preservare il pianeta che ci è stato affidato. Se non dovessimo riuscire nel compito affidatoci il nostro capo non sarà per niente soddisfatto e ci toccherà ricominciare il livello, senza contare che avremo posto fine a tutta la vita su un intero pianeta, ma questo è solo un problema secondario.
Ogni livello è differente dal precedente, spesso dobbiamo soddisfare più richieste contemporaneamente e riuscire a far sopravvivere il pianeta fino alla nostra prossima pausa caffè (un orologio ci indicherà quanto tempo manca).
I nostri compiti sono i più svariati, si va dal difendere il pianeta da un esercito di blatte, a dover centrare con un laser il bersaglio richiesto, mentre scacciamo un mostro utilizzando delle maracas, in un livello che riprende le meccaniche di “Five Nights at Freddy’s”. In questo turbinio di avvenimenti dobbiamo stare attenti a non far cadere per sbaglio uno degli oggetti che ci servono per il completamento della missione. Se ciò dovesse accadere l’efficientissima Godly Corp provvederà a restituirci l’oggetto perso, ma spesso può capitare che non siano abbastanza veloci e la missione sarà persa.
Alle volte ci saranno degli imprevisti, come robot assassini armati di ascia e lanciafiamme, di cui dovremo occuparci alla svelta. Fortunatamente la Godly Corp, azienda capo nel settore del controllo universale, ha un device specifico per situazioni simili, una pistola.
La pistola infatti ci sarà consegnata quando dovremo tenere a bada questi “imprevisti” non proprio amichevoli e, devo ammettere, nulla mi ha divertito di più che sparare all’impazzata ai nemici e godermi l’effetto di rinculo che l’arma ha sul tentacolo. Sarà strano, ma mi ha fatto molto ridere.
Come ciliegina sulla torta, in un paio di missioni il nostro ufficio verrà lanciato nello spazio e potremo “lavorare sul campo”. Perché limitarci a pianetucoli poco più grandi di una mela quando possiamo sparare a enormi insetti che infestano veri e propri pianeti? Nel frattempo dovremo tenere a bada navi spaziali che fanno fuoco su di noi e tutto quello che era sulla nostra scrivania ci svolazza in faccia impedendoci di vedere quello che abbiamo davanti.
Il multitasking fa da padrone insomma. Se la missione affidata vi sembrerà semplice, state pur certi che accadrà qualcosa di orribile, che vi costringerà a destreggiarvi tra spari e giardinaggio.
Un consiglio che posso dare è questo: “se vedete una cloche nel livello fate appello a tutta la vostra pazienza, vi servirà”.
Una parentesi va aperta per il nostro fidato tentacolo, unico mezzo che abbiamo per interagire con l’ambiente e protagonista indiscusso del gameplay.
I comandi non sono particolarmente intuitivi, spostando il mouse spostiamo il tentacolo, muovendo indietro e avanti la rotellina avvicineremo o allontaneremo l’arto, con il tasto destro possiamo afferrare gli oggetti circostanti e con il sinistro possiamo utilizzarli (es. pistola e spruzzino).
La descrizione non rende giustizia alla complessità dei comandi che, paradossalmente, può essere vista come uno dei punti di forza di Godly Corps. Se i comandi fossero stati semplici e intuitivi, il livello di sfida proposto dal gioco sarebbe calato drasticamente, risultando in un titolo piatto e non molto stimolante. D’altro canto va detto che la complessità dei controlli può essere frustante e può portare, alle volte, ad abbandonare il gioco.
Non dimenticatevi di essere sempre fascion
Il fatto che il nostro tentacolo sia discretamente brutto a vedersi e che sia modellato a segmenti quasi indipendenti l’uno dall’altro (che ogni tanto girano vorticosamente su se stessi o si glitchano negli oggetti producendo effetti che ho trovato disturbanti) nulla ci impedisce di cercare di renderlo più presentabile. Infatti il colore del tentacolo, oltre che a quello del muro del nostro ufficio, è personalizzabile e spesso il risultato è un pugno in un occhio che farebbe venire la nausea a qualunque arredatore di interni.
Le perle
Devo aggiungere altro?
Immagino di si, gli easter egg in Godly Corp sono ovunque! Dal nostro tanto amato Harold ai robot che, quando abbattuti, urlano “NANI?” (citazione tratta da una scena di Ken il guerriero che ha spopolato su Internet) non ci si può girare senza cogliere qualche citazione proveniente da videogiochi, anime e serie tv. Un tocco di stile che ho davvero apprezzato e che mi ha spronato a continuare a giocare. Potrei dilungarmi su un elenco di easter egg che ho trovato ma ,come credo, i giocatori vorranno scoprirli da loro.