Erano passate oramai diverse ore dalla scomparsa del secondo fantasma ma Scrooge non riusciva comunque a prendere sonno. La sua mente stava tentando di elaborare quegli ultimi suoni emessi dallo spettro luminoso, stava cercando di trovare un senso all’intera faccenda ma, purtroppo per Scrooge, non riusciva ancora a capacitarsi di ciò che stava accadendo.
Fantasmi, videogiochi, visori e pixel turbinavano vorticosamente nei pensieri del ragazzo non dandogli la possibilità di riposarsi fino a che, a mezz’aria, in mezzo alla sua stanza, apparve una serie di numeri luminescenti che andavano a comporre un enorme countdown. Le cifre, che col passare dei secondi andavano decrescendo, segnavano l’ammontare in minuti di due ore e tanto bastò per attivare nuovamente la curiosità del giovane Scrooge che decise definitivamente di alzarsi dal letto e andare fino in fondo a questa storia: cosa sarebbe accaduto alla scadere di quel gigantesco e luminoso timer?
Le due ore di attesa sembrarono una vera e propria eternità per il ragazzo che, durante la sua giovane vita, era sempre stato abituato ad avere tutto e subito; Figuriamoci poi quando si parlava di videogiochi! Se il tutorial di un qualsiasi titolo durava più di 2 minuti, quel demente di Scrooge, non si sarebbe fatto nessuno scrupolo nel cancellarlo all’istante. Ad un certo punto il cifrario era lì lì per raggiungere lo 0, Scrooge spalancò gli occhi, si alzò all’istante e la sua mente percorse un rapidissimo volo fra i sogni: chi si sarebbe materializzato adesso? Un enorme mostro o un guerriero armato di spada? Uno spietato teppista del futuro o una strega lancia incantesimi?
3… 2… 1… Niente.
Dopo alcuni secondi di tensione apparve un grande messaggio davanti alla faccia del’incredulo ragazzo: “Per via di alcune complicazioni tecniche ci troviamo costretti a ritardare l’arrivo dell’ultimo spirito. Ci scusiamo per il disagio, un saluto alla nostra community”
“Un ritardo sulla release??? Un classico!!! Mi fate schifo, siete dei traditori!!!”, urlò Scrooge preso dal malumore mentre il timer tornava a segnare ulteriori 60 minuti di attesa. Scrooge passò l’ultima ora digrignando i denti, indignato, e pronto ad attaccare qualsiasi cosa si sarebbe materializzata alla fine di quella lunga agonia.
Anche quest’ora passò e, alla fine, ad apparire non fu la reincarnazione di un guerriero o un famelico mostro, ma un grande scrigno chiuso da un altrettanto grande lucchetto. Scrooge, preso dalla foga, si gettò all’istante sul baule ma pur mettendoci tutte le sue forze, non riuscì ad aprirlo. Il ragazzo era veramente odioso, certo, ma non stupido quindi, estratta la sua prepagata la avvicinò allo scrigno il quale, annusato il profumo dei soldi, si aprì emettendo uno schiocco secco. “Io vi conosco schifosi, e come conosco voi conosco anche tutti i vostri luridi trucchetti per rubarci qualche euro in più, ci sono cascato troppe volte”.
Dal grosso scrigno apparve finalmente lo spirito: un ragazzo grassottello e impacciato si estrasse a forza fuori dal baule. Uscito completamente dallo scrigno che lo conteneva, il giovanotto visivamente affaticato, estrasse dei grossi occhiali e li strofinò sulla sua sgargiante maglietta raffigurante Pikachu e compagnia. Scrooge lo squadrò con fare arcigno: era completamente su di giri e sbraitando assalì il fantasma appena materializzato: “E tu cosa diamine dovresti essere? Dopo tutte questa attesa uno stupido ragazzino ciccione doveva comparirmi in camera e come se non bastasse ti manca pure una gamba!”.
Lo spirito rispose imbarazzato: “Scusami per l’attesa Scrooge, sono uno spirito nuovo, il budget dei miei creatori era piuttosto limitato e quindi non sono riuscito ad arrivare in tempo. Per quanto riguarda la gamba invece dovrebbe arrivare sotto forma di DLC a pagamento fra un paio di mesi“.
Ascoltate le scuse dello spirito, Scrooge impazzì completamente e si gettò sul paffuto ragazzino. “Tu rappresenti tutto ciò che odio nei videogiochi, dopo quel vecchio bacucco e quella stupida luce fluttuante mi aspettavo qualcosa di meglio! Tornatene nel tuo stupido baule!”. Detto ciò Scrooge tirò un calcio con l’intento di gettare il fantasma da dove era venuto ma, il giovanotto, eseguendo una capriola perfetta (credo l’abbia vista in Dark Souls), evitò il colpo. Scrooge quindi, perso l’equilibrio, cadde rovinosamente nello scrigno.
Neve, neve e ancora neve: questo è quello che Scrooge trovò davanti a sè pochi istanti dopo. Un’enorme robot con le sembianze di giraffa gli passò ad un centimetro dalla faccia rischiando pericolosamente di calpestarlo. Lo spirito paffuto era lì accanto a Scroodge e lo apostrofò dicendogli: “Ma tu hai mai giocato ad Horizon: Zero Dawn?” e dopo alcuni secondi aggiunse: “E dimmi un po’, conosci Prey? Zelda? Splatoon? Super Mario? Helblade? Uncharted? Hollow Knight? Halo? o Cuphead?”.
Ad ogni nome che usciva dalla bocca dello spirito il suo tono diventava sempre più greve e potente traumatizzando letteralmente i timpani di Scrooge. Ad ogni titolo annunciato il mondo in cui erano immersi i due si popolava di una nuova creatura: Epona, DJ Octavio, Nathan Drake e addirittura Super Mario apparvero tutti attorno a Scrooge pronti a raddrizzare quello stupido ragazzo che non aveva capito il potere che potevano manifestare quei giochi. Storie di fantasia, azione, avventura, terrore, storie capaci di indagare le capacità della mente umana, di mettere alla prova i riflessi del più fiero Hardcore Gamer e di unire grandi e piccini davanti ad un’unica console.
Il tocco finale fu un pugno ricevuto da un colossale Typhoon sceso direttamente dalla stazione spaziale Talos-I per far ragionare quell’ottuso ragazzo. Quando riprese i sensi Scrooge era nuovamente nella sua camera e accanto a se c’era lo spiritello paffuto che, tornato tranquillo dopo la sfuriata, si stava facendo una partita a Clash Royale sul suo smartphone fantasma. “Oh, ti sei svegliato allora! Stai bene? Ho paura che quella belva spaziale abbia un po’ esagerato…”, disse lo spirito accorgendosi che Scrooge si era finalmente ripreso.
“Senti ragazzo, io sono più piccolo di te ma ho il dovere di dirti una cosa: vivi nell’epoca d’oro dei videogiochi. Ogni giorno escono sul mercato dei capolavori di tecnica e narrativa che solo alcuni anni fa sarebbero rimasti dei sogni incompiuti. Non ti sto dicendo che è tutto perfetto, certo, tanti titolo sono fatti solo per vendere e presentano delle problematiche assurde ma tu non devi smettere di credere. Continua a cercare nuovi videogiochi, non stancarti mai, e vedrai che scavando sotto la marea di titoli disponibili troverai delle perle di rara bellezza. Adesso vieni, ho un dono da farti prima del mio addio”. Lo spirito tese le mani verso Scrooge e sotto gli occhi increduli del ragazzo apparvero un’enorme ascia ghiacciata e un revolver fumante. “Questi sono i doni che ti posso offrire, ti prego di guardarli con occhi nuovi e vedrai, ne rimarrai stupefatto”. Scrooge prese i due oggetti con timore e reverenza e, prima che il paffuto ragazzino scomparve, lo ringraziò imbarazzato del comportamento che aveva tenuto pochi minuti prima.
Scomparso lo spirito Scrooge andò finalmente a dormire rintronato dalle poche ore di sonno e dalle varie botte ricevute. Al suo risveglio i due oggetti erano scomparsi ma, al loro posto, c’erano God of War e Red Dead Redemption2 pronti ad aspettarlo. Scrooge, anche se solo per un breve attimo, si emozionò al pensiero di quali avventure lo stessero aspettando e con la curiosità e la foga di un bambino prese le due custodie e si chiese “E adesso? Con quale comincio?”.