Eureka! su 3DCenter è stato scoperto che la NVIDIA TITAN V riesce a supportare il Ray Tracing runnando Battlefield V, nonostante questa scheda video non abbia i famigerati RTCores.
NVIDIA, la casa produttrice che ha dominato la distribuzione di hardware grafico, recentemente ha rinnovato il suo volto con l’introduzione di una tecnologia innovativa, chiamata Ray Tracing; questa, funzione teoricamente di dominio esclusivo delle nuove RTX, altro non è che il calcolo della traiettoria che la luce segue interagendo con le superfici, ottenendo l’effetto di riflessi più realistici e una riproduzione più veritiera dell’illuminazione dell’ambiente.
Le nuove schede RTX, capitanate dalla RTX 2080Ti, seguita dalla RTX 2080 e RTX 2070 con variante Ti, mentre con il 2019 arriva anche la RTX 2060, stando a quanto sostiene NVIDIA sono le uniche in grado di offrire questa nuova funzione di gestione della luce e dell’illuminazione dei giochi, e con questa giustificazione i prezzi hanno seguito un andamento crescente di conseguenza.
Ma ecco lo scoop
Tuttavia, dando forse ragione agli scettici, gli RTCores, sui quali si basa appunto il Ray Tracing, non sembrano essenziali come si dice.
La discussione è subito scoppiata tra gli utenti di Reddit in seguito alla scoperta di alcuni che, testando su 3DCenter la TITAN V con Battlefield V attivando l’opzione apposita del RT, sembrerebbe non solo essere supportata, ma anche funzionare.
Da questa scoperta che sta facendo il giro del web sorge spontanea una contestazione: Ma quindi gli RTCores sono davvero necessari, o è una mossa di marketing non solo per giustificare un prezzo maggiorato, ma per presentare delle schede video che senza di essi si mostrerebbero come semplici copie delle precedenti con un incremento prestazionale?
Questa domanda ha già meritato diversi tentativi di risposta, purtroppo non esaustivi.
I chiarimenti vanno cercati proprio nelle architetture delle schede video, ma attenzione all’inganno! Infatti, guardando la TITAN V è una scheda video con architettura Volta, ossia la versione enterprise dell’attuale Turing, la quale è stata progettata proprio per questo tipo di innovazione. Dunque, in un certo senso, il titano NVIDIA parrebbe già contenere i prodromi di quella che poi è diventata una architettura a sé.
Come anticipato, questa spiegazione risulta comunque parziale dal momento che, come accennato, secondo la casa produttrice servirebbero proprio gli RTCores per sostenere il carico di lavoro del Ray Tracing, che richiede, senza questi, una potenza di calcolo eccessiva.
Ciononostante, niente di tutto questo accade con la TITAN V, infrangendo dunque le previsioni più realistiche; anzi, la bestia da 12GB di VRAM presenta delle performance che si approssimano alla RTX 2080 Ti, in contraddizione con quanto ci si aspetterebbe da hardware che, appunto, non dispongono della tecnologia necessaria a questo genere di operazioni.
Pur trattandosi di articoli di fascia premium, dal momento che la differenza sta in pochi fps, gli RTCores sono davvero necessari o servono solo a vendere la nuova generazione di schede video targate NVIDIA?