Ormai sappiamo che il mercato è una sorta di veggente e seguirne gli andamenti può aiutare a capire come ragionano aziende e consumatori. I dati che ci arrivano dal Regno Unito sembrano parlare davvero chiaro. Il formato digitale è all’80 percento!
Le uniche note positive riguardo al retail arrivano dai titoli tripla “A” che costituiscono il 75% delle vendite fisiche, complici le versioni “Deluxe” che spesso contengono gadget davvero affascinanti, come statue, guide e art book di gioco. Ragioniamo insieme sui motivi di questi dati:
- I costi di sviluppo si abbassano
- La reperibilità perenne dei giochi
- Gestione degli sconti su di essi
- I preordini con acquisti anticipati
Parlando di Indie, nessuno senza fondi può anche solo pensare di fare stockaggio di copie fisiche che potrebbero non rientrare nemmeno della spesa, per gli sviluppatori più grandi il vantaggio è comunque enorme a livello economico e interessante a livello ecologico. Senza contare che i giochi spesso vengono acquistati in toto molti mesi in anticipo e gli sviluppatori ne traggono benefici ancora prima di scolpire a fondo le loro creature, complice del mercato favorevole anche una creatura bellissima come Steam e i vari sconti negli Store online delle nostre console preferite.
Ma chi ti scrive ha una collezione immensa di manga, videogiochi e console quindi di tutti questi dati lasciano il tempo che trovano per i collezionisti. Pensare di non avere tra le mani una copia fisica di un gioco mi rattrista profondamente, una raccolta digitale non dona niente a chi la guarda, prendere un vecchio gioco e osservarne la copertina ti costringe a ricordare cosa ti ha trasmesso ed è come viverlo ogni volta.
Per fortuna non credo che il disco fisico abbia vita così breve e spero che anche le generazioni a venire possano appassionarsi al collezionismo. Pensare di non avere in casa l’edizione speciale di The Shadow Of The Colossus è impossibile per me, abbiamo qualche altro gamer nostalgico qui?