Il mercato degli RTS (Real Time Strategy) ha subito un’impennata negli ultimi anni, grazie certamente alla diffusione di smartphone e tablet che ne facilitano la fruizione. Per questo motivo, sebbene siano molto popolari, andare a sviluppare un gioco di questo genere rappresenta una sfida impegnativa sforzandosi di farsi strada nel mercato oramai saturo. O’ol Blue Inc, lo sviluppatore e produttore di MINImax Tinyverse, deve aver ragionato a lungo prima di proporre il loro gioco, cercando di implementare meccaniche nuove e divertenti. Andiamo a vedere insieme cosa offre MINImax Tinyverse, disponibile su Steam in Early Access da Dicembre 2018.
Una mano fatata
Le semplici premesse narrative, che vedono un ragazzo entrare in un negozio e scoprire due eserciti fiabeschi in miniatura combattersi in una strenua battaglia, non sono ulteriormente approfondite, segno che la storia è un elemento marginale in un titolo tutto incentrato sulla competizione online. Il ragazzo, che è rappresentato dal giocatore, deve scegliere una delle due fazioni: Aillai e Creaea. Il primo è un popolo di guerrieri ordinato e ispirato da leggi rigide promulgate dal re, mentre il secondo fa della libertà il proprio punto di forza sul modello degli spartani.
Una volta scelta la fazione, il giocatore, rappresentato su schermo da una mano virtuale, può controllare il proprio schieramento agendo sull’uso dei poteri e sulla disposizione dell’esercito in campo. Lo scopo del gioco è affrontare battaglie contro un avversario umano ed il relativo personale plotone nella conquista della torre nemica. Tutto ciò avviene come nei più noti RTS, con la mano umana che può controllare i classici WASD della tastiera oppure il mouse per il movimento, oltre al click su tasto sinistro per confermare l’utilizzo di un potere.
Partendo dalla propria roccaforte, quindi, il giocatore deve gestire il proprio schieramento aiutandolo nella battaglia contro le truppe avversarie e le torri nemiche da abbattere. A disposizione si hanno:
- 1 fra 4 specialisti;
- 11 truppe differenti;
- 6 su un totale di 22 poteri diversi;
Arti diversi
Come abbiamo detto in precedenza il gioco si sviluppa in maniera molto basilare lasciando a poteri e truppe diverse il compito di rendere vario il gameplay. Tutto il senso di sfida e volontà di proseguire si basano sulla competizione online: affrontare giocatori umani incentiva di molto l’impegno e la volontà nel vincere la battaglia. Tuttavia, qui compaiono alcuni problemi non tanto strutturali quanto contingenti. Mi riferisco alle diverse velocità di connessioni che operano in Italia e nel mondo e agli hardware mai uguali che i giocatori possiedono. Non è raro trovarsi a vincere un incontro soltanto perché il proprio computer o la propria rete processano l’informazione e quindi l’attacco o l’utilizzo del potere, in maniera molto più rapida; non è raro, ma nemmeno troppo frequente, commettere l’errore di selezionare un potere in una posizione sbagliata perché il comando precedente si attiva proprio in quel momento; infine, non è raro neanche ritrovarsi con avversari decisamente più forti (e qui basta anche un livello di differenza per perdere terreno nei confronti dell’avversario).
Tutto ciò, in un gioco che fa della velocità di ragionamento e di esecuzione i suoi punti di forza, va a minare profondamente la fruizione del titolo. Ed è un peccato, perché dal punto di vista del gameplay, il gioco di O’ol Blue Inc. è molto interessante e ben strutturato. Le combinazioni di poteri e di truppe sono abbastanza numerose da permettere la creazione di strategie nuove, da valutare in base a quelle dell’avversario. Il senso di progressione è concepito in maniera ottimale, sapendo ricompensare degnamente il giocatore con nuovi poteri e truppe ad ogni passaggio di livello.
Forse, la maggior parte di questi problemi si può risolvere andando a modificare i settaggi da ultra/alto a medio, ma ciò non toglie che l’esperienza di un gioco del genere su smartphone è tablet è probabilmente più divertente e congeniale. Gli stessi sviluppatori hanno affermato di essersi ispirati anche a Clash of Clans per lo sviluppo di MINImad Tinyverse. Il punto è che il gioco di Supercell non prevede scontri in tempo reale con altri giocatori ma solo attacchi a villaggi statici.
Le poche dita della mano
Il gameplay competitivo è il centro e perno di tutto il gioco. Oltre alla scelta delle truppe da mandare in battaglia non c’è altro in MINImax Tinyverse. Mantenendo il paragone fatto in precedenza con Clash of Clans, qui non è presente una “gestione del villaggio” per la quale impegnare il tempo fra un combattimento e l’altro. Non sono presenti altre modalità e questo va ad influire certamente sulla fruibilità dell’esperienza. In ogni caso, dobbiamo fare una precisazione che investe quanto abbiamo detto finora: il gioco è un free-to-play distribuito per dodici mesi in early access, tempo necessario a limare il gameplay con il feedback dei giocatori e a fornire l’esperienza competitiva migliore possibile. Al temine di questo periodo il gioco verrà “lanciato” sempre come free-to-play, lasciando a DLC già presenti la possibilità di incrementare le proprie risorse. Il DLC “unlock realm”, già disponibile, ad esempio, rimuove il blocco sull’altro reame selezionabile e incrementa parte delle risorse acquisibili normalmente giocando.
La sua natura di gratuità certamente è un punto a favore di un titolo da cui è impossibile pretendere troppo di più, nonostante questo la presenza di DLC con risorse rischia di avvicinarlo fortemente ad un pay-to-win, specialmente se il matchmaking non è in grado di abbinare il giocatore ad un avversario di pari livello.
A livello artistico MINImax Tinyverse non brilla in maniera particolare, lasciando alla volontà di garantire una certa fluidità la spiegazione di un comparto grafico pienamente sufficiente ma che non va oltre. Giochi di luce dei poteri ed effetti audio sono in generale ben fatti e soddisfacenti ma non riescono ad elevare il titolo ad un livello degno di particolare attenzione. Anche perché come per il gameplay e le modalità di gioco, perfino da questo punto di vista gli scenari presenti sono molto pochi se non uno singolo.
In conclusione MINImax Tinyverse si dimostra essere un buon RTS, ben strutturato nel fondarsi sull’esperienza delle battaglie competitive online, molto abile nel suddividere in due le fazioni disponibili in modo da radicalizzare le preferenze dei giocatori e certamente capace di valorizzare l’assiduità della fruizione con livelli facilmente scalabili e ricompense apprezzabili sul fronte del gameplay. Purtroppo la sua natura “limitata” e le possibilità di un confronto impari fra livelli dei giocatori, connessioni e hardware, non permettono al gioco di scalare la torre dei titoli di questo genere. In più, la possibilità che finisca per diventare un pay-to-win rischiano di minarne la genuinità alla base. Questo, però, lo vedremo in futuro, lasciando MINImax Tinyverse con una promozione, per adesso, meritata.