Chiunque conosca minimamente la saga predirà ciò che sto per scrivere, ovvero classificazione “M” (maturo) dall’ente Americano incaricato di valutarne i contenuti siglato come “ESRB”.
Nudo parziale, volgarità linguistica, violenza e sangue
Nessuna novità quindi, anzi probabilmente sarebbe stato molto strano il contrario, nessun diavolo potrebbe accettare l’assenza del sangue. Io vorrei invece soffermarmi sulla concretezza di questo sistema di classificazione.
Non sarebbe il caso nel 2019 di iniziare ad essere più rigidi e seguire la vendita autorizzata in base anche all’età del ragazzo? Come sempre è un argomento delicato, molto delicato, ma pensare che nessun rivenditore verifichi l’età della persona che ha di fronte prima di vendere un prodotto “vietato” è sbagliato.
Sono cresciuto a pane e Tekken ma non ho mai picchiato nessun biker biondo senza motivo, nemmeno giocando a GTA sono mai riuscito a rubare un veicolo e scontrarmi con le forze dell’ordine, tutto questo perché avevo i genitori a fianco che vigilavano sulle mie reazioni a quei contenuti. Genitori magari meno presenti o anche solo meno informati quantomeno potrebbero ricevere maggiori indicazioni dai commessi dei negozi, così da decidere se acquistare il prodotto o meno.
Fortunatamente in Italia non siamo rigidi come l’Australia o la Germania che cerca di coprire simboli di guerra con altre icone per nascondere l’elefante nel frigorifero, quella soluzione a mio personale parere, è totalmente errata in quanto i divieti sono sempre un errore. Ognuno deve accedere a quello che un suo tutore gli permette di conoscere, un gioco con violenza gratuita come GTA messo nelle mani di un bambino di 7 anni forse è pericoloso per la sua crescita, ed è giusto che sia solo il genitore a poterlo acquistare e scegliere come gestire la cosa.
Quindi siamo sempre sull’orlo, vietare e gestire la cosa come se fosse una sorta di reparto per adulti, o sensibilizzare il più possibile le persone anche non concludendo una vendita in negozio? Io sono più per la seconda visto che ogni contenuto è accessibile online e le vie per guardarlo sono infinite (semi – citazione) quindi proibire ad un ragazzo una cosa, la renderà solo più appetibile e si troverà il modo per averla guardando altrove.
Ricordo che Devil May Cry 5 uscirà solo su: PC, Xbox One e PlayStation 4, l’8 marzo 2019. I fortunati possessori della console Microsoft potranno scaricare la demo fino al 6 gennaio 2019.