Bentornato nella nostra rubrica “Perchè Giocare”, dove ti diciamo dei buoni motivi per recuperare dei titoli che meritano assolutamente di essere giocati, ma rimasti poco conosciuti fuori dalla nicchia di fan. Ti ricordo, come sempre, che queste non sono recensioni, ma brevi descrizioni dei giochi in questione. Qui puoi trovare l’articolo precedente, che parla del delirante Overcooked 2.
Spelunky
Il videogioco di oggi è Spelunky, un roguelike molto interessante che ha rilanciato di prepotenza il genere insieme a The Binding of Isaac e Rogue Legacy. Spelunky combina molti elementi vecchia scuola con una generazione procedurale dei livelli, dando vita ad un platform molto impegnativo ed appagante. Nonostante apperentemente possa sembrare semplice, per andare avanti nel gioco occorre conoscere bene i nemici, le trappole ed altri piccoli segreti.
Ogni morte, infatti, è permanente; quindi tutta la progressione è nelle mani del giocatore, che deve imparare a perfezionare le sue abilità ad ogni partita. Se hai amato la difficoltà di Dark Souls preparati…perchè Spelunky sa essere anche più punitivo.
La storia
La trama di Spelunky è talmente semplice da essere un mero pretesto. Siamo un esploratore che si addentra in una grotta nel deserto, per poi trovare una strana miniera, i cui muri cambiano continuamente. All’ingresso troviamo il diario di un altro avventuriero, sceso poco prima di noi; il quale ci informa dei pericoli che ci attendono e delle stranezze trovate nel sottosuolo.
Un pretesto, appunto. Nonostante ciò lo stile del gioco riesce a creare un’atmosfera davvero accattivante. Inoltre, va detto che il fulcro di Spelunky è il suo gamplay tecnico ed impegnativo.
Scendendo nelle profondità
Essere un esploratore, infatti, non è facile: ci sono ragni, serpenti, cavernicoli, piante carnivore, trappole e mercanti. Tutti pronti a farci la pelle al nostro minimo errore. Per questo motivo, per completare il gioco occorre una vera e propria maestria di tutti i comandi disponibili. Questi ultimi, in verità, sono pochi; tuttavia il modo in cui si padroneggiano fa una grandissima differenza.
In sintesi, il nostro avventuriero si muove all’interno di livelli in 2d, nei quali partiamo dall’alto, cercando di scendere per arrivare all’uscita nascosta in fondo, che porta al piano successivo. Come si può intuire, scendendo aumenteremo progressivamente la difficoltà nella composizione di trappole ed ostacoli. Questi ultimi sono abbstanza vari ed in grado di mettere alla prova le nostre capacità di improvvisazione: una trappola dardo spara al nostro passaggio? Lanciando un sasso, un cadavere od altri oggetti possiamo attivarla per renderla inoffensiva.
Questo è solo un esempio delle tantissime interazioni che il gioco mette a nostra disposizione. Ogni oggetto, nemico o trappola può interagire con altre componenti del dungeon in modo logico e, potenzialmente, utile. Questo porta ad uno skill cealing molto alto, che consente ai giocatori più esperti di imparare diversi trucchetti e migliorarsi continuamente in tanti piccoli modi. Morte dopo morte, ovviamente.
La classica progressione, infatti, è affidata totalmente al giocatore e non ad upgrade extra (come accade, per esempio, in rogue legacy), per questo motivo ogni avventura è totalmente basata sulla bravura e l’accortezza di chi gioca. Questo significa che ogni minimo errore potrebbe costarci caro, ma significa anche avere grande soddisfazione quando si supera un piano apparentemente insormontabile o quando si ripensa agli errori fatti all’inizio, dopo una decida di ore di gioco.
Per questo motivo motivo, Spelunky è un roguelike a tutto tondo, che propone al giocatore un alto livello di difficoltà e la classica morte permanente. Questa meccanica, tuttavia, non è una semplice punizione: a volte un errore può ucciderci, ma ogni singola morte ha sempre un senso. Non ci sono mai casi in cui la generazione del livello è ingiusta od in cui la morte è insensata. Ogni accadimento nei dungeon si basa su un logico principio di causa-effetto; pertanto risulta sempre motivato da qualcosa. Questo significa che ogni sconfitta permette al giocatore attento di capire qualcosa in più sulle meccaniche di gioco, in modo da imparare e migliorare continuamente.
La morte, quindi, ci aiuta a sperimentare, dando un senso ad ogni partita giocata e facendoci capire dove abbiamo sbagliato: lanciandoci da un dirupo siamo atterrati sugli spuntoni? Meglio guardare giù le prossime volte. Rompendo l’urna il ragno al suo interno mi ha ucciso? Meglio lanciarla lontano la prossima volta. E così via.
Tutto ciò è racchiuso nei semplici comandi di gioco: possiamo correre, saltare (e combinare i due, dato che il salto ci porta più lontano durante la corsa), usare una frusta contro nemici ed oggetti. Ai movimenti si aggiunge il nostro equipaggiamento, composto da quattro bombe per aprire nuovi passaggi e quattro corde per salire in punti irraggiungibili.
Infine, possiamo trovare od acquistare degli oggetti che garantiscono preziose abilità, aiutandoci in molte situazioni: dai fucili, alle pistole congelanti, fino a scarponi molleggiati e guanti da arrampicata.
Tutti questi attrezzi del mestiere, come ho già detto, possono tornare utili in molti modi diversi, anche non convenzionali; dandoci la possibilità di superare ogni piano come preferiamo, delineando un gioco apparentemente semplice ma che sotto la prima impressione mostra meccaniche dalla profondità invidiabile, partita dopo partita. In poche parole: una goduria per gli appassionati del genere.
Per concludere
Spelunky è un gioco che rasenta la perfezione nel genere dei roguelike, proponendo un ottimo esempio di game design. La generazione procedurale dei livelli non è mai affidata troppo al caso, permettendo al giocatore di avere sempre una via d’uscita (anche se sudata). A questo si aggiunge la profondità delle interazioni possibili tra ambiente e giocatore. Quest’ultimo, infine, è spinto a sperimentare continuamente, per scoprire con la propria esperienza diretta le meccaniche nascoste sotto la maschera di quello che, solo apparentemente, è un semplice platform. Praticamente, un vero must have per gli appassionati del genere ed un gioco da tenere in considerazione per tutti gli altri.
Peraltro, nel 2019 è atteso anche Spelunky 2, il quale sembra portare diverse novità a questa formula, di cui puoi vedere un gameplay trailer qui sotto.