Miyazaki parla della trama di Sekiro: Shadows Die Twice, stuzzicando i fan più curiosi senza rivelare troppo della storia (anzi, dicendo quasi nulla).
Durante un’intervista di Game Informer, lo storico sviluppatore ha ricevuto una domanda molto interessante sul suo nuovo Sekiro: Shadows Dia Twice. In particolare, sulla trama del gioco (di cui abbiamo già visto la brutalità) e sulla presenza di eventuali colpi di scena che possano rigirare le carte in tavola in modo simile a quanto visto in BloodBorne.
Neanche fosse il mitico Yoko Taro, Miyazaki ha dato una risposta abbastanza criptica da lasciare indizi sulla storia, senza però rivelare nulla di concreto a chi sperava di ottenere qualche informazione extra (dovrebbero fare tutti così). Eccole sue parole:
“Parlando ipoteticamente, se questa fosse un’intervista su Bloodborne, non vi diremmo ‘Ehi, pensate a cosa succede nella seconda metà!’. Ma se potete pensare all’inizio del gioco come ad un più tradizionale fantasy ninja Giapponese, allora non ha intenzione di proseguire lungo quello stesso tracciato per l’intero percorso”
Come si può vedere, sembra che nella seconda metà di Sekiro potrebbe esserci un colpo di scena così consistente da stravolgere l’ambientazione stessa del titolo, presentando elementi che esulano dai classici fantasy. Cosa possa essere non ci è dato saperlo ed, a dirla tutta, è proprio questo il bello. Di fatto, Miyazaki è stato abbastanza bravo nel non dire nulla di particolarmente rilevante, ma dando abbastanza elementi da stuzzicare la nostra fantasia.
In ogni caso Sekiro: Shadows Die Twice è un progetto molto ambizioso, che prende la formula dei Soulslike, per poi rinnovarla profondamente. Sappiamo infatti di un sistema di combattimento migliorato; in aggiunta ad alberi di abilità per lo sviluppo del personaggio.