The Division 2 è stata quasi una dolce sorpresa primaverile, dico quasi non perchè tra meno di un mese questo freddo pungente si placherà, ma perchè, purtroppo, in questa Closed Beta ci sono stati non pochi problemi. Decisamente molti gli aspetti positivi che fanno ben sperare, difatti, se tutte le pecche dovessero risolversi per la prossima Open Beta e il successivo lancio del gioco. Mi farebbero pensare addirittura nel pre-order.
Prime impressioni
Ho provato la Closed Beta sia in streaming e sia in normali sessioni di gioco sul mio PC di fascia alta/ultra, presentandosi davvero bene. Il gioco infatti mette subito il giocatore nel pieno dell’azione, facendo notare a primo impatto come sia rimasto molto ancorato al primo capitolo a livello di meccaniche, ma che invece, sotto l’aspetto soprattutto grafico, è stato notevolmente migliorato e lucidato. La cosa che ho notato appena ho messo mano a mouse e tastiera è stata l’immediatezza nei comandi, che mi permettevano in tempo reale di decidere e pianificare tutto ciò che volessi fare nella mia mente, per poi trasportarla e riprodurla all’interno del gioco di casa Ubisoft.
Ho apprezzato molto vedere il miglioramento della fisica dei colpi sui corpi dei nemici, dando la sensazione di essere delle vere persone in carne ed ossa che cadono a terra con il classico effetto “bambole di pezza”, cosa che personalmente adoro nei videogiochi. Coraggiosa, inoltre, è stata la decisione di inserire finalmente gli schizzi di sangue all’interno del gioco rendendo il titolo stesso più maturo. Quest’effetto grafico dà anche più gratificazione e realisticità alle continue sparatorie, migliorate ulteriormente dall’eliminazione di un nemico con un solo caricatore.
Proprio su questo punto il mio naso da pignolo ha iniziato a storcersi, se poco sopra ho detto che non servisse più sprecare centinaia di munizioni per eliminare un singolo nemico, nel secondo giorno della Closed Beta ho dovuto quasi rimangiarmi tutto. Gli sviluppatori, infatti, hanno dato modo a tutti i giocatori di provare il gioco con contenuti End-Game, ovvero disporre gli account di tre personaggi al livello massimo con equipaggiamento Epico/Leggendario e spedire i player a compiere una missione molto difficile per provare come sarà effettivamente The Division 2.
Qui ho subito notato che i nemici ci mettessero un bel po’ a morire, tutto sommato considerando il livello del giocatore, le armi e considerando tantissime nuove meccaniche che ho visto utilizzare dall’intelligenza artificiale notevolmente migliorata, non hanno appesantito più di tanto questo piccolo ma grande difetto che nella prima parte di questa Closed beta non si era presentato, giustificando il tutto nel non rendere il gioco troppo semplice. Proprio in quest’occasione ho notato che i nemici avessero la capacità di rianimarsi tra di loro come se fossero giocatori reali, punto decisamente positivo che aumenta la difficoltà del gioco.
Problema grave riscontrato
Il problema più grave riscontrato nella Closed Beta di The Division 2, è stata la mancata ottimizzazione delle prestazioni del gioco e guarda caso… sono quasi abituato a queste cose da parte di Ubisoft. Nonostante ho un PC sicuramente performante, il titolo tende a perdere tantissimi FPS, rendendo il gioco davvero impossibile da giocare e da vedere soprattutto in alcuni frangenti. Questo problema si è verificato soprattutto con le impostazioni in finestra e a schermo intero senza bordi, mentre giocando a schermo intero, il problema è sembrato quasi risolversi.
Proprio sulle impostazioni dello schermo è stato riscontrato un problema nel problema, difatti pare che nei file del gioco dopo le recenti patch, a molte persone (compreso me) si sia modificata una stringa che non permetteva più di cambiare la risoluzione del gioco. Se questo dovesse accadere anche a voi in questi giorni o nella prossima Open Beta o nel gioco completo tranquilli, ho la soluzione che vi mostro in uno screen:
Seguendo il percorso del gioco installato nel proprio PC, dovete semplicemente andare nella cartella di The Division 2 e cercare il file “state.cfg“, aprirlo e correggere la stringa del fullscreen da “false” in “true”, dopo di che riavviate il gioco e potrete impostare come preferite il gioco.
Piccola curiosità: questo errore accadeva anche sul primo gioco di The Division. “Male, molto male!”
Comparto grafico
Il motore grafico del gioco è stato notevolmente migliorato, soprattutto negli spazi chiusi. Infatti, negli edifici viene fuori la potenza grafica sfruttata dal gioco, dove filtri e vari tipi di fumo fanno davvero cadere la mascella per terra. Ovviamente la differenza tra la qualità media e ultra cambia di molto, ma nel mio caso posso assicurarvi che è stata una vera gioia per gli occhi. La qualità del personaggio invece non mi è piaciuta molto, ingrandendo la visuale sul nostro operatore infatti, possiamo subito notare che anche a settaggi estremi, sia i capelli e sia la barba non sono stati particolarmente curati.
La città anche nel secondo capitolo appare distrutta e deserta, ricordando vagamente le ambientazioni del film “Io sono Leggenda” con protagonista Will Smith. I particolari che possiamo notare come ad esempio l’acqua delle pozzanghere o delle fontane e i vari passaggi da notte a giorno, rendono l’esperienza di gioco sicuramente più realistica. Spesso e volentieri ci imbatteremo in edifici fedelmente riprodotti da quelli reali, come ad esempio i teatri o i musei con l’unica pecca però, che non tutti saranno completamente esplorabili o accessibili. Tutti gli screen che trovate in quest’anteprima sono stati scattati da me in game.
Solo in alcune occasioni ho riscontrato piccoli bug grafici e la compenetrazione di corpi fisici all’interno di muri o scale, ma queste sono cose che si possono facilmente risolvere e che per ora non possono far altro che lasciarci sfuggire qualche sorriso. Spesso e volentieri ho incontrato dei NPG bloccati in pose piramidali come nello screen qui sotto:
Abilità ed equipaggiamento del personaggio
Il nostro agente con l’aumentare del livello sbloccherà diverse abilità da equipaggiare e utilizzare contro i nemici durante i combattimenti. Personalmente ho scelto la torretta di supporto e la mina inseguitrice, dotata di un sistema di movimento molto ben fatto, capace di inseguire il giocatore anche sopra le scale o attraverso i buchi nelle mura.
In molte occasioni sarà di fondamentale importanza farsi aiutare proprio dalle abilità, altrimenti il rischio di soccombere sarà alla portata del giorno. Proprio come nel primo The Division potremo trovare dopo i vari combattimenti o aprendo casse in giro per la città, nuove armi e nuovo equipaggiamento, che vanno dalla rarità comune a quella rara, epica o leggendaria. I vari drop permettono di migliorare di volta in volta il DPS, la corazza e la salute del personaggio.
Nella schermata dell’equipaggiamento, potremo selezionare quali abilità inserire nei due slot disponibili, migliorabili nella base operativa che non sarà niente poco di meno che la Casa Bianca.
Base operativa
Come vi ho accennato sopra la base operativa sarà ambientata nella Casa Bianca, edificio credo noto a tutti per la sua importanza politica negli Stati Uniti. Diverse sono le stanze dove potremmo migliorare il nostro equipaggiamento e sbloccare nuovi aiutanti da cercare in giro per la città e rispedirli in base per dare supporto alla comunità. La base inoltre servirà da supporto anche per creare nuovi progetti e nuove mod per le armi e il resto delle attrezzature per cui sarà molto importante raccogliere i vari materiali e riciclare armi ed equipaggiamento che non utilizziamo.
La base sarà visibile a occhio nudo anche sulla mappa, selezionabile con il tasto M della tastiera presentandosi in modo chiaro e definito. Da qui potremo trovare i vari punti chiave delle missioni principali, secondarie, punti da esplorare, le Dark Zone (zone principalmente PVP) e altri punti d’interesse dove potremmo trovare anche collezionabili del gioco.
Spesso tra i vicoli, garage e gli edifici abbandonati potremo trovare gli echo, ovvero degli ologrammi digitali che ricostruiranno la zona interessata come se fossero delle scene del delitto. Oltre gli echo nel gioco ritroveremo anche i cellulari, dove all’interno della segreteria potremo ascoltare i vari messaggi audio o telefonate fatte da dei poveri disperati. Sicuramente ci saranno altri collezionabili e non vedo l’ora di scoprirlo per aggiornarvi.
Conlusioni
The Division 2 esce da questa Closed Beta con un voto complessivo sicuramente alto che molto probabilmente andrà a calare nella recensione finale del prodotto se gli eventuali problemi riscontrati non andranno sistemati, le premesse però per far uscire un gioco con i fiocchi ci sono tutte. Sono fiducioso negli sviluppatori che forse dopo tanto tempo e sottolineo forse, hanno imparato la lezione dai propri errori.
L’uscita di The Division 2 è stata annunciata per il 15 marzo 2019, per PlayStation 4, Xbox One e PC. Maggiori informazioni potete trovarle sul sito ufficiale del gioco.