Anthem sarebbe dovuto essere un gioco memorabile, di quelli che impressionano non solo dal punto di vista grafico, ma per la narrazione, per l’innovazione e soprattutto sarebbe dovuto essere all’altezza dell’hype generato prima del lancio e della sua demo.
Anthem ha avuto una campagna commerciale così prorompente da far credere a tutti che sarebbe stato il gioco dell’anno. Tuttavia, leggendo il primo giudizio pubblicato da TeckRadar e altre recensioni negative e pareri a seguire, non sembrano descrivere quel gioco entusiasmante che tutti si aspettavano.
Il giudizio sicuramente più duro arriva da VG247, che descrive Anthem come “un’esperienza vuota progettata per un mercato più ampio possibile e per spremere denaro da coloro che sono attratti dal suo design basato su ricompense continue” e devo dire che la cosa mi preoccupa un po’, perché comincio a pensare realmente che siamo continuamente spiati, visto che ho espresso esattamente lo stesso concetto con alcuni redattori con i quali abbiamo avuto modo di provare la demo di Anthem.
Il voto di Boomstick Gaming è appena sopra la sufficienza, ossia un 6,9 su 10, dovuto al fatto che il gioco, uno sparatutto in terza persona con elementi GDR, pur essendo realizzato da un team con esperienza, non è in grado di coinvolgere il giocatore per i mesi a venire. Anche su questo aspetto il mio parere personale è stato che questo gioco, molto probabilmente, non supererá i 6 mesi di vita e forse sono stato troppo ottimistico, visto che mancano due giorni alla data di uscita ufficiale del gioco e che già ha ricevuto critiche pesanti dalle testate specializzate e pareri negativi persino dai giocatori.
Si parla anche della delusione dovuta al downgrade rispetto a quanto mostrato durante l’E3, dove Anthem sfoggiava una grafica nettamente superiore rispetto alla versione rilasciata con la demo e con l’accesso anticipato e ovviamente, le cose non cambieranno con l’uscita ufficiale del gioco.
Gamespot inoltre, dà voce a un altro mio pensiero espresso in precedenza, ossia che Anthem è un gioco che non motiva il giocatore nel continuare a giocarlo. Un bel titolone con una bella grafica ma sostanzialmente senz’anima, oltre che una storia banale che può essere tranquillamente skippata senza comunque perdersi chissà quale filo logico o contenuto fondamentale.
Pur non trattandosi questa, di una recensione su Anthem, voglio comunque esprimere il mio parere sul gioco, avendo partecipato alla prova della demo e a delle partite durante l’accesso anticipato:
Con Anthem abbiamo davanti un titolo sicuramente curato nella grafica, seppur in questa viene sacrificato qualche dettaglio per meglio adattarlo alla sua natura che guarda solo al multiplayer. Anthem ha lo stesso impatto visivo di uno splendido quadro visto dentro un museo, il quale da lontano e nel complesso, riesce ad esprimere appieno tutta la bellezza dell’immagine che si ha davanti, ma accorciando le distanze e guardandolo da vicino, si riescono a scorgere le singole pennellate irregolari e di diverse tonalità di colore, le quali sono anche brutte da vedere. La storia non è sicuramente il fattore trainante di Anthem, la quale sarebbe dovuta essere compensata dalla presenza di una modalità PvP, che quindi avrebbe dato un senso alle ore passate a migliorare le proprie abilità. Il solo PvE lo rende un gioco esclusivamente da Gamepad, senza rappresentare nessuna sfida particolare per il giocatore, il quale, per quanto questo gioco possa essere stato atteso dallo stesso, presto potrebbe stufarsi della sua ripetitività. Se in questo momento mi venisse chiesto di esprimere un voto per Anthem, darei sicuramente un 8, forse anche un 9 per la grafica, o meglio, per l’impatto visivo iniziale, ma farei fatica ad andare oltre la sufficienza per tutti gli altri aspetti.