La patch per il day One di Anthem che prometteva di risolvere diversi bug che affliggevano alcuni aspetti del gioco, è già disponibile per gli utenti con accesso anticipato, i quali hanno già avuto modo di provare i suoi presunti benefici. Purtroppo, già nelle ultime ore, gli stessi hanno cominciato a riscontrare alcuni dei vecchi bug che sarebbero dovuti essere risolti con la patch e in più, ne sono stati riscontrati di nuovi.
Su Reddit è stato creato un forum non ufficiale per raccogliere tutte le segnalazioni dei bug ultimamente riscontrati dai giocatori, nel quale la stessa EA ha lasciato un link ufficiale al proprio sito, nel quale riportare tutti i bug e che in questo momento è praticamente preso d’assalto con tutte le segnalazioni da parte degli utenti.
Stando alle segnalazioni dei giocatori, molte delle criticità che sarebbero dovute essere risolte dalla patch del Day One, non sono state risolte e quindi sono ancora presenti: sono in molti infatti, a segnalare tempi di caricamento ancora molto lunghi, pur avendo installato il gioco su supporti SSD di ultima generazione e ancora, arresti improvvisi, audio che scompare completamente costringendo al riavvio del gioco, e crash casuali soprattutto per la versione PC.
La patch sembra avere in qualche modo aumentato la richiesta di CPU da parte del gioco, problema probabilmente legato alla lunghezza dei caricamenti e ai continui crash. Questo particolare problema è al momento sotto esame da parte di EA che sta svolgendo dei test più approfonditi.
Nonostante il changelog della patch parli di miglioramenti sensibili soprattutto sulla versione PC, non mancano invece report da parte dei giocatori di cali di frame, rallentamenti in alcune aree dov’è il gioco sembra andare in slow motion e altri problemi minori già presenti prima della patch.
Forse BioWare ha sbagliato con i tempi con Anthem, forse si è giocata male le carte di demo e accesso anticipato, forse ha eccessivamente esposto un titolo che in buona sostanza non era ancora pronto. Forse sarebbe stato meglio attendere ancora qualche mese e consegnare nelle mani dei giocatori un prodotto già testato e stabile, piuttosto che affidarsi alle ormai di moda patch Day One.