Circa due mesi fa i ragazzi coreani di Pearl Abyss hanno dichiarato che Black Desert, la loro opera maestra, sarebbe approdata anche su Xbox One. I due mesi sono passati, e fortunatamente la parola è stata mantenuta: ieri, 4 marzo, Black Desert ha finalmente debuttato sulla console targata Microsoft.
Per celebreare e promuovere l’uscita del MMORPG è stato rilasciato un nuovo trailer (visibile in calce all’articolo) in cui si può ammirare l’ambientazione fantasy ispirata al medioevo che caratterizza il titolo e alcune scene della guerra che sta distruggendo le due nazioni rivali presenti all’interno del gioco, il Regno di Valencia e la Repubblica di Calpheon.
Dal lontano marzo 2016, giorno in cui Black Desert Online è uscito per PC, il titolo di Black Abyss non ha mai smesso di crescere e attirare nuovi gamers, arrivando a toccare i 10 milioni di utenti a novembre dell’anno passato.
Gli elementi classici di un MMO sono tutti presenti: un protagonista sceglibile tra una gamma di classi base, il vagare per l’immensa mappa cercando di guadagnare punti esperienza e completare quest con persone appena conosciute che sono momentanemente i migliori amici che tu possa avere.
Quindi, cos’ha di speciale Black Desert?
Oltre all’immensa vastità che caratterizza la mappa e il titolo, che regala svariate ore di gioco piene di sfumature e dettagli che fanno evitare al giocatore una ripetitività ormai facilmente riscontrabile nella maggior parte dei MMORPG, l’elemento più interessante di Black Desert è rappresentato sicuramente dal sistema dei Contribution Point.
Il sistema di CP è una piacevole aggiunta ai classici sistemi di grinding, e ci consente, grazie a speciali punti (acquisibili portando a termine specifiche quest) di mettere le mani equipaggiamenti speciali e determinate proprietà, dando una leggera sfumatura gestionale al titolo.