Da questo momento in poi potremo definire God of War un gioco… Di prestigio! Proprio come un mago estrae un coniglio dal suo cilindro, gli sviluppatori di God of War hanno scelto il nome per questo gioco semplicemente estraendolo a sorte da un cappello.
La storia è molto singolare, sia per il metodo utilizzato per la scelta del nome, sia per il modo in cui questa è venuta alla luce. È stato infatti lo scambio di alcuni tweet che ha permesso di conoscere questa storia. E pensare che tutto ciò ha avuto inizio da un argomento che, non solo non ha nulla a che vedere con God of War, ma neanche in generale col mondo dei videogames. Si è partiti da una rivelazione sul famoso film cult Ritorno al Futuro, il quale poi sarebbe diventato un successo, che pareva però non piacere alla produzione ed era persino stata proposta un’alternativa, che in tutta onestà, il fatto che non sia stata vagliata, ha soltanto lati positivi. Immagina se invece di chiamarsi Back to the Future si fosse chiamato Spaceman From Pluto!
Comunque sia, questo tweet ha provocato il commento del direttore di God of War, Cory Barlog, nel quale racconta di un problema simile avuto con il suo staff. Il titolo originale del gioco infatti, era previsto come Angry Man From Ancient Greece, ossia l’uomo arrabbiato dall’antica Grecia.
A tale risposta ha a sua volta replicato il creatore del gioco, David Jaffe, il quale ha parlato del reale metodo, altamente tecnico e ponderato, per deciderne il nome. All’interno del team di sviluppatori era nata una diatriba su tre possibili titoli: God of War, Dark Odyssey, At the Hands of the Gods.
Non trovando alcun punto d’incontro, il problema è stato risolto con un metodo all’avanguardia: i tre nomi sono stati scritti su tre biglietti di carta, inseriti a loro volta all’interno di un berretto. Dopo aver attentamente mescolato i tre biglietti, n’è stato estratto uno: ecco com’è nato il leggendario God of War.
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