Sviluppato da Gamera Interactive, uno studio di sviluppo italiano e pubblicato da Qubic Games, Unit 4 vuole essere un omaggio sia nel gameplay che nello stile grafico a quelli che sono stati i “padri fondatori” del genere platform 2D.
La trama
Quattro formidabili agenti, facenti parte di un’unità di operazioni speciali denominata Unit 4, si apprestano ad affrontare una missione pericolosissima: un esercito alieno ruba il sacro artefatto, un oggetto molto importante per tutti i pianeti della galassia e che potrebbe distruggere l’equilibrio intergalattico se in mani sbagliate. Il comandante a capo dell’unità, chiama così a rapporto i quattro agenti, mandandoli in missioni frenetiche attraverso le galassie per sconfiggere la minaccia e recuperare l’artefatto.
Come si può evincere qui sopra, la trama del gioco è molto approssimativa, scelta condivisa personalmente dato che il fulcro del gioco è sicuramente il gameplay.
Dopo il dialogo iniziale con il comandante, il gioco ci presenta sin da subito la nostra navicella spaziale in cui siamo subito chiamati ad interagire con il display di bordo e il VR, che è una trovata simpatica per catapultarci all’interno del tutorial. Entrati in questi piccoli livelli simulati, ci vengono presentati i quattro personaggi, gli agenti, ognuno con una sua abilità speciale. L’agente blu possiede l’abilità del doppio salto, l’agente rosso può scattare in avanti e spostare grossi oggetti che ci si parano davanti durante i nostri livelli, l’agente verde possiede un rampino con cui può appendersi alle pareti ed eliminare i nemici più lontani e l’agente giallo può rendersi invisibile, oltrepassando pareti e impossessandosi dei nemici, oltre che evitare gli attacchi di questi ultimi. Con il tutorial, inoltre, ci vengono subito presentate le meccaniche di gioco: con i tasti dorsali si passa da un personaggio all’altro in modo istantaneo, mentre con la pressione del tasto Y si passa al personaggio che si trova alla sinistra della tabella di quello attualmente in uso.
Il gameplay
Il gameplay è molto frenetico, ma anche molto punitivo: personalmente trovo la meccanica del trial and error molto esagerata, dato che alcuni dei nemici affrontati non possono essere in alcun modo uccisi e in generale alcuni spezzoni di livello sono difficili da superare, dato che dobbiamo fermarci a pensare e studiare come superare un determinato ostacolo o nemico e scegliendo accuratamente quale eroe usare. Non si hanno vite nè un tempo prestabilito per finire lo scenario, cosa che condivido, ma il tempo medio in cui si porta a termine quest’ultimo si aggira intorno ai quindici o venti minuti; che certe volte mi ha portato ad accantonare per qualche minuto il gioco per la troppa frustrazione. Sì, serve tantissima pazienza e una buona dose di strategia. Inoltre, durante il corso della nostra avventura, possono essere raccolte delle monete spendibili in seguito.
I personaggi
I personaggi sono mal bilanciati tra loro: l’agente blu è sicuramente quello più potente dato che è veloce nei movimenti e possiede il doppio salto, cosa che si usa spesso se non sempre in ogni singolo livello, mentre l’agente rosso è stato usato per lo più per rimuovere ostacoli ed eliminare coppie di nemici vicini tra loro; l’agente giallo aiuta moltissimo a superare parti difficili ma non l’ho trovato così utile; l’agente verde è quello che ho meno utilizzato durante il corso della mia avventura, molto inutile se non per abbattere dei nemici volanti che possono comunque essere eliminati con l’agente blu o semplicemente superati con l’agente giallo.
La navicella spaziale e gli easter egg
Come detto prima, possiamo interagire con la nostra navicella spaziale. Ogni volta che ci sediamo davanti al display di bordo, si viene catapultati nella galassia. Oltre all’atterraggio nei tre pianeti principali, in cui si devono affrontare cinque livelli tra cui lo scontro con ogni boss del pianeta, si può atterrare su altri pianeti: alcuni sono dei minigiochi utili a raccogliere molte monete con i veicoli volanti e altri, a tempo, in cui bisogna scalare più metri possibili di una parete infinita o uccidere più nemici possibili, altri non sono altro che simpaticissimi easter egg. Per citarne uno con un pizzico di satira politica, BR3-X1T, in cui troviamo l’ultimo sostenitore di questa linea politica che ci urlerà contro di non voler rientrare a far parte della galassia. E le monete raccolte nei livelli? Bene, queste servono ad acquistare i costumi dei nostri eroi, alcuni che richiamano a personaggi facenti parte del mondo del cinema e dei cartoni animati, uno che m’ha fatto sorridere è il costume del Maestro Muten che si può assegnare all’agente giallo, e a personalizzare l’estetica e gli interni della nostra navicella tramite degli acquisti da un noto personaggio, non vi spoilero nulla per farvi gustare la geniale trovata.
La grafica
La grafica si mantiene su standard discreti, ma penso che se giocato in TV perda di qualità a livello di risoluzione. Trovo, invece, molto godibile giocarlo sfruttando la portabilità della Nintendo Switch, infatti per la quasi totalità della durata del gioco l’ho giocato senza l’ausilio del televisore. Nulla di eccezionale, anzi, mi è parsa molto semplice e poco dettagliata e le animazioni sono molto basilari. Altra pecca è la telecamera, che a volte non segue perfettamente i nostri movimenti, costrigendoci ad aspettare che il nemico si avvicini a noi per proseguire.
Ricordo che il gioco sarà disponibile su Switch il 15 marzo 2019 e, se la lettura vi ha incuriosito, sarà in promozione fino ad aprile al prezzo di 7,49€.