Durante la Gamescon di Colonia, CD Projekt RED ha presentato quella che è la versione maschile del protagonista “V” in Cyberpunk 2077.
Durante una intervista, il senior quest designer della software house Philipp Weber, ha rilasciato parecchi elementi che rendono Cyberpunk 2077 un titolo molto profondo e ricco di “strade” che i videogiocatori possono imboccare durante l’esperienza di gioco.
Tra le tante la scelta del sesso del personaggio, a seconda della selezione maschio o femmina si avranno delle conseguenze dirette. Ad esempio, in base al sesso, i personaggi possono relazionarsi diversamente con “V”, con cui si potrà avere una love story; nelle comuni interazioni con altri personaggi l’approccio varierà in base alla scelta iniziale; ci sono personaggi a cui piacciono gli uomini, altri a cui piacciono le donne, altri ancora saranno attratti da entrambi i sessi.
Non ci sono ancora molti elementi riguardo il gameplay, da quello che si è potuto vedere attraverso le demo nei panni del Netrunner, le azioni che si potranno compiere sono molte e di vario genere ma comunque legate sia alla classe scelta sia alle abilità.
Una notizia decisamente positiva è quella che si evince dalla dichiarazione di Philipp Weber:
“si farà fatica a trovare differenze tra le une e le altre.”
ci fa intendere come la cura per le quest secondarie sia stata di assoluta importanza durante le fasi di sviluppo.
La città sarà interamente esplorabile e si potrà interagire con qualsiasi cosa, uno degli aspetti che rendono Cyberpunk 2077 particolare sta nel fatto che anche sedendosi casualmente in un bar, in base a ciò che si è fatto fino a quel momento, ci si potrà ritrovare in una conversazione che può dare inizio ad una quest secondaria.
Il ciclo giorno/notte avrà la sua importanza nell’esperienza di gioco. Il volto di Nightcity come le cose che ha da offrire, variano in base all’ora e al clima; ad esempio per una missione di infiltrazione è più sensato agire la notte, se si vuole incontrare qualcuno per un caffè sarà più adatta la metà mattina o metà pomeriggio.
Sarà presente anche la Crisi da Innesti (Cyberpsychosis), elemento presente nel GDR cartaceo Cyberpunk 2020, da cui la software house polacca ha preso ispirazione per creare il titolo. Ma a quanto pare la differenza consiste nel fatto che se si “abusa” di cyber-innesti, questo non porterà ad un Game Over come invece succedeva nel GDR cartaceo.
Ancora non sembra essere presente una modalità multiplayer vista la volontà degli sviluppatori di raccontare una storia organica e articolata, fruibile più efficacemente nella modalità singleplayer. L’impegno per quanto riguarda Cyberpunk 2077 è e norme e minuzioso, partendo da un titolo come The Witcher 3 primo GDR Open World della software house, ci si aspetta un mondo molto più ricco e vario, e fino ad ora le aspettative portano ad un successo assicurato.