Moss Destruction, lo premettiamo subito, non si inventa nulla. Si limita a prendere il concetto di “Rogue-Like” e cerca di renderlo il più divertente e soddisfacente possibile, purtroppo non riuscendoci appieno. Gli sviluppatori specificano che la versione dataci in prova per questa recensione sia attualmente una Open Beta e questo dobbiamo tenerlo in considerazione ma, allo stato attuale, il gioco di Shotgun with Glitters non convince e, anche se si rivela tecnicamente accettabile, cade troppo presto nel tunnel della monotonia.
La storia c’è.. Ma non si vede
Il filo narrativo in Moss Destruction semplicemente non si vede. Non è presente nulla nel gioco che spieghi il perchè dovremmo prendere il controllo di Mech guidati da alieni di razza Mossoriana e girovagare per la mappa procedurale a eliminare nemici di cui non si conosce la provenienza. La trama del titolo l’abbiamo potuta “comprendere” solo ed esclusivamente perchè gli sviluppatori ce l’hanno letteralmente fornita di loro pugno e non è presente in alcun modo in game. Nemmeno nella descrizione sull’attuale piattaforma di distribuzione Steam.
Possiamo solo riportare quello che Shotgun with Glitters ci ha rivelato: Moss Destruction tratta dell’Impero dei Mossoriani che da civiltà fiorente ed avanzata si trova sull’orlo dell’estinzione a causa di altri popoli alieni gelosi della loro grandezza e che, grazie alla Sfera di DieSun, sperano di poter annientare i soli intorno al pianeta cancellandone quindi qualsiasi forma di vita. Una manciata di guerrieri sono chiamati allora a guidare dei potenti Mech come disperata e ultima linea di difesa contro il nemico.
Anche se in questo genere di titoli la trama non sia mai molto rilevante, per lo meno avremmo apprezzato che questi dettagli fossero stati rivelati in-game, anche solo con una schermata testuale. Purtroppo non c’è nulla di tutto questo e il giocatore si trova così sbalzato nella confusione ancora prima di aver premuto il pulsante Play.
Spara spara! Cambia area. Spara spara! Cambia area. Spara spara…
A lato gameplay, Moss Destruction, utilizza una visuale isometrica e ci mette a disposizione tre personaggi (solo uno di questi è sbloccato all’inizio del gioco) ognuno alla guida di un Mech differente nell’aspetto ma uguale nelle meccaniche. Ogni Mech ha la possibilità di utilizzare un’arma da fuoco e un attacco corpo a corpo nel caso i nemici si avvicinino troppo. L’arma iniziale è un semplice “Bolt Rifle” ma durante la sessione si avrà la possibilità di trovare nella mappa di gioco altre armi come lo “Shotgun” o il “Missile Launcher“. Il giocatore però è chiamato a fare una scelta in ambito di bocche da fuoco in quanto non è possibile trasportarne più di due alla volta e, quando vorremmo raccoglierne una ad inventario pieno, lasceremo a terra quella attualmente equipaggiata.
Gli alieni nemici invece, una volta uccisi, ci lasceranno proiettili, elementi curativi e dei consumabili che, anche loro nel numero massimo di due, possono venire trasportati dal Mech fino a quando non saranno utilizzati. Questi oggetti possono dare effetti positivi al nostro Mossoniano, come il recupero di vitalità, ma anche effetti negativi come una sorta di stato di ebrezza che rende la visione della mappa molto più ardua per un breve periodo di tempo. Elemento tutto sommato originale questo, che costringe molte volte il giocatore a sperare in un bonus durante una fase particolarmente concitata e che aggiunge quel poco di pathos alle varie run che si è chiamati a compiere.
Oltre agli oggetti utili alla battaglia, alcuni nemici possono lasciare cadere dei cristalli che serviranno come principale fonte di progressione del personaggio. In queste mappe procedurali infatti, si potranno trovare dei portali che conducono ad uno speciale negozio dove acquistare potenziamenti sotto forma di Moduli che forniranno abilità passive al Moss. Questi moduli saranno l’unico elemento che rimarrà anche dopo la fine della partita in corso, in quanto una volta che i nemici riusciranno a sconfiggerci, si ripartirà da zero ma con la possibilità di equipaggiare i Moduli già acquistati prima di iniziare una nuova run.
Un aspetto che convince di Moss Destruction è la sua difficoltà. Infatti più tempo si rimarrà in una mappa e più il “Rank” della stessa si alzerà insieme allo spawn dei nemici, costringendo quindi il giocatore a situazioni molto affollate e difficili da gestire, che aumentano però la possibilità del drop di consumabili ed oggetti sempre più utili. Quando una mappa comincia ad essere di rank troppo alto ci verrà in aiuto un secondo portale, simile a quello dedicato al negozio di Moduli, che bisognerà comunque trovare esplorando le varie zone del gioco e quindi abbattendo i nemici. Una volta trovato il portale, si potrà utilizzare come trasporto per una nuova mappa stilisticamente differente (in tutto i design sono tre) e con rank azzerato.
Il gameplay del gioco è quindi semplice e riesce ad essere comunque divertente se si giocano run veloci, ma si fa anche estremamente ripetitivo e noioso, in sessioni di gioco prolungate.
Tecnicamente nella media. Artisticamente sotto..
A livello puramente tecnico, Moss Destruction non ci fa gridare sicuramente al miracolo, ma adotta un motore ed uno stile grafico semplice e nella media del suo genere. Questo però gli permette di girare in maniera fluida anche su PC più datati ed è secondo noi la mossa giusta, data la volontà degli sviluppatori, di portare il gioco anche su dispositivi Mobili.
Artisticamente parlando però le cose non sono così positive. Le sole tre mappe a disposizione, nonostante la proceduralità dei livelli, non brillano di originalità e risultano quindi ripetitive già dopo qualche sessione di gioco, sensazione aiutata anche da una palette cromatica per niente ispirata. Il design dei nemici è, secondo il nostro punto di vista, anonimo e piatto, in quanto, i modelli sono pochi e poco convincenti data anche la totale ignoranza in cui viene lasciato il giocatore su chi, effettivamente, siano i nemici da affrontare. I tre Mossoriani disponibili sono di certo più originali, ma anche molto simili tra loro e senza un vero design d’effetto. Purtroppo i Mech non bastano a dare un tocco accattivante ai personaggi, anche se questi sono di certo la parte visivamente più carina del gioco.
Il comparto sonoro è quasi del tutto deludente, presentando solo tre tracce audio non convincenti e molto simili tra loro. Nota positiva però per il Sound design delle armi, in quanto, i colpi d’arma da fuoco sono rappresentati da effetti più che sufficienti e danno la sensazione di stare veramente sparando con qualcosa di potente e distruttivo. Tra queste spiccano soprattutto le armi al plasma, con un feeling veramente carino.
In generale..
In conclusione Moss Destruction non convince pienamente ma, sul lato puramente ludico, può comunque dire la sua agli appassionati del genere. Il gameplay è divertente, a tratti difficile, ma finisce per annoiare dopo solo una o due run di gioco anche grazie alla scarsa progressione del personaggio che, seppur presente in minima parte, non basta a colmare il senso di ripetitività che si prova. Con una direzione artistica poco curata ed una colonna sonora veramente troppo ripetitiva, non ci sentiamo di consigliare il gioco allo stato attuale, a meno che, non siate follemente innamorati del genere. Gli sviluppatori hanno assicurato che arriverà in futuro una modalità Co-Op, che potrebbe sicuramente rendere il titolo più divertente se giocato in compagnia.
Attualmente, Moss Destruction è disponibile solo su PC ma arriveranno presto le versioni Xbox One e Nintendo Switch. Per le piattaforme PlayStation 4, iOS e Android, invece, bisognerà aspettare ancora un del tempo.
Noi siamo comunque fiduciosi che i miglioramenti futuri, anche in vista delle versioni console, possano donare al titolo più mordente, magari andando a limare quelli che sono i fattori che portano il giocatore ad annoiarsi dopo sole poche run di gioco.