Purtroppo, tramite un report di Kotaku che afferma di aver ottenuto una email scritta dal CEO di EA, Andrew Wilson, il mondo ha appreso che Electronic Arts si sta mobilitando per un taglio del personale che riguarderà 350 delle 9000 persone attualmente impegnate presso di loro. La compagnia ha attualmente confermato la triste operazione, e ha dichiarato che i licenziamenti riguarderanno la divisione marketing ed il dipartimento publishing di Giappone e Russia.
I licenziamenti arrivano in un momento difficile sia per EA sia per gran parte dell’industria dei videogiochi. Come sappiamo, EA ha cancellato il suo nuovo titolo single player dedicato a Star Wars questo gennaio e, successivamente, chiuso lo studio di sviluppo che ci lavorava dal 2017. Uno dei suoi principali concorrenti, Activision Blizzard, ha tagliato quasi 800 posti di lavoro all’inizio di febbraio. Una situazione quindi non rosea per tutti i lavoratori del settore.
In una dichiarazione, EA afferma che questi sono comunque “passi importanti per le sfide dell’azienda” e che decisioni di questo tipo non vengono mai prese alla leggera.
” Siamo interamente concentrati per aumentare la qualità dei nostri giochi e servizi ” – dichiara Electronic Arts
Inoltre, sebbene l’azienda avesse inizialmente rivelato che avrebbe solo “tagliato” le sue operazioni in Giappone e Russia, un triste articolo di Famitsu avrebbe in realtà confermato che la sezione Giapponese di EA sarebbe stata chiusa completamente e, un secondo report di GamesIndustry confermerebbe la stessa sorte anche per i colleghi Russi.
Nella comunicazione scritta rivolta all’azienda, Wilson avrebbe affermato:
” Vogliamo diventare la miglior compagnia di videogiochi al mondo ma, a essere onesti, non lo siamo al momento. Abbiamo ancora del lavoro da svolgere “
EA si è detta vicina ai poveri impiegati che si sono, tristemente, trovati senza lavoro e ha anche dichiarato che farà tutto il possibile per aiutare e supportare gli ex-collaborati nella ricerca di un nuovo impiego.
Noi di iCrewPlay speriamo sia davvero così e siamo ovviamente vicini a tutti gli ex-dipendenti e alle loro famiglie che stanno vivendo questa triste situazione e che, purtroppo, accade sempre più spesso, e non solo, nel settore videoludico.