Il favoloso mondo degli arcade
Ti è mai capitato di riprendere in mano un gioco della tua infanzia, pronto a rivivere quei giorni gloriosi per poi scagliarli contro il muro in un impeto di rabbia subito dopo?
Alcuni “classici” purtroppo non reggono la prova del tempo mentre altri sono programmati per essere estremamente punitivi, retaggio del loro essere in origine dei mangia monetine, da rigiocare fino alla successiva uscita.
SNK è uno degli studi giapponesi più prolifici di sempre; responsabili della serie King of Fighters, ad oggi unica alternativa a Street Fighter per i puristi del genere, ci hanno regalato Metal Slug ovvero uno dei più amati sparatutto bullet hell di sempre. Insomma, nel loro catalogo troviamo tutti i sapori del fascino retro, dalle note dolci a quelle più amare.
SNK 40th Anniversary Collection porta sulle nostre console alcuni titoli appartenenti al periodo d’oro del publisher, più una soddisfacente quantità di extra. Per scelta della software house da questa collection restano fuori i vari King of Fighters, Metal Slug, insieme ad altri titoli popolari come Garou: Mark Of Wolves oppure Art of Fighting, tutti comunque presenti a più riprese in altre proposte dello studio.
L’intenzione principale, infatti è quella di riproporre titoli visti di rado negli ultimi decenni; sono immediatamente evidenti la cura e l’attenzione che Digital Eclipse ha profuso nel confezionare questa collection.
Dentro il cabinato
I menu sono freschi e semplici da navigare, con un design minimalista. La sezione museo è uno scrigno il cui tesoro è costituito da presentazioni, curiosità e materiali promozionali di ogni gioco incluso nella collection. La sezione più bella è quella dedicata ai cabinati, con approfondimenti sulle macchine che ci aiutano a definire una precisa era del videogaming. Sono presenti anche le colonne sonore di ogni gioco, insieme alle scansioni dei rispettivi manuali.
Oltre i contenuti speciali, ogni gioco offre (laddove possibile) sia la versione arcade che quella per console, insieme alla possibilità di personalizzarne difficoltà e numero di vite disponibili o di giocare utilizzando dei filtri in grado di riprodurre a schermo il feeling dei vecchi monitor a tubo catodico.
Una caratteristica molto interessante, presente nella selezione di ogni titolo, è quella che ci da la possibilità di vedere tutto il gameplay fino alla fine con la possibilità di entrare in partita nel corso del filmato: più di tutte le altre opzioni, questa possibilità elimina la frustrazione che nasce affrontando questi vecchi titoli, spesso difficilissimi.
Fa enorme piacere vedere un esperto andare avanti nei giochi più difficili e poi, con una transizione immediata, prendere il controllo e giocare. Per poi morire naturalmente, molti di questi titoli sono estremamente difficili!
I titoli presenti
Come spesso capita in operazioni di questo tipo, la collection (che comprende 14 titoli) è un misto in cui troviamo giochi decenti, altri davvero buoni ed alcuni che sono delle vere e proprie schifezze, che non si sa bene perchè siano stati scelti.
Tra i migliori includiamo la serie di Ikari Warriors, shooter con visuale a volo d’uccello, fiore all’occhiello di SNK all’epoca. Con l’eccezione forse di Ikari III, che era esageratamente difficile ma la serie, presente qui per intero, è ancora oggi molto godibile.
Athena e il sequel Psycho Soldier sono delle simpatiche reminiscenze dei tempi di Ghouls ‘n Ghosts, famosi principalmente per avere non solo una protagonista femminile ma per di più una principessa che indossa un’armatura per sconfiggere le forze del male.
Non manca una nutrita selezione dedicata agli sparatutto a scorrimento, che erano molto in voga tra i cabinati degli anni ’80. Buona parte di quelli presenti sono ancora godibili, al netto di controlli poco pratici come nel caso di Beast Busters, tranne forse per il troppo frustrante Chopper.
Nella parte bassa della classifica troviamo Munch Mobile, che offre poco oltre a una terribile auto con occhi e braccia, oppure Fantasy, bizzarro gioco più in stile Atari che SNK.
Alcuni dei titoli più vecchi non hanno retto alla prova del tempo, ma non vale in assoluto dato che ad esempio Sasuke vs Commander, datato 1980 è ancora oggi stranamente coinvolgente.
La maggior parte dei giochi è piacevole da affrontare grazie ad una mappatura dei controlli precisa e intuitiva; poter utilizzare gli analogici potrà sembrare una bazzecola, ma non tutte le collezioni vintage hanno questa caratteristica, che rende le partite molto più agevoli.