Sviluppato dalla giovane software house brasiliana Daisu-games che già aveva calcato il campo di battaglia sulla piattaforma di Steam con il suo primo titolo indie The Outsiders (18 giugno 2018), Akabeth Tactics è un puzzle game che trasporta l’utente in una terra, che richiama con il suo stile gotico la vecchia Transilvania, nei panni del vampiro Liel. Rilasciato ufficialmente su Steam l’11 aprile 2019, il gioco di Daisu Games offre ben 15 scenari tutti da scoprire e risolvere per poter compiere la propria vendetta nei confronti del re.
Tutto il mio essere grida…Vendetta!
Akabeth Tactics is a turn-based tactical puzzle game where you play as the vampire Liel, trying to infiltrate into King Cassius’ castle and usurpe the throne. Solve challenging positioning puzzles through fixed levels, in a gothic tone
Akabeth Tactics ha una trama molto semplice e abbastanza scontata che si basa sulla motivazione più “vecchia” del mondo, la vendetta, infatti, nei panni del vampiro Liel il giocatore si infiltrerà all’interno del castello del re Cassio e, facendosi strada tra le agguerrite legioni di cavalieri sacri, arriverà nelle camere del sovrano per poter così impartire la giusta punizione. La trama del titolo brasiliano non offre nient’altro che questa semplice motivazione per spingere il giocatore a proseguire attraverso i vari scenari, non si troverà altro durante tutto il corso dell’avventura. Potremmo definirla un’ottima trama, se Akabeth Tactics fosse un titolo “ammazza tempo” per smartphone (andando avanti nella recensione sarà più chiara la mia affermazione) e non un gioco pensato per PC.
Gameplay
Dopo aver avviato il gioco, senza la presenza di un video introduttivo, si verrà immediatamente catapultati nella schermata iniziale dove sarà possibile cominciare una nuova partita, Play, entrare nelle impostazioni, Options, accedere alla pagina dei crediti del gioco, Credits o chiudere l’applicazione e tornare sul desktop mediante il tasto Quit.
In questo caso, diversamente da altri titoli indie come The Sigma Theory o Waves of the Atlantide, la schermata relativa alle impostazioni audio e video è molto più completa, specialmente per quello che riguarda la possibilità di modificare le impostazioni video (risoluzione, anti aliasing, qualità delle ombre, delle texture e degli effetti) direttamente all’interno del gioco, senza la necessità di uscire da quest’ultimo e modificarle tramite l’apposita finestra di comando su Windows.
Cominciata la partita, il giocatore verrà trasferito nella schermata di selezione dello scenario che si presenta molto semplice e abbastanza scarna, ciononostante riesce perfettamente nel suo intento di far capire al giocatore quale sia la sua posizione all’interno del castello del re Cassio.
Scelto lo scenario, si verrà catapultati all’interno della mappa di gioco nei panni del vampiro Liel, dove ci si potrà spostare lungo delle linee preimpostate e suddivise a loro volta in segmenti medianti i tasti WASD (o i tasti freccia) o utilizzando solamente il mouse. Nei vari punti di giunzione delle linee sarà possibile incontrare le “guardie sacre” del re che sbarreranno la strada al giocatore e l’unico modo per non perire sotto i loro colpi sarà quello di sorprenderle alle spalle o di utilizzare il potere speciale del vampiro, attivabile mediante il tasto Space, che permetterà a quest’ultimo di tramutarsi in una nuvola di pipistrelli.
Proseguendo attraverso i 15 scenari sarà possibile imbattersi in mappe di gioco molto più complesse e in soldati che non si limiteranno solamente a stare fermi nell’attesa di essere colpiti. In questi casi la scelta della posizione giusta da occupare si rivelerà fondamentale per proseguire all’interno dello scenario e arrivare illesi alla fine.
Il gameplay di Akabeth Tactics è molto simile, fin troppo, a quello proposto da titoli del calibro di Hitman GO e Lara Croft GO sviluppati dalla software house Square Enix, con l’unica differenza che con il passare del tempo il gameplay di Akabeth Tactics diventerà molto noioso e monotono.
Grafica, sonoro e….
Il design grafico del gioco sviluppato dalla casa brasiliana è piacevole da vedere, ma lascia l’amaro in bocca per la scarsa composizione dei modelli fissi presenti all’interno degli scenari e di quelli relativi ai soldati, che effettueranno tutti sempre lo stesso movimento preimpostato ripetuto all’infinito. In questi momenti mi sono chiesto se non fosse stato meglio utilizzare in toto la formula a “pedine” dei titoli Square Enix che ho citato sopra, tanto arrivati a questo punto gli sviluppatori potevano pure permetterselo.
Dal punto di vista del sonoro la situazione è anche peggiore, la colonna sonora in-game sebbene cupa al punto giusto si rivelerà essere l’unico brano che verrà ripetuto fino alla nausea all’interno del gioco stesso. Preparatevi a passare ore intere in compagnia sempre dello stesso identico brano.
Le periferiche adatte per affrontare le partite in Akabeth Tactics saranno Mouse e Tastiera. Le impostazioni nella schermata iniziale non prevedono la possibilità di modificare in alcun modo la scelta dei comandi. Se non si è amanti della tastiera, il gioco può essere controllato mediante l’utilizzo del solo mouse. La possibilità di utilizzare il Joypad è preclusa al giocatore.