Come avrete potuto vedere, anche dai nostri canali social, sto giocando in anteprima Days Gone, l’esclusiva Sony di questa primavera, sviluppata da Bend Studio ma, per ragioni di embargo non posso ancora mostrarvi nulla del titolo (pazientate). Per non lasciarvi soli, però, vi proponiamo uno speciale che riunisce insieme tutte le informazioni di cui siamo in possesso e che sono state rivelate prima della distribuzione delle copie stampa. L’attesa non è molto lunga e un buon ripasso di preparazione farà bene affinché possiate affrontare il survival PlayStation nel migliore dei modi. Montiamo in sella e vediamo quali sono le principali caratteristiche annunciate per Days Gone.
Mad Open World
Days Gone è ambientato in Oregon con ben sei regioni a scandire un vasto mondo di gioco, dotato di biomi e paesaggi differenti ognuno dei quali tanto pericoloso quanto affascinante. A bordo della nostra fidata motocicletta ci dovremmo spostare di zona in zona, di avamposto in avamposto evitando o affrontando i pericoli rappresentati non solo dai Furiosi, le creature mutate del gioco, ma anche dagli umani. Rispetto a molti altri open world, nei quali è possibile muoversi liberamente, anche a piedi, per la mappa di gioco, qui è davvero sconsigliato farlo a causa delle ridotte risorse di cui disponiamo e dei pericoli costantemente in agguato. Dovremo tener d’occhio le nostre coperture e mantenere un profilo basso e silenzioso: spari, urla, rumore dei passi e della moto, ogni azione comporterà una reazione da parte dell’ambiente naturale e antropico. Le condizioni meteo variabili inficeranno non solo sullo spettacolo artistico che ammireremo giocando ma anche sul gameplay. Per fare un esempio, il fango che addenserà sul terreno a causa della pioggia renderà più difficile lo spostamento in moto e più faticoso il nostro movimento a piedi, cose che faranno la differenza quando ad inseguirci ci sarà un’orda di 50 o più nemici assetati di sangue.
Sembra configurarsi, quindi, un open world folle, fatto di sopravvivenza e brevi soste, di rapidi e terribili scontri a fuoco o corpo a corpo e fasi stealth e silenziose. L’aspettativa è quella di trovarci di fronte un titolo intenso e dotato di grande atmosfera.
Una creatura composta da tanti cavalli
La nostra fidata motocicletta sarà un mezzo indispensabile per permetterci di sopravvivere, tanto più che svolgerà, nelle dinamiche presentate, un ruolo molto simile a quello svolto dal cavallo in Red Dead Redemption. Dovremo costantemente badare alla sua posizione e al quantitativo di benzina che abbiamo a disposizione e che ci permette di compiere viaggi lunghi o fughe disperate all’ultimo secondo. Inoltre, dovremo prenderci cura di ogni suo aspetto dato che sarà costante bersaglio da parte dei nemici sia umani che mostri. Se la tentazione è quella di utilizzare la nostra vettura contro i Furiosi che popolano le strade di Days Gone, è lo stesso team di sviluppo a sconsigliarlo dato che questo porterebbe a danni ingenti con i nemici pronti a balzarci addosso non appena li sfioreremo danneggiando il nostro Deacon e la preziosa moto. Questo significa anche saper calibrare e stabilire quali abilità andranno sbloccate con primaria priorità, per essere avvantaggiati almeno nelle prime fasi di gioco che serviranno da rodaggio. Ogni scelta andrà quindi calibrata al fine di evitare rischi inutili che potranno portare a morte certa.
Biker avvisato…
Inumani
Il mondo è sottosopra, leggi morali che prima sembravano valide, buone e giuste, ora non hanno più lo stesso effetto sugli uomini finendo per rimanere un vago retaggio dei giorni passati. Ecco che allora non solo i Furiosi, nemici mutati e assetati del nostro sangue, che si muovono da soli o tramite pericolosissime orde numerose, ma anche gruppo di umani che hanno trovato un rifugio spirituale o nell’assenza di morale oppure nella vita animalesca. Questi saranno perfino più letali perché sebbene di notte ci sia spazio solo per gli zombie, aggressivi e brutali, di giorno dovremmo stare sempre sull’attenti per evitare letali trappole e appostamenti. Il nostro Deacon St. John è un cavaliere solitario, un randagio, si muove agile e scattante a bordo della sua motocicletta ma è anche costantemente esposto a situazioni più grandi e pericolose di lui. Per fortuna ci viene in aiuto la “survival vision” una sorta di “udito di Joel” che ci permette di vedere le risorse sparse nell’ambiente circostante.
Un dettaglio noto è che nei giorni dello scoppio della pandemia, un’organizzazione avrebbe dovuto occuparsi di salvare la popolazione e arrestare le mutazioni la NERO (National Emergercy Response Organization), la quale, come si vedrà, ha fallito miseramente lasciando dietro di sé avamposti pieni di utili risorse ma anche cadaveri attraenti per i non morti.
Cuore selvaggio
Come mostrato nel trailer dedicato alla storia, Deacon era un uomo felice, innamorato della sua bella Sarah e della sua moto con la quale correva insieme ai suoi fratelli del club di Mongrel. Poi la pandemia e tutto è cambiato. Sarah non c’è più e lui è diventato un randagio, diretto e brutale perché quando c’è in gioco la sopravvivenza i ricordi possono essere un peso o uno sprone ma l’unica cosa che conta è riuscire a resistere un altro giorno. La storia che vivremo in Days Gone si dipanerà per circa 30 ore con ben 6 di queste dedicate a filmati di durata variabile sparsi per le missioni di gioco. Di queste le secondarie non saranno soltanto un’alternativa volta ad aumentare la longevità ma avranno un ruolo nella complessa narrazione messa in piedi da Bend Studio. Inoltre, non ci sarà un unico finale ma l’epilogo della nostra avventura probabilmente dipenderà dalle scelte (morali?) che compiremo durante il gioco. Non ci resta che scaldare i motori in attesa di poter cavalcare la moto insieme a Deacon per le lande affascinante e desolate dell’Oregon.
Appuntamento fissato al 25 aprile, ore 14.01 per la recensione e al 26 aprile per condividere insieme le vostre prime impressioni.