Un classico racing game
Renzo Racer è un racing game simpatico che pesca a piene mani da alcuni mostri sacri del genere come Mario Kart e Crash Nitro Kart, non proponendo nulla di nuovo ma non riuscendo nemmeno ad approfittare dei molti buoni e apprezzati elementi proposti dai titoli citati sopra. Perché? scoprilo proseguendo nella lettura!
Renzo Racer non ha nessun tipo di trama o pretesto che possa giustificare le gare e non si respira per nulla quell’atmosfera di competizione tra piloti che ci si aspetta da un racing game. Semplicemente, al primo avvio, il titolo catapulta il giocatore all’interno del menu principale, nel quale occorre decidere se affrontare una gara singola oppure una coppa, competizione composta da più tracciati, al completamento dei quali viene aggiornata la classifica parziale in base ai punti ottenuti dai vari piloti in base al loro piazzamento.
Una volta portata a termine la competizione, in base ai risultati ottenuti, si sblocca un nuovo personaggio tra i sedici disponibili, ognuno dei quali ha caratteristiche diverse, che sono accelerazione, stabilità, velocità massima e agilità. Ogni pilota è pensato in maniera assolutamente scherzosa e simpatica, e guida un mezzo che sembra essere cucito su misura per lui.
Il Gameplay
I tracciati sono in totale 20, ognuno con la propria ambientazione. Tutti quanti sono pieni di ostacoli, curve, oggetti raccoglibili e utilizzabili per intralciare il cammino dei propri avversari. Ogni tracciato, poi, offre almeno una scorciatoia, che però risulta spesso difficilmente visibile e difficile da imboccare, finendo cosi per diventare, nella maggior parte dei casi, completamente inutile. Questo può essere facilmente notato anche per il fatto che gli avversari le ignorano dall’inizio alla fine, in ogni tracciato.
Il Gameplay è un elemento fondamentale in un buon racing game. Renzo Racer non offre nulla di nuovo rispetto a un Mario Kart o a un Crash Nitro Kart, ma non riesce minimamente a sfruttare il sistema di gioco rodato e molto apprezzato dagli utenti proposto dai due mostri sacri del genere citati sopra. Ogni gara vede il giocatore limitarsi ad affrontare le molte curve che caratterizzano i circuiti, schivando i pochi e prevedibili ostacoli che gli si parano davanti e raccogliendo gli oggetti utili a disturbare gli avversari. Essi sono solamente due: un missile che viene utilizzato per colpire colui che precede il pilota e delle bombe che possono essere rilasciate per frenare gli inseguitori.
Il sistema di guida è al limite dell’imbarazzante, ed è difficile da padroneggiare. Non per la sua complessità o per le caratteristiche dei vari mezzi utilizzabili, ma perché, essendo mal realizzato, porta il giocatore ad adattarsi al fatto che i kart rispondano in ritardo ai comandi, si ribaltano casualmente senza che ci sia il contatto con un qualsiasi ostacolo presente sul tracciato oppure che entrano in testacoda a loro piacimento, senza errori da parte del pilota.
La realizzazione tecnica
Anche l’intelligenza artificiale fa storcere il naso agli amanti del genere. Gli avversari non sono mai mossi da una qualsiasi sorta di strategia, si limitano a percorrere il tracciato senza mai nemmeno provare a schivare gli ostacoli e utilizzando gli oggetti come se ci fosse qualcosa ad obbligarli. Questo uccide del tutto l’adrenalina data dalla sfida e conferma la sensazione che si prova dopo le prime due o tre gare: il gioco è veramente monotono e smette di divertire già dalle prime battute.
Renzo Racer non riesce a stupire nemmeno dal punto di vista del comparto tecnico. La grafica non è la peggiore mai vista in un videogioco, assolutamente, ma le texture hanno una qualità davvero troppo bassa per poter dire che gli sviluppatori abbiano svolto un buon lavoro. Il sonoro accompagna degnamente le varie gare, ma la scelta di far si che le canzoni continuino anche durante l’azione vera e propria è, a parer mio, un errore che incide sul gioco in generale, in quanto fin troppo spesso si perde la sensazione di essere alla guida di un Go-Kart in un adrenalinica e folle corsa su piste stravaganti. Una migliore cura al comparto tecnico avrebbe potuto risollevare un minimo la valutazione del titolo, che al momento (ricordo ai lettori che Renzo Racer è ancora in Early Access) non riesce a raggiungere la sufficienza.