Dopo ben 6 mesi dall’uscita di Fallout 76 Todd Howard cala la maschera: parlando del titolo durante un intervista ad IGN ha finalmente ammesso che lo studio aveva già preventivato una dura accoglienza da parte del pubblico e che questa ha portato un duro colpo alla reputazione di Bethesda. Ecco le parole del Game Director: “Sapevamo che avremmo ricevuto un sacco di colpi”, ha dichiarato durante una nuova intervista pubblicata da IGN. “Non è il tipico gioco che le persone si aspettano da noi e lo sapevamo. Abbiamo ricevuto delle critiche e molte di esse sono meritate”.
L’intervista a IGN però è continuata e a Howard è stato chiesto se la reputazione di Bethesda e del brand di Fallout sia rimasta vittima del poco fortunato Fallout 76; Howard ha ammesso l’ovvio, ma ha cercato di limitare i danni difendendo il titolo e invitando i giocatori a dargli una chance: “sono sicuro che ne abbia provocati, sarebbe ingenuo dire il contrario. Ma credo che se le persone giocassero adesso rimarrebbero sorprese”.
Todd Howard però ammette persino quanto già in moltissimi avevano percepito riguardo Fallout 76, ovvero sia che il titolo sarebbe stato da pubblicare tramite Early Access o come beta per i possessori di Fallout 4 in quanto titolo totalmente poco collaudato e funzionante. Howard ha aggiunto che sarebbe stato preferibile poter effettuare maggiori test prima di mettere il gioco sul mercato, ammettendo indirettamente l’ingiustificabile pressapochismo di Bethesda dietro allo sviluppo e al lancio di Fallout 76: “Ci sono alcune cose che non si possono notare fino a quando il gioco non è operativo 24 ore su 24 per un certo numero di mesi”. Nonostante tutto il Game Director prova a difendere il titolo e i suoi sviluppatori: “Percepivamo di voler giocare a questo titolo, era qualcosa che volevamo davvero fare, ma in giochi come questo l’inizio è complesso. Non è tanto il modo in cui lo si mette sul mercato, ma ciò che diventa in seguito e non potrei essere più orgoglioso della squadra che ci ha lavorato”.