Se sei un utente PC e vuoi scoprire qualche nuovo gioco, aprendo Steam verrai invaso da uscite recenti od offerte da non farsi scappare, spesso in linea con i tuoi interessi di consumatore. Se sei solito divertirti con simulatori di corse, fra i giochi consigliati è facile che ti appaia il recentemente pubblicato MotoGP 19; diversamente un fan più casual potrebbe vedere fra i primi giochi visualizzati sullo schermo Super Cane Magic ZERO, il videogioco basato sui fumetti di Sio. Delle volte, magari, vorresti provare qualcosa di nuovo, allora attraverso gli strumenti di ricerca della piattaforma, selezionerai i tag o i generi di tuo interesse. Fra le decine di tag ufficiali esistenti, ne mancava uno per il quale gli utenti richiedevano l’aggiunta da diversi anni; le cose sono cambiate giusto settimana scorsa, quando il servizio di Valve ha aggiunto finalmente il tag LGBTQ+ fra le etichette disponibili.
Giovedì scorso è stato pubblicato su Kotaku un articolo a riguardo. Uno sviluppatore indipendente di nome Yitz, precedentemente si lamentò con Valve per la mancanza di un tag ufficiale relativo alla “diversità“; egli sosteneva come un tag simile sarebbe perfetto per permettere alla sua graphic novel “To The Dark Tower”, prossima all’uscita, di essere trovata più facilmente da una fetta di utenza interessata al tema trattato. Infatti è di estrema importanza, specie per le piccole produzioni indipendenti, i criteri d’indicizzazione di un videogioco, essi ne potrebbero determinare sia il successo che la diffusione.
Yitz è stato piacevolmente sorpreso di quanto velocemente Valve si sia movimentata per venire incontro a questa mancanza. Speriamo che questo trend venga adottato in futuro anche altrove.
Gli sviluppatori possono aggiungere tag personalizzati per i propri giochi, al momento della pubblicazione, ma Steam non garantisce la visibilità degli stessi nei risultati della ricerca. Sebbene la pagina dedicata al tema sia a ora poco ricca di contenuti – attualmente se ne contano un centinaio -, in futuro potrebbero figurare più titoli, proprio grazie a questo cambiamento.