La prossima generazione di PlayStation non è più un segreto.
Alcuni mesi fa, esponenti del colosso dell’industria videoludica hanno rilasciato interviste in cui hanno spaziato tra vari argomenti, parlando anche vagamente di alcune specifiche tecniche che potrebbe avere PlayStation 5, come la presenza di memoria SSD oppure della completa retrocompatibilità con i titoli per PlayStation 4 e PlayStation VR.
Oltre questi aspetti tecnici, al momento comunque non confermati, abbiamo oggi qualche informazione in più sulle compagnie che si stanno concentrando sulla prossima console di casa Sony.
Secondo Takashi Mochizuki del Wall Street Journal, Sony si sta occupando principalmente delle grandi software house che rilasceranno i loro titoli sulla prossima PlayStation; nulla di cui stupirsi dato che anche il core di PlayStation 4 sono stati giochi e grazie a questi la console ha macinato record di vendita in tutto il mondo.
E’ inevitabile quindi che il colosso nipponico continui a cercare di acquisire nuove esclusive.
Il rovescio della medaglia, sempre secondo l’articolo del Wall Street Journal, è che i membri di software house più piccole si sentano snobbati da Sony, al contrario ad esempio di quanto fatto da Nintendo. L’altro colosso giapponese, infatti, ha imparato a prestare la giusta attenzione al mercato indie sin dal lancio di Switch, al punto da dare vita ad eventi in cui si tengono le presentazioni dei giochi di questi piccoli studi indipendenti.
Fonti ufficiali Sony ci dicono che i titoli indie sono ben accetti su PlayStation, ma l’attenzione principale della compagnia si concentra comunque sui grandi publisher; il loro pensiero che i videogiocatori acquistano la console per giocare con titoli di alta qualità presenti solo sulla piattaforma scelta, piuttosto che giochi minori disponibili magari anche su smartphone.
In definitiva , Sony non cambierà la propria strategia per la prossima generazione. Strategia che del resto ha funzionato con PlayStation4, come dimostrano i numeri.