Questo mese si celebra il ventiseiesimo anniversario di uno dei titoli più iconici realizzati per SNES: Super Mario All-Stars, un imperdibile pezzo da collezione per tutti gli appassionati.
Il gioco, uscito in Giappone nel 1993 con il titolo di Super Mario Collection, rappresenta una pietra miliare per il settore, perché è stato uno dei primi remake mai realizzati, una formula che verrà più volte ripresa negli anni successivi, basti pensare ai recentissimi Crash Bandicoot N. Sane Trilogy e Spryo: Reignited Trilogy per Play Station 4.
Super Mario All-Stars proponeva per la prima volta su un’unica cartuccia la raccolta di Super Mario Bros, Super Mario Bros 2 e Super Mario Bros 3, già diventati in pochi anni capisaldi del genere, insieme a Super Mario The Lost Levels, un titolo che non era mai sbarcato in Occidente prima di allora.
Super Mario Bros, uscito per la prima volta su NES nel 1985, è diventato il punto di riferimento per il genere platform, capace di vendere 40 milioni di copie in tutto il mondo grazie alla sua semplicità e immediatezza, unita alla capacità di intrattenere e divertire.
Super Mario The Lost Levels (1986), grazie proprio a Super Mario All-Stars, arriva per la prima volta in Europa (in precedenza rilasciato solo in Giappone), e rappresenta una sorta di spin-off di Super Mario Bros, ma con livelli particolarmente difficili, capaci di mettere alla prova anche i giocatori più abili.
Super Mario Bros 2, pubblicato in USA nel 1988 e in Giappone solo nel 1991 con il titolo di Super Mario USA, è il titolo che si discosta di più dagli altri, perché nasce in origine dal remake di un gioco giapponese non legato a Mario, dal titolo Doki Doki Panic (1987). Infatti, rispetto ai titoli precedenti, dà la possibilità di giocare con quattro personaggi differenti (Mario, Luigi, Todd e Peach), ognuno distinto dall’altro per una particolare abilità. È un titolo che può essere definito quasi sperimentale, con nemici completamente diversi dagli usuali, tra cui manca anche lo stesso Browser.
Super Mario Bros 3 (1988), uscito in Giappone nello stesso anno di Super Mario Bros 2, rappresenta uno degli episodi più amati del brand, con molte novità che sono arrivate fino ai giorni nostri. È qui che viene introdotto il concetto di mappa del mondo tematizzata, dentro il quale Mario si può muovere per scegliere quale livello affrontare. Anche i castelli con i boss intermedi sono stati aggiunti in questo titolo, così come lo scontro finale con i fratelli Browser alla fine di ogni mondo.
Tra i principali cambiamenti in Super Mario All-Stars per SNES, rispetto alle versioni originali, si possono notare un aggiornamento dei colori e della grafica, la risoluzione di alcuni bug e, soprattutto, la possibilità di salvare, una funzionalità non così scontata per le produzioni dell’epoca.
Super Mario All-Stars ha ottenuto un grande successo: è stato uno dei giochi più acquistati al mondo per Super Nintendo, e rappresenta al giorno d’oggi una vera perla per tutti i fan.
A seguito del record di vendite, il format fu immediatamente replicato l’anno seguente con Super Mario All-Stars + Super Mario World, sempre per SNES, dove ai titoli già presenti si univa appunto anche Super Mario World, insieme a ulteriori miglioramenti grafici per tutti giochi.
Infine, Super Mario All-Stars è stato riproposto nel 2010 per console Wii per festeggiare il venticinquesimo anniversario dell’uscita, ma in questa edizione non era incluso Super Mario Word. Sempre nella stessa occasione ma per il mercato giapponese, è stata pubblicata una Special Edition contenente un libro di illustrazioni e le soundtrack dei titoli.